Brivio: la famiglia Ambrosi dona un'opera di Benatti, il Cigno perpetua il ricordo di due 'innamorati del paese'
Piovigginava domenica mattina a Brivio. "Sono le lacrime che abbiamo ancora dentro per la scomparsa di Bruno e Mauro" ha esordito il sindaco Ugo Panzeri, dando così una valenza intima a un evento atmosferico che ha costretto a spostare "a tetto" i discorsi ufficiali, ospitati nella sala polifunzionale della biblioteca, gremita di semplici cittadini, rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni del territorio, famigliari e conoscenti dei due "amici di Brivio, innamorati di Brivio" commemorati a distanza, rispettivamente, di quattro e due anni dalla scomparsa, grazie ad una donazione effettuata dalla moglie del primo di un'installazione artistica opera del secondo.
"A noi compete fare memoria" ha sostenuto il sindaco Panzeri, paragonando Ambrosi e Benatti alla sorgente che alimenta un pozzo. "A noi spetta il compito di continuare a buttare acqua affinchè la loro intuizione diventi realtà". Due infine gli "insegnamenti" citati dal borgomastro. "Con la loro semplicità ci hanno aiutato a capire che i briviesi - e come loro i brianzoli in generale - sono sì chiusi ma se si sa grattare via la scorza, sanno aprirsi e apprezzare le persone che portano bellezza. Tutti i nostro impegni poi devono avere come obiettivo il rendere il mondo più bello".
Bruno Ambrosi e Mauro Benatti
Il sindaco Ugo Panzeri, Giacomo Ambrosi e Roberto Benatti
La consegna alle mogli del libro sulla storia di Brivio
L'assessore Emanuela Casati omaggia Anna Ambrosi.
A destra Gisella Acciughi consegna il libro alla signora Marisa Benatti.
Ricordata alla rappresentante della Pro Loco la partecipazione di Mauro al Simposio di Scultura in piazza della Pace
A sinistra la signora Ambrosi con Marilena Arnaboldi che, a nome dell'Aido, ha ricordato come Bruno sia stato anche un donatore.
A destra con la moglie di Mauro Benatti
"A noi compete fare memoria" ha sostenuto il sindaco Panzeri, paragonando Ambrosi e Benatti alla sorgente che alimenta un pozzo. "A noi spetta il compito di continuare a buttare acqua affinchè la loro intuizione diventi realtà". Due infine gli "insegnamenti" citati dal borgomastro. "Con la loro semplicità ci hanno aiutato a capire che i briviesi - e come loro i brianzoli in generale - sono sì chiusi ma se si sa grattare via la scorza, sanno aprirsi e apprezzare le persone che portano bellezza. Tutti i nostro impegni poi devono avere come obiettivo il rendere il mondo più bello".
A. M.