Cernusco: centinaia di lavoratori in sciopero per il contratto di Federmeccanica. ''Con questi progetti non si può vivere''
Questa mattina diverse centinaia di lavoratori di numerose aziende del territorio, aderenti a Federmeccanica, si sono riunite davanti ai cancelli del catenificio Regina di Cernusco Lombardone per 4 ore di sciopero. Braccia incrociate in simultanea con tutta Italia e con altri due punti strategici del lecchese (Gilardoni di Mandello e Rodacciai di Bosisio Parini), per manifestare il proprio dissenso su questioni che sono in fase di discussione al tavolo delle trattative con Federmeccanica e Assital e i cui esiti hanno finora deluso le parti sindacali.
Sul piatto ci sono la necessità di operare un rinnovamento contrattuale in grado di promuovere un rilancio del sistema industriale e dell'occupazione, garantire il potere d'acquisto dei salari, migliorare condizioni e tutele dei dipendenti, estendere la contrattazione di secondo livello. E su questi obiettivi si sono concentrati anche gli interventi di Cernusco dei rappresentanti sindacali e delle RSU aziendali.
Presenti il segretario Wolfango Pirelli della CGIL, il funzionario Domenico Alvaro della FIOM, Pierangelo Arnoldi e Lorena Silvani ella FIM Cisl.
"Siamo molto soddisfatti della partecipazione" hanno detto "perchè la risposta è stata corale da parte di tante, tantissime realtà che prima non c'erano mai state. Le aziende devono capire che non ci va bene le decisioni che vogliono imporci. Vorrebbero modificare gli orari del lavoro e compararli a quelli del settore del commercio, quindi senza più alcuno stop, così come bisogna discutere degli aumenti dei salari. Per vivere abbiamo bisogno di questi soldi e con quello che ha in mente Federmeccanica non si vive".
Il picchetto che ha chiuso il transito su Via Monza, con presenza di diverse pattuglie di carabinieri e polizia locale, si è poi spostato nel comparto aziendale vicino all'isola ecologica.
VIDEO
Se per la Regina lo sciopero è durato 4 ore, all'Adelchi Ferrari di Verderio e alla Delna di Brivio le RSU hanno optato per il doppio delle ore, dunque 8, per via di problemi interni che si sommano alle criticità nazionali.
Sul piatto ci sono la necessità di operare un rinnovamento contrattuale in grado di promuovere un rilancio del sistema industriale e dell'occupazione, garantire il potere d'acquisto dei salari, migliorare condizioni e tutele dei dipendenti, estendere la contrattazione di secondo livello. E su questi obiettivi si sono concentrati anche gli interventi di Cernusco dei rappresentanti sindacali e delle RSU aziendali.
Presenti il segretario Wolfango Pirelli della CGIL, il funzionario Domenico Alvaro della FIOM, Pierangelo Arnoldi e Lorena Silvani ella FIM Cisl.
Pierangelo Arnoldi e Lorena Silvani della FIM Cisl
Domenico Alvaro della FIOM
"Siamo molto soddisfatti della partecipazione" hanno detto "perchè la risposta è stata corale da parte di tante, tantissime realtà che prima non c'erano mai state. Le aziende devono capire che non ci va bene le decisioni che vogliono imporci. Vorrebbero modificare gli orari del lavoro e compararli a quelli del settore del commercio, quindi senza più alcuno stop, così come bisogna discutere degli aumenti dei salari. Per vivere abbiamo bisogno di questi soldi e con quello che ha in mente Federmeccanica non si vive".
Il picchetto che ha chiuso il transito su Via Monza, con presenza di diverse pattuglie di carabinieri e polizia locale, si è poi spostato nel comparto aziendale vicino all'isola ecologica.
VIDEO
Se per la Regina lo sciopero è durato 4 ore, all'Adelchi Ferrari di Verderio e alla Delna di Brivio le RSU hanno optato per il doppio delle ore, dunque 8, per via di problemi interni che si sommano alle criticità nazionali.
S.V.