
Il candidato Gennaro Toto e il logo della lista
Non si è trattato di una soluzione di ripiego, anche se la prima opzione era stata riservata a Gerardo Biella. Ma l'ex consigliere comunale, nonostante il lungo corteggiamento, ha declinato la proposta per ragioni squisitamente lavorative. Così la candidatura è andata a Gennaro Toto, unanimemente designato alla guida di "Identità e Futuro NOSTRO Cernusco". Il comunicato che pubblichiamo sotto in versione integrale racconta chi è "Rino", 43enne di origini partenopee, nato a Milano e trapiantato a Cernusco dove vive con moglie e due figli. A lui spetta il compito di rilanciare la compagine capitanata da Renata Valagussa, molto allargata nelle scorse settimane per andare a "scovare" quella massa di elettori desiderosi di un cambiamento dopo un quindicennio di governo di centrosinistra. Toto si dovrà misurare contro il sindaco uscente Giovanna De Capitani e l'ex vice sindaco, poi dissidente Salvatore Krassowski. La strategia elettorale ha preso il via dall'associazione Democrazia Cernuschese che, una volta decisa a restare in campo, si è domandata come allargare la partecipazione nel segno del rinnovamento di uomini e progetti. Con una serie di incontri molto partecipati sono state raccolte le istanze dei cernuschesi e tradotte in un manifesto elettorale che si riassume con l'acronimo NOSTRO inserito nel logo e nel nome della lista. Poi si è passati alla fase della selezione del candidato sindaco. E lì, come ovunque, ci sono state difficoltà perché fare il sindaco oggi con un governo che fa l'esatto opposto di quel che dice, soprattutto in materia di finanza e fiscalità locali è difficile, a volte pericoloso, e per nulla gratificante. Spesso poi ci sono questioni lavorative che impediscono anche ai più appassionati di mettersi in campo in prima linea. Gennaro Toto ha dato la propria disponibilità potendo contare oltre che sulla famiglia anche sull'autonomia del proprio lavoro. E, amministrativamente parlando, sull'esperienza maturata da Renata Valagussa e sulla "saggezza" dell'ex sindaco Antonio Conrater. Ma veniamo al "NOSTRO" che rappresenta la linea guida della lista. Nostro dove "N" sta per NO alla fusione dei comuni. Il vero cavallo di battaglia contro le oscillazioni della maggioranza uscente in materia di fusioni. La De Capitani, infatti, aveva aderito al finanziamento per studiare il progetto di fondere assieme addirittura quattro comuni, Osnago, Lomagna e Montevecchia. Progetto da cui si era sfilato subito Montevecchia dichiarando la propria assoluta indisponibilità alla fusione.

Le reazioni del gruppo della Valagussa amplificate dalla stampa avevano poi indotto la maggioranza di centrosinistra a una retro marcia, che aveva indispettito i sindaci di Osnago e Lomagna, proconsoli del PD lecchese. Alla fine era apparsa chiara l'assurdità di fondere comuni che hanno secoli di storia soltanto per risparmiare qualche decina di migliaia di euro, destinati come sempre a comuni del centrosud che, difatti, non se ne sono fusi neppure uno mentre continuano a beneficiare di imponenti risorse grazie al fondo di solidarietà. Un'altra battaglia importante - questa volta sostenuta anche dalla maggioranza e ciò onorevolmente vista la posizione del centrosinistra lecchese - è quella per l'acqua pubblica e contro l'affidamento dell'incarico di gestione del servizio a Lario reti Holding. Le manovre oscure operate dai vertici lecchesi del PD hanno di fatto prodotto l'aumento del 126% del costo al metro cubo di acqua contro un aumento medio regionale del 26%. E ora l'acqua nel lecchese ha il prezzo più alto di tutta la Lombardia. Terzo tema portante la fiscalità locale. Cernusco è il terzo comune più tassato dell'intera provincia di Lecco. L'impegno del gruppo è di ("R") ridurre questa pressione mantenendo la quantità e la qualità dei servizi. Dopo la "O" di organizzazione la "S" di sicurezza che passa anche attraverso un diverso impiego della polizia locale, più orientata a compiti di prevenzione che di repressione. Ma anche attraverso interventi sulla viabilità, i marciapiedi, l'illuminazione pubblica, la sorveglianza delle aree più sensibili come la stazione. Poi la "T" di territorio che va preservato optando per il consumo zero di nuovo suolo, facilitando chi intende ristrutturare e recuperare, semplificando le pratiche burocratiche, con un'attenzione particolare alle piantumazioni ovunque possibile anche come contrasto all'inquinamento atmosferico da polveri sottili. Prevista anche la sistemazione dell'area S. Dionigi. Infine la "O" che significa maggiore attenzione per la fragilità, gli anziani, chi ha davvero bisogno, i bambini.
Il manifesto viene ora presentato a tutte le famiglie cernuschesi con l'impegno di un nutrito gruppo di persone, candidate o no, in questa corsa che si concluderà domenica 5 giugno.