Calco, sulla ''questione'' tributi il sindaco chiarisce: nessun nuovo incarico alla Claro

“Non abbiamo sottoscritto alcun nuovo contratto con la Claro Sas, ma semplicemente dato l’incarico per un ulteriore numero di ore di sportello affinchè i cittadini possano chiedere spiegazioni. L’accordo firmato dalla precedente amministrazione dà facoltà alla società di promuovere accertamenti entro i termini prescrizionali relativi ai tributi, vale a dire 5 anni. Ciò significa che ai residenti di Calco potranno arrivare avvisi di accertamento relativi all’Ici fino al 2016, e alla Tari e Tares fino al 2018”.

Il sindaco Stefano Motta

Il sindaco Stefano Motta, non nascondendo una certa insofferenza per un argomento “trito e ritrito, già oggetto di confronto in questa sede”, ha risposto in consiglio comunale all’interrogazione presentata unitamente dalle minoranze “Insieme per Calco” e “Priorità ai Cittadini”, che hanno chiesto chiarimenti in merito agli accertamenti, il ruolo della società dal 1° gennaio 2016, se siano in atto azioni giudiziarie in sede civile e/o penale nei confronti della stessa o da parte della stessa verso il comune.

L'assise consiliare

“Come abbiamo promesso in campagna elettorale, ci siamo attivati per offrire ai cittadini destinatari degli avvisi di accertamento il diritto al contraddittorio” ha spiegato ai consiglieri il primo cittadino. “Questo è stato fatto attraverso l’attivazione dello sportello dove il personale della Claro (nei casi più complessi i titolari), affiancati da dipendenti dei nostri uffici e noi amministratori (io stesso ho ricevuto oltre 60 persone) ha analizzato i singoli casi presentati dai residenti. Non sono arrivati solo coloro che hanno fatto ricorso contro gli avvisi di accertamento, ma anche chi semplicemente ha pagato di più di quanto avrebbe dovuto. Il 67% di ch è stato destinatari di queste lettere ha ottenuto di potersi confrontare con noi per ottenere risposta, alcuni anche in più di una occasione. Questo rappresenta per noi una soddisfazione”.

Da sinistra i consiglieri di minoranza Giuseppe Magni, Alberto Pozzoni, Laura Pizzagalli (Priorità ai cittadini)
e Giancarlo Sala (Insieme per Calco)

Il sindaco calchese ha messo bene in chiaro che nei prossimi anni potranno arrivare nuovi avvisi, in virtù del contratto aperto sottoscritto dalla precedente amministrazione. “Riteniamo che un servizio come quello dell’accertamento dei tributi non debba essere esternalizzato, ma gestito internamente.  Per questo non abbiamo sottoscritto alcun nuovo contratto con la Claro Sas. Quello in essere va però rispettato. Questa situazione non l’abbiamo inventata, ma trovata, e la stiamo gestendo. È dovere di qualsiasi amministrazione dare risposte ai cittadini, e allo stesso tempo effettuare controlli sul pagamento dei tributi. Per quanto ci riguarda, saranno effettuati diversamente rispetto al passato”.

I consiglieri di maggioranza: da sinistra Silvano Pirovano, Maria Suraci, Giovanni Chiaffarelli, Cecilia Conti,
Roberto Meregalli, il neo eletto assessore esterno Pietro Pozzoni

Non è mancato qualche “battibecco” durante la discussione dell’interrogazione, quando il sindaco ha definito la presentazione del documento ad opera delle due minoranze una “speculazione politica”. “Chiarimenti potevano essere chiesti in conferenza dei capigruppo, questo appare come un attacco all’amministrazione” sono state le parole di Stefano Motta.
“Alcuni cittadini si sono rivolti a noi, il fatto di ricevere altri avvisi dal comune a dicembre ha creato confusione, in considerazione di quanto avevate detto in campagna elettorale” ha risposto Giancarlo Sala, supportato da Alberto Pozzoni che ha sottolineato come sia dovere delle minoranza porre quesiti al fine di ottenere delucidazioni su determinati argomenti.
All’ordine del giorno del consiglio comunale di martedì anche la comunicazione relativa al prelievo dal fondo di riserva di 13.605 €, parte dei quali servirà a "restituire" denaro ai cittadini che - erroneamente o su richiesta del comune - hanno pagato tasse non dovute. Per i rimborsi nei confronti dei residenti e le spese legali erano stati già stanziati alla fine dell'anno scorso 10.000 €.
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