"La pallavolo si gioca anche da seduti, non è un gioco ma un vero e proprio sport. In questo modo qualcuno in più può partecipare, cioè tutti coloro che in piedi non possono stare". Massimo Beretta, allenatore che a Missaglia segue una squadra di "sitting volley", ha parlato con parole semplici e ricche di significato ai ragazzi della scuola secondaria di primo grado di Calco, nella mattinata di sabato 12 marzo.
L'incontro con loro, in presenza di insegnanti e genitori, non è stato casuale ma inserito in un progetto ampio che gli studenti e le loro famiglie stanno percorrendo insieme.
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Si tratta di "Io tifo positivo - nel segno di Candido", cofinanziato dalla Fondazione Candido Cannavò e che punta a portare nelle scuole d'Italia importanti insegnamenti su come vivere lo sport, quello giocato e quello "tifato", nel segno del rispetto per il prossimo.
Massimo Beretta e Tony Supino
Tony Supino di "Comunità nuova onlus" ha incontrato gli alunni in classe per parlare di questi argomenti, e i genitori sono stati coinvolti in una serata "ad hoc" promossa a scuola. "I ragazzi hanno realizzato magliette, copricapo e accessori per fare il tifo e partecipare ad alcune attività di gioco predisposte per loro" ha spiegato la referente del progetto, professoressa Luisa Panzeri. "Tutte le insegnanti hanno collaborato, sono state realizzate delle bandiere che riportano gli slogan ideato dagli studenti sul tifo positivo".
Il progetto ha coinvolto le due prime e le due seconde, ma anche i ragazzi di terza sabato prossimo incontreranno gli atleti del sitting volley missagliese. Un appuntamento molto atteso è quello di sabato 19 marzo, quando le quattro classi coinvolte nel progetto andranno a Cantù e Mariano - unitamente ad altre classi d'Italia, per un totale di oltre 300 persone - a tifare Briantea 84, squadra di pallacanestro in sedia a rotelle.
Massimo Beretta, attraverso semplici esercizi svolti dai ragazzi, ha mostrato loro che attraverso lo sport è possibile superare qualsiasi ostacolo fisico.
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