Cornate: 30 anni di Avsa, 30 anni di volontariato sul territorio
30 anni fa, il 19 febbraio 1986, veniva firmato l'atto di fondazione dell'AVSA (Associazione Volontari Soccorso Assistenza) di Cornate d'Adda. Fondata da una donna, la dott.ssa Rosetta Magni Sironi che con tanta dedizione ed impegno aveva condotto dal 1983 una campagna di sensibilizzazione atta a raccogliere un gruppo di volontari, il suo scopo era quello di continuare l'impegno sociale del Dr. Pier Luigi Sironi (per 27 anni medico condotto del paese), la cui vita si era spezzata fatalmente nel dicembre del 1981 a causa di un incidente stradale. La scomparsa prematura del Dr Sironi aveva avuto un forte impatto nella comunità e perciò la chiamata all'impegno sociale fatta dalla vedova Magni aveva avuto una risposta positiva estesa a Cornate e alle sue frazioni. All'inizio i volontari erano una cinquantina: un numero che in confronto a quello di oggi (si contano circa 400 volontari) sembra esiguo ma, collocato nel contesto sociale dell'epoca, acquista una grande importanza. Infatti l'iniziativa di istituire un'attività così specifica poteva apparire un po' prematura soprattutto perchè la persone interprellate erano per lo più operai che occupavano il loro tempo libero nell'agricoltura e perchè molte persone potevano non sentirsi adatti ad un ruolo così "importante". Successivamente la famiglia Sironi acquistò un'ambulanza che venne affidata in modo provvisorio alla Croce Azzurra di Trezzo; fu poi conferita poi un'impronta di serietà alla formazione dei volontari grazie ai corsi annuali organizzati dall' Ais (Associazione italiana soccorritori) del Policlinico di Milano. Nell'atto di costituzione dell'Avsa venne poi indicata la sede in via Matteotti 18, locali messi a disposizione dalla prima benefattrice, la signora Lina R. Il primo consiglio di presidenza era così costituito: Rosa Magni, presidente; Adriano Caiani e Norberto Oggioni, vice presidenti; Vittorio Caiani, Silvia Parma e Gianluigi Marcandalli, revisori dei conti; Giovanni Caiani, tesoriere; Silvio Mattavelli, segretario; Giuseppina Frettoli, consigliera. L'Avsa ancora oggi aderisce allo spirito ed al regolamento dell'ANPAS: perciò è richiesto un direttore sanitario, figura affidata alla Dottoressa Luisa Sironi, figlia di Rosetta Magni e Pier Luigi Sironi. Recuperata l'ambulanza acquistata precedentemente, fu la volta del pulmino per l'accompagnamento di persone non autosufficienti grazie alla generosità dei cittadini e soprattutto dei commercianti cornatesi. Due anni dopo la fondazione, nel 1988, Rosetta Magni venne a mancare, non riuscendo così a vedere la crescita del suo progetto di volontariato e solidarietà.
Nel 1996 l'Avsa si diede una sede definitiva in via Dossi e riuscì ad integrarsi totalmente nella rete del servizio sanitario nazionale in quanto strutturata sul modello di volontariato dell'emergenza creato dall'ANPAS, collaborando anche per il 118. Ad oggi il consiglio direttivo è di durata biennale, con un responsabile amministrativo ed un direttore sanitario. L'associazione possiede 3 ambulanze: una per il servizio del 118, una per il servizio di accompagnamento ed una di riserva; inoltre possiede anche 4 pulmini per il servizio di accompagnamento. Nel 1995 ha poi preso vita il progetto "Casa Famiglia", un servizio offerto dall'associazione per dare riparo e assistenza a persone dimesse dall'ospedale senza supporto domiciliare, persone solo in condizioni di acuta o temporanea disabilità, anziani bisognosi di aiuto ai quali è improssivamente o anche temporaneamente venuto a mancare il sostegno della famiglia, persone sole in fase terminale.
È da sottolineare che, diversamente da altre associazioni analoghe, l'Avsa offre servizi che si poggiano unicamente sul volontariato, non richiedendo alcun personale dipendente: le uniche risorse economiche su cui questa associazione può contare sono esclusivamente le donazioni.
Domenica scorsa alle ore 10.45 presso la chiesa di San Giorgio a Cornate è stata celebrata una messa per onorare i 30 anni dalla fondazione: le divise rosse dei volontari hanno colorato e popolato le navate della chiesa durante tutta la funzione. Al termine l'associazione ha offerto un aperitivo alla popolazione.
Beatrice Frigerio