Merate: al via la riconversione della Diana. Abbattuti tutti gli alberi del grande parco
Da qualche giorno ruspe ed escavatori sono in azione presso l'area ex Diana.
La proprietà, infatti, dismessa ormai da anni l'attività nella sede meratese ha deciso di procedere con lo sbancamento dell'area nel perimetro che si trova a ridosso del parco delle piramidi e del suggestivo viale alberato che si inerpica a nord oltre via San Francesco e a sud fino alla statale.
L'adozione di tale piano era andata in consiglio comunale nell'aprile 2014 e aveva previsto la cessione di 9.200 mq dal privato al comune, oltre alla corresponsione di 230mila euro, per realizzare un parcheggio lungo via San Francesco ed effettuare lavori di canalizzazione delle acque chiare al fine di evitare che si formino grosse pozze d'acqua sul sedime stradale in occasione di forti piogge. Con l'intervento sono previsti 15mila mq (dai 20mila che lo costituivano) a destinazione residenziale.
Ma al di là dei numeri e dei progetti quello che in questi giorni balza all'occhio di chi passa è l'enorme varco che si è aperto: gli alti arbusti, vecchi di decine di anni, dal grande tronco e dal diametro importante, sono stati completamente rasi al suolo, abbattuti uno dopo l'altro. La boscaglia che circondava la proprietà, proteggendola da sguardi indiscreti e rappresentando comunque un pezzetto di verde a pochi passi dal centro, non esiste più.
Ora ci sono ammassi di verde vicino al fabbricato dell'azienda che pian piano i bracci meccanici delle ruspe stanno divorando e abbattendo.
Oggi sulla statale campeggiava ancora l'intramontabile logo "Diana", con il noto "baffo" rosso, che è stato una leggenda nella storia anzitutto del nuoto e delle performances del tessuto abbinate alla muscolatura degli atleti.
Tra qualche giorno, probabilmente, anche quell'ultimo pezzo di storia manifatturiera meratese, sarà solo un cumulo di polvere.
La proprietà, infatti, dismessa ormai da anni l'attività nella sede meratese ha deciso di procedere con lo sbancamento dell'area nel perimetro che si trova a ridosso del parco delle piramidi e del suggestivo viale alberato che si inerpica a nord oltre via San Francesco e a sud fino alla statale.
L'adozione di tale piano era andata in consiglio comunale nell'aprile 2014 e aveva previsto la cessione di 9.200 mq dal privato al comune, oltre alla corresponsione di 230mila euro, per realizzare un parcheggio lungo via San Francesco ed effettuare lavori di canalizzazione delle acque chiare al fine di evitare che si formino grosse pozze d'acqua sul sedime stradale in occasione di forti piogge. Con l'intervento sono previsti 15mila mq (dai 20mila che lo costituivano) a destinazione residenziale.
Ma al di là dei numeri e dei progetti quello che in questi giorni balza all'occhio di chi passa è l'enorme varco che si è aperto: gli alti arbusti, vecchi di decine di anni, dal grande tronco e dal diametro importante, sono stati completamente rasi al suolo, abbattuti uno dopo l'altro. La boscaglia che circondava la proprietà, proteggendola da sguardi indiscreti e rappresentando comunque un pezzetto di verde a pochi passi dal centro, non esiste più.
Ora ci sono ammassi di verde vicino al fabbricato dell'azienda che pian piano i bracci meccanici delle ruspe stanno divorando e abbattendo.
Oggi sulla statale campeggiava ancora l'intramontabile logo "Diana", con il noto "baffo" rosso, che è stato una leggenda nella storia anzitutto del nuoto e delle performances del tessuto abbinate alla muscolatura degli atleti.
Tra qualche giorno, probabilmente, anche quell'ultimo pezzo di storia manifatturiera meratese, sarà solo un cumulo di polvere.
