Lomagna: è morto il dottor Giorgio Trigiani, aveva 69 anni Cardiologo e geriatra, aveva gestito l'ambulatorio per anziani
Il dottor Giorgio Trigiani, conosciutissimo e apprezzato cardiologo e geriatra, è morto nella sua abitazione di Lomagna, questo pomeriggio attorno alle 14.30. Da un anno combatteva con la malattia e fino al mese scorso riusciva ancora a visitare i suoi pazienti. Poi il decorso in declino e l'aggravarsi delle sue condizioni di salute lo hanno costretto a ritirarsi dall'attività. I funerali si svolgeranno nella giornata di giovedì 17 dicembre a Lomagna: alle ore 14 ci sarà il rosario e alle 14.30 la funzione celebrata dal parroco don Lorenzo e dall'amico fraterno don Dionigi.
Giorgio Trigiani era nato a Firenze il 19 settembre del 1946. Aveva studiato medicina a Pavia e aveva poi iniziato a lavorare prima a Monza, presso Villa Serena, e poi a Lomagna gestendo per tanti anni l'ambulatorio comunale per gli anziani. Contestualmente, data la sua specializzazione, aveva attivato una convenzione con l'ASL per la cardiologia tenuta fino al 2010.
Persona attenta e scrupolosa, discreta e delicata, molto religiosa, l'insorgere della malattia lo aveva portato a introiettarsi ancor di più nella sua coscienza e si era così dedicato alla pittura. Olio e acrilico le tecniche che amava di più e che aveva applicato a un centinaio di quadri realizzati nell'ultimo anno. A dargli lo spunto per i soggetti da ritrarre c'erano i suoi pensieri sulla malattia e la spiritualità ma anche il ricordo dell'amato figlio Gianluca, morto bambino.
A piangerne la scomparsa, serbando nel cuore il dono di una persona generosa e di grande levatura, ci sono la moglie Laura con la figlia Simona, il genero Marco e il nipotino Pietro, oltre a parenti, amici, conoscenti, pazienti e persone che negli anni ha curato e sostenuto con la professionalità, la pazienza e l'umanità che hanno sempre caratterizzato la sua persona.
Il dr. Giorgio Trigiani con l'amata moglie Laura
Giorgio Trigiani era nato a Firenze il 19 settembre del 1946. Aveva studiato medicina a Pavia e aveva poi iniziato a lavorare prima a Monza, presso Villa Serena, e poi a Lomagna gestendo per tanti anni l'ambulatorio comunale per gli anziani. Contestualmente, data la sua specializzazione, aveva attivato una convenzione con l'ASL per la cardiologia tenuta fino al 2010.
Persona attenta e scrupolosa, discreta e delicata, molto religiosa, l'insorgere della malattia lo aveva portato a introiettarsi ancor di più nella sua coscienza e si era così dedicato alla pittura. Olio e acrilico le tecniche che amava di più e che aveva applicato a un centinaio di quadri realizzati nell'ultimo anno. A dargli lo spunto per i soggetti da ritrarre c'erano i suoi pensieri sulla malattia e la spiritualità ma anche il ricordo dell'amato figlio Gianluca, morto bambino.
A piangerne la scomparsa, serbando nel cuore il dono di una persona generosa e di grande levatura, ci sono la moglie Laura con la figlia Simona, il genero Marco e il nipotino Pietro, oltre a parenti, amici, conoscenti, pazienti e persone che negli anni ha curato e sostenuto con la professionalità, la pazienza e l'umanità che hanno sempre caratterizzato la sua persona.
