Merate: rete di solidarietà tra le associazioni per garantire il percorso scolastico di una bambina in stato di indigenza

"Posso prendere anche l'astuccio?".
Hanno trattenuto a stento l'emozione per quella domanda tanto spontanea quando inusuale che racchiudeva tutto lo stupore di fronte a un regalo abbondante e prezioso.
Le volontarie dell'Altra metà del cielo che nelle scorse settimane hanno dato seguito al gesto concreto della borsa di studio a favore di una bambina in stato di indigenza, resa possibile dalla collaborazione tra l'associazione milanese "Voi per noi" e il sodalizio meratese "Soroptimist", da quelle parole hanno compreso davvero la difficoltà della famiglia e l'utilità estrema del loro gesto.

Da sinistra Elisa (segretaria Altra metà del cielo), Anna Colombo e Ines Riva (Soroptimist), Amalia Bonfanti,
il dr. Raffaele Paolone di "Voi per noi", Paola Pizzaferri, Marinella Comi e Gloria Tomasini (Soroptimist)


Un sostegno derivato dalla volontà di permettere ai bambini in età scolare di affrontare il loro percorso di studi senza differenze rispetto a "chi sta bene", quindi con lo stesso materiale, le medesime strumentazioni e senza il discrimine che può derivare anche dalla mancanza di un astuccio o della possibilità di fermarsi in mensa a mangiare.

In una collaborazione che non conosce confini geografici, che si apre a chi ha bisogno senza differenze di nazionalità ed età, l'associazione Altra metà del cielo, presieduta da Amalia Bonfanti, ha così individuato uno tra i tanti casi che il suo gruppo assiste, e lo ha "affidato" alla bontà di "Voi per noi". Il sodalizio milanese, le cui raccolte fondi sono finalizzate ad aiutare ragazzi in età scolare fornendo materiale scolastico, pagando il buono mensa e la gita, agevolando la partecipazione ai campi estivi, ha raccolto l'appello e gli anelli della catena si sono presto agganciati diventando un meraviglioso intreccio di buone azioni.

"Con poco siamo risciuti a cambiare in meglio la vita di questa famiglia la cui mamma prima doveva sobbarcarsi numerosi viaggi in bicicletta per portare i figli a scuola e ritirarli al momento del pranzo" ha concluso Amalia Bonfanti.

Presente da anni sul territorio, punto di riferimento per le donne vittime di violenza e soprusi, "appoggio" importante per le istituzioni, l'Altra metà del cielo non conosce momenti di inattività.

Ai 3 sportelli quest'anno si sono rivolte già donne, 15 sono state ricoverate nella casa di prima accoglienza con i loro 12 bimbi e 3 donne con 5 minori hanno trovato alloggio in quelle di seconda accoglienza. E' l'unico sodalizio in Lombardia ad utilizzare una casa requisita alla mafia sullo slogan "Tolta alla violenza per aiutare chi violenza subisce" e non smette di "raccontare" sul territorio l'importanza del sostegno alle mamme e alle loro famiglie. La sede di Via Sant'Ambrogio è aperta per l'accoglienza, l'ascolto e l'intervento immediato in caso di urgenza. L'associazione si avvale di un supporto legale e psicologico e le sue attività sono riconosciute a livello istituzionale.

S.V.

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