Merate: taglio del nastro per la mostra d'arte con le scuole ''Le figure della paura''
È stato un lungo pomeriggio il secondo appuntamento sul tema "Le figure della paura" organizzato dall'Istituto Tecnico Statale "Viganò" con il contributo e il patrocinio del comune di Merate.
Nell'atrio dell'auditorium è stata inaugurata la mostra realizzata dai ragazzi frequentanti l'istituto promotore, i licei artistici "Boccioni", "Preziosissimo Sangue" e "Valentini", l'istituto "Parini", il liceo linguistico "Parini", l'istituto "Figlie di Maria Ausiliatrice", l'istituto comprensivo "Bonfanti Valagussa" di Cernusco e "Vitali" di Bellano, accanto alla produzione degli artisti Sergio Besutti, Alberto Casiraghy, Andrea Cereda, Giulio Cerocchi, Chiò, Armando Fettolini, Alba Folcio, Luisa Mazza, Marco Pariani, Roberto Pedrini, Fabio Presti, Alex Sala, Lella Speziali, Dolores Previtali e Caterina Tosoni.
Lungo le pareti del palazzo comunale sono state appese le raffigurazioni pittoriche suscitate dal concetto di paura, affiancate da pensieri poetici sparsi anche sul pavimento. L'architetto Tiziana Leopizzi ha inaugurato l'esposizione ricordando che «l'Italia è il paese dell'arte. E l'arte ha un linguaggio che deve essere transnazionale, trasversale e atemporale perché deve arrivare a tutti. Sono incantata dal lavoro svolto dai ragazzi».
La professoressa Cecilia Galaffu ha ricoperto il ruolo di mediatrice nel corso del convegno iniziato con la lettura scenica di un testo di Baricco ad opera di Karin Rossi e Margherita Scalise. Il regista Gabriele Vacis ha spiegato la nascita del suo film-documentario La paura siCura, girata nelle città italiane di Settimo Torinese, Monte Granero, Schio, Genova, Ravenna e Librino, quartiere catanese sorto come modello architettonico e diventato ad alto rischio per i suoi 70.000 abitanti. «Il sogno degli italiani non è più il benessere ma la sicurezza. Scampia è un quartiere molto raccontato, divenuto simbolo dell'Italia della paura ma ci sono altre Scampia dove si vive male e Librino è una di queste. Non ho intervistato le persone chiedendo delle opinioni ma il momento della vita in cui hanno avuto paura e quello di maggiore sicurezza. La paura imperante degli stranieri ha totalizzato quota zero. La sicurezza è un sentimento e non si ottiene con le telecamere o le ordinanze ma è legata alla bellezza e alla conoscenza» ha spiegato il regista. Il frammento proiettato ha riguardato degli adolescenti di Settimo Torinese che hanno associato la paura specialmente alla scomparsa delle persone care e Vacis ha ripreso le loro parole commentando che i ragazzi vivono sotto una campana di vetro mentre è necessario stare all'erta e mettersi in pericolo.
L'artista osnaghese Alberto Casiraghy ha letto al pubblico degli aforismi scritti da famose firme quali Borges e Merini che hanno focalizzato differenti sfumature della paura e una particolare concezione di paura, quella della pagina bianca è stata affrontata dal professor Lorenzo Zumbo. Questi ha spiegato che secondo alcuni antropologi la paura dell'uomo è legata al ricordo di essere stati prede e il foglio bianco su cui iniziare a scrivere rimanda alla figura della bocca spalancata.
A margine del convegno sono stati premiati i vincitori dei concorsi di poesia e di arte.
Il primo concorso ha visto al primo posto Federica Perego, al secondo Danilo Provetti, al terzo Iris Villa e sono stati segnalati per merito Rachele Mellesi, Giorgia Valsecchi, Valentina Liubienco, Aurora Fullin, Denise Ismaili, Aldo Battiono, Vanessa Miali e Alberto Manicardi.
Per il concorso di arte sono stati premiati Aurora Ravasi, Nicolò Tromboni, Vittoria Erba e sono stati consegnati dei riconoscimento a Costanza Villani, Manuele Veghini, Marta Dami, Federica Spini, Michela Sala, il gruppo dell'istituto "Parini" e quello della scuola secondaria "Bonfanti Valagussa".
Nell'atrio dell'auditorium è stata inaugurata la mostra realizzata dai ragazzi frequentanti l'istituto promotore, i licei artistici "Boccioni", "Preziosissimo Sangue" e "Valentini", l'istituto "Parini", il liceo linguistico "Parini", l'istituto "Figlie di Maria Ausiliatrice", l'istituto comprensivo "Bonfanti Valagussa" di Cernusco e "Vitali" di Bellano, accanto alla produzione degli artisti Sergio Besutti, Alberto Casiraghy, Andrea Cereda, Giulio Cerocchi, Chiò, Armando Fettolini, Alba Folcio, Luisa Mazza, Marco Pariani, Roberto Pedrini, Fabio Presti, Alex Sala, Lella Speziali, Dolores Previtali e Caterina Tosoni.
L'architetto Tiziana Leopizzi e il regista Gabriele Vacis
Lungo le pareti del palazzo comunale sono state appese le raffigurazioni pittoriche suscitate dal concetto di paura, affiancate da pensieri poetici sparsi anche sul pavimento. L'architetto Tiziana Leopizzi ha inaugurato l'esposizione ricordando che «l'Italia è il paese dell'arte. E l'arte ha un linguaggio che deve essere transnazionale, trasversale e atemporale perché deve arrivare a tutti. Sono incantata dal lavoro svolto dai ragazzi».
Le lettrici Karin Rossi e Margherita Scalise
Il prof. Lorenzo Zumbo e l'artista Alberto Casiraghy
La professoressa Cecilia Galaffu ha ricoperto il ruolo di mediatrice nel corso del convegno iniziato con la lettura scenica di un testo di Baricco ad opera di Karin Rossi e Margherita Scalise. Il regista Gabriele Vacis ha spiegato la nascita del suo film-documentario La paura siCura, girata nelle città italiane di Settimo Torinese, Monte Granero, Schio, Genova, Ravenna e Librino, quartiere catanese sorto come modello architettonico e diventato ad alto rischio per i suoi 70.000 abitanti. «Il sogno degli italiani non è più il benessere ma la sicurezza. Scampia è un quartiere molto raccontato, divenuto simbolo dell'Italia della paura ma ci sono altre Scampia dove si vive male e Librino è una di queste. Non ho intervistato le persone chiedendo delle opinioni ma il momento della vita in cui hanno avuto paura e quello di maggiore sicurezza. La paura imperante degli stranieri ha totalizzato quota zero. La sicurezza è un sentimento e non si ottiene con le telecamere o le ordinanze ma è legata alla bellezza e alla conoscenza» ha spiegato il regista. Il frammento proiettato ha riguardato degli adolescenti di Settimo Torinese che hanno associato la paura specialmente alla scomparsa delle persone care e Vacis ha ripreso le loro parole commentando che i ragazzi vivono sotto una campana di vetro mentre è necessario stare all'erta e mettersi in pericolo.
La prof.ssa Cecilia Galaffu il e prof. Lorenzo Zumbo
L'artista osnaghese Alberto Casiraghy ha letto al pubblico degli aforismi scritti da famose firme quali Borges e Merini che hanno focalizzato differenti sfumature della paura e una particolare concezione di paura, quella della pagina bianca è stata affrontata dal professor Lorenzo Zumbo. Questi ha spiegato che secondo alcuni antropologi la paura dell'uomo è legata al ricordo di essere stati prede e il foglio bianco su cui iniziare a scrivere rimanda alla figura della bocca spalancata.
A margine del convegno sono stati premiati i vincitori dei concorsi di poesia e di arte.
Il primo concorso ha visto al primo posto Federica Perego, al secondo Danilo Provetti, al terzo Iris Villa e sono stati segnalati per merito Rachele Mellesi, Giorgia Valsecchi, Valentina Liubienco, Aurora Fullin, Denise Ismaili, Aldo Battiono, Vanessa Miali e Alberto Manicardi.
Per il concorso di arte sono stati premiati Aurora Ravasi, Nicolò Tromboni, Vittoria Erba e sono stati consegnati dei riconoscimento a Costanza Villani, Manuele Veghini, Marta Dami, Federica Spini, Michela Sala, il gruppo dell'istituto "Parini" e quello della scuola secondaria "Bonfanti Valagussa".
F.C.