Osnago: festeggiamenti degli Alpini per il 25esimo anniversario dalla fondazione

È stata una lunga mattinata quella vissuta dalle tante penne nere che si sono ritrovate a Osnago per festeggiare i 25 anni dalla fondazione del gruppo locale. Dopo l'alzabandiera si sono dirette nella chiesa parrocchiale per partecipare alla S. Messa animata dal coro del gruppo Stelutis di Brivio e conclusasi con la lettura della preghiera dell'alpino.

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Le penne nere locali e appartenenti ad alcuni dei 71 gruppi attivi a livello provinciale hanno così composto un corteo con le autorità camminando per le vie di Osnago e sostando nel parco dedicato all'alpino Mantovani. Accompagnati dalle note del corpo musicale di Osnago e Lomagna, i partecipanti hanno raggiunto il monumento ai caduti e il capogruppo Pierluigi Caglio ha ringraziato gli Alpini dicendo: «siamo un gruppo che sa reagire a quello che c'è da fare. Venticinque anni non sono tanti ma neppure pochi e proseguiremo con lo stesso spirito che abbiamo dimostrato in questo tempo. La giornata odierna conclude le iniziative realizzate per ricordare l'anniversario della Grande Guerra, che hanno suscitato interesse tra gli osnaghesi».

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Anche il sindaco Paolo Brivio ha ringraziato le penne nere a nome della comunità di Osnago: «oggi la storia degli Alpini ha ancora valore e significato riassumibili in due parole: memoria e servizio. La memoria è uno dei compiti, ma non è solo la ricostruzione del passato quanto una memoria capace di parlare al presente ovvero di riflettere su quanto accaduto con uno sguardo attento ai problemi attuali. Il servizio può essere realizzato in molti modi e gli Alpini sanno intervenire nei momenti eccezionalmente drammatici esprimendo vicinanza alla popolazione, ma sanno anche essere d'aiuto nell'ordinaria vita quotidiana. Buon lavoro per il futuro!» ha concluso il Sindaco, cedendo la parola al presidente della sezione Alpini di Lecco, Marco Magni, che ha così esordito: «25 anni non sono pochi e ciò che più importa è quello che viene fatto. Il nostro cappello ci ordina di ricordare chi non è tornato dalla guerra per portare avanti i suoi progetti di vita. È il cuore di tutti noi che andiamo avanti con semplicità e umiltà senza autocelebrazione».


Gli alpini hanno proseguito i festeggiamenti per l'anniversario con l'aperitivo e il partecipato pranzo sociale.

F.C.

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