Santa Maria Hoé: la sirena dei vvf saluta Ernesto Mozzanica ''l'amico coraggioso dal cuore aperto e dal sorriso buono''

Lo ha stretto nelle braccia quando era un pargoletto di pochi chili, immergendolo nell'acqua santa del fonte battesimale; ha benedetto la sua fede nuziale quando l'ha unito in matrimonio con Antonella e ora ha asperso il suo feretro accompagnandolo nel suo ultimo viaggio terreno.

Padre Illuminato, guardiano del convento di Sabbioncello, ha trattenuto a stento le lacrime mentre celebrava le esequie di Ernesto Mozzanica, 56 anni, morto in un incidente stradale all'alba di giovedì 22 ottobre sull'autostrada A4 in direzione Venezia.

Una chiesa gremita ha raccolto parenti, amici, volontari dei vigili del fuoco per l'ultimo saluto all'imprenditore dal "cuore aperto e dal sorriso buono", ricordato da tutti per la mitezza e la disponibilità e la sirena di quei mezzi sui quali tante volte era salito per un intervento d'urgenza, lo ha salutato al termine della funzione.

Un ricordo commosso è stato quello dell'amico Pierangelo Castelli, letto prima di lasciare la chiesa: "E' difficile parlare di un amico in momenti come questo. Un amico dal sorriso buono e contagioso. Su tanti interventi critici e pericolosi nei quali ci siamo trovati ad operare hai sempre dato il meglio di te stesso. Eri una persona con la vocazione del pompiere: non appena sentivi la sirena mollavi tutto e partivi per la caserma. Eri una persona riflessiva e calma, che non perdeva mai la sua grinta. Non hai mai chiesto né preteso un grazie ma oggi siamo noi che ti diciamo grazie per ciò che sei stato con grande generosità".

Commovente la lettura della preghiera del pompiere letta dal veterano Roberto Airoldi che, come Ernesto, tanti anni ha speso presso la vecchia caserma di piazzetta San Bartolomeo.



Signore che illumini i cieli e colmi gli abissi,
arda nei nostri petti la fiamma del sacrificio.

Rafforza lo spirito di servizio che arde in noi,
fa sicuro il nostro occhio, fermo il nostro piede,
affinchè sia valido il soccorso che in tuo nome
portiamo ai fratelli in pericolo.

Quando la sirena urla per le vie della citta',
ascolta il palpito dei nostri cuori votati alla rinuncia.

Quando a gara con le aquile verso di Te saliamo,
ci sorregga la Tua mano piagata.

Quando l'incendio irresistibile avvampa,
bruci il male che s'annida nelle case degli uomini,
non la vita e gli affetti dei Tuoi figli.

Signore, siamo i portatori della Tua Croce,
e il rischio e' il nostro pane quotidiano.

Un giorno senza rischio e' non vissuto,
poiche' per noi credenti la morte e' vita,
e' luce: nel terrore dei crolli, nel furore delle acque,
nell'inferno dei roghi.

La nostra vita e' il fuoco, la nostra fede e' Dio.
Per Santa Barbara martire.

AMEN

S.V.
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