Lomagna: è mancata Loredana Floriani. Con il marito Virgilio creò la Fondazione per lenire il dolore dei malati terminali

Loredana e Virgilio
Avevano scelto Lomagna come loro residenza per il fine settimana e i periodi estivi. Ora sarà anche il luogo del loro ultimo riposo terreno. Mercoledì, infatti, nel cimitero del paese saranno tumulati i resti di Loredana Floriani, vedova di Virgilio, scomparso nel 2001. Due coniugi che avevano fatto della filantropia e della cura al malato terminale la loro ragione di vita, profondendo impegno, risorse e tanta passione nella Fondazione che porta il loro nome.

La Fondazione Floriani, infatti, era nata nel 1977 senza fini di lucro, ente apolitico e aconfessionale, con l'obiettivo di "diffondere e applicare, nell'assistenza al malato inguaribile, le Cure Palliative, quelle cure, cioè, che affrontano tutti gli aspetti della sofferenza del malato: quello fisico, quello psicologico, quello spirituale e quello sociale".

Pionieri in questo campo, a seguito dell'esperienza personale tragica, con la morte del fratello di Virgilio, i coniugi erano stati propulsori di altre realtà simili, tra cui anche la Fabio Sassi, dove le cure a chi non può guarire e la ricerca per lenire il dolore sono le finalità prime.

Scomparso nel 2001 e sepolto a Lomagna, Virgilio (patron della Telettra di Vimercate) è stato raggiunto ora dall'amata moglie Loredana 95 anni. A loro si deve l'idea della Fondazione, la sua costituzione e nascita e l'impegno per far sì che un progetto tanto nobile quanto oneroso riuscisse poi a camminare con le sue gambe proprio come sta avvenendo ora.


Alla fondazione sono andati preziosi riconoscimenti come l'Ambrogino d'oro, la Rosa Camuna e la medaglia d'oro al merito della Sanità pubblica.

S.V.
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