Merate: compie 100 anni Clelia Scaccabarozzi, dipendente della Tessitura, storica commessa del Pizzagalli di V.Manzoni

E' la socia Auser più anziana, la dipendente "storica" della Tessitura ancora in vita (e in buona salute), una delle cittadine di Merate con più primavere alle spalle.

Clelia Scaccabarozzi

Oggi Clelia Scaccabarozzi ha tagliato il traguardo del secolo e per festeggiarla, e tenerle testa, si sono radunati nipoti, parenti, amici, gli assistenti della casa di riposo Frisia, lo staff animazione e il sindaco Andrea Massironi che con un bouquet di 5 rose rosse ha raccolto da subito le simpatie della festeggiata, che lo ha magnanimamente perdonato per averla fatta attendere.

Il sindaco Andrea Massironi con il bouquet e il libro con le cartoline di Merate


Vestita con un elegante maglioncino color salmone, camicetta panna, pantaloni neri, seduta su una poltrona, Clelia non si è persa un attimo dell'allegra festa che quest'oggi le hanno riservato.

Presente anche Elisa Mapelli dell'Auser di Paderno d'Adda

Nativa del Vedù, località bassa, ha frequentato le scuole in Piazza degli Eroi arrivando fino alla classe 6^. "Erano pochi quelli che arrivavano fino alla sesta" ha tenuto a precisare la festeggiata. Per 42 anni ha lavorato in Tessitura, non risparmiandosi mai. Al termine della giornata, infatti, "per farmi la dote e comprare la biancheria, mi fermavo da Longinotti e aiutavamo a lavare le stoffe nel segiun (mastello di legno)". Andata in pensione nel 1972, anno in cui è morto anche il marito Luigi Bonanomi, per restare occupata e non perdere quel piglio intraprendente e deciso che sempre l'hanno caratterizzata, Clelia si offre per aiutare come commessa alla panetteria Pizzagalli di Via Manzoni, a pochi passi dalla torre.


Qui per 25 anni la si vede arrivare alle 7 e andarsene la sera alla chiusura, trascorrendo l'intera giornata a servire i clienti oppure in cassa.

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Fino all'età di 97 anni questa sua fibra le ha permesso di essere autosufficiente e di poter badare a se stessa, in una abitazione autonoma. Poi qualche acciacco, le hanno fatto preferire un ricovero "protetto" al Frisia dove però i nipoti e i figli delle sorelle, oltre ad amici e parenti vari non le fanno mai mancare la loro presenza.

Le giornate per Clelia trascorrono piene: ginnastica al mattino, rassegna stampa una volta alla settimana, telegiornale, tombola, lavoro a maglia, qualche chiacchera "cascem un po' de balet" con le coetanee, il riposino del pomeriggio.

Il biglietto di auguri dello staff animazione


Nonostante l'età la sua mente è lucidissima e degli anni della guerra ricorda bene i bombardamenti e le fughe nelle vigne per ripararsi dalle bombe. Dei suoi viaggi, pur non avendo mai toccato l'acqua del mare, snocciola le mete senza incertezza: tre volte Re di Puglia, Madonna del pianto a Siracusa, Israele, Isola d'Elba.


Insomma un fisico e una mente soprattutto che hanno retto all'usura del tempo, delle stagioni, delle difficoltà economiche, famigliari, sociali. Che hanno visto cambiare Papi, presidenti della Repubblica. E che ora, con ritmi più blandi, affrontano la quotidianità giorno dopo giorno.

E pensare che a 87 anni, casualmente, nel corso di una lastra i medici hanno scoperto che Clelia è nata con un solo rene...
S.V.
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