Intervista a Filippo Ughi, direttore artistico di Piccoli Idilli

Nel suo terzo weekend Caffeine.06, in collaborazione con Ville Aperte in Brianza e pH_performing Heritage, propone cinque incontri con cinque compagnie diverse. Cinque performances completamente diverse per una panoramica a 360° sulla scena contemporanea italiana!


2 ottobre
Monticello Brianza (Villa Greppi)
ore 21.00 C.ie Bellanda, "Gli zampilli"
ore 21.40 Daniele Ninarello, "NON(LEG)AZIONI"


3 ottobre
Usmate Velate (Villa Scaccabarozzi)
ore 16.00 C.ie Lucylab.evoluzioni, "C14 Passeggiata darwiniana sulla linea del tempo", "Due tipe"


4 ottobre
Merate (Villa Confalonieri)
ore 17.30 C.ie Gallo Rosso/Perazzi, "No habla"
ore 18.00 Andrea Dionisi, "Mescalito"

In caso di maltempo sono previste soluzioni al coperto in loco.

Il programma completo su www.piccoliidilli.it

Per info e prenotazioni:
info@piccoliidilli.it
3383668167 / 3488556258


Abbiamo chiesto al direttore artistico Filippo Ughi, notissimo nell'ambito teatrale e dello spettacolo, cosa è “Caffeine” e perchè si distingue nell'ampio e variegato panorama che offre il territorio lecchese.


Filippo Ughi
1. Come definiresti in poche parole Caffeine?

Un cartellone di 15 spettacoli di danza contemporanea e teatro danza che si svolgono a Merate, con significative escursioni a Villa Greppi, Robbiate, Osnago e Usmate. Oltre a ciò Caffeine sono anche tutte quelle iniziative collaterali fatte per avvicinare, in modo più diretto ed esperienziale, tutto quel pubblico che normalmente non frequenta gli spettacoli, o per coinvolgere maggiormente coloro che lo desiderano, e per cui lo spettacolo è solo una parte di un 'esperienza più vasta: corsi di danza, laboratori, incontri, mostre...

2. Cosa lo differenzia dalle altre proposte sul territorio?
La centralità del tema del corpo e della fisicità. E' attraverso l'esperienza del corpo che possiamo provare a capire in profondità i tempi che stiamo vivendo, cioè la contemporaneità.
Anche, e soprattutto, quando il corpo è la porta di accesso a tutto il mondo emotivo della persona.
A Caffeine tutto questo diventa parte della vita sociale e comunitaria di un paese civile.

3. Ci è voluto coraggio per sfidare con la danza e con le proposte come quella del labirinto, quanto di più a portata il territorio offre (cinema, concerti, ...). Qual è l'ingrediente in più?
Il pubblico. Questo territorio aveva ed ha un pubblico potenziale molto ampio per questo tipo di iniziative. Le rassegne, come i festival, e le altre manifestazioni legati alle attività o ai beni culturali rappresentano l'identità di un territorio. Caffeine è riuscita da subito a coinvolgere un discreto numero di persone. Poi c'è la credibilità di Piccoli Idilli e di tutti i partner istituzionali che partecipano all'organizzazione, mi spiego: la maggior parte degli spettacoli che presentiamo non sono conosciuti dal pubblico. Non esiste uno star system nella danza contemporanea, non abbiamo dei nomi che possano richiamare pubblico a prescindere dallo spettacolo che fanno. E non abbiamo nemmeno titoli: pensiamo al teatro, se un festival propone Romeo e Giulietta io so (in qualche modo) cosa mi aspetta, cosa vado a vedere; non so come sarà messo in scena, no so come reciteranno gli attori, ma so che sarà Romeo e Giulietta, più o meno rivisitato. Bene la danza contemporanea non ha un repertorio! E tanto meno la forza pubblicitaria del cinema o della musica pop. Il pubblico viene a Caffeine spinto da una straordinaria curiosità verso proposte artistiche di danzatori spesso giovanissimi di cui non conoscono assolutamente nulla. E' un atto di fiducia importantissimo, per me quasi commovente che la dice lunga sulla sete di avventure culturali che ha questo territorio a dispetto delle visioni stereotipate e meschine che se ne possono avere.

4. Lo spettatore assiste o partecipa? E se sì come?
Nel “Labirinto per uno spettatore” che proponiamo sabato e domenica a Villa Confalonieri lo spettatore avrà un ruolo particolare: assisterà e parteciperà nello stesso momento. Sarà qualcosa di assolutamente magico e coinvolgente!

5. A chi è rivolto Caffeine?
A tutti. Molti spettacoli sono gratuiti e quando c'è un biglietto il prezzo è veramente basso. Il più basso di tutte le iniziative relativamente simili che offre il nostre territorio. Gli spettacoli di Caffeine sono accessibili a tutti! Dal punto di vista artistico, culturale e anche economico. Questo per noi è fondamentale: l'arte non è uno status symbol di un ceto che si definisce superiore a un altro, ma un percorso comune e condiviso di trasformazione della realtà.
S.V.
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