Merate: in 600 alla manifestazione della Proloco alla scoperta della città e di 5 siti


Dopo la faticosa Notte Bianca Merate si è presentata silenziosa e quieta. E per trovarla è stato sufficiente seguire le persone con la pettorina gialla, sotto i gazebo, presso alcuni dei luoghi più belli della città.
Sono i volontari della Pro Loco, impegnati nella prima e fortunatissima edizione di “Conoscere Merate”, manifestazione che ha proposto alla cittadinanza visite guidate presso cinque siti meratesi di straordinario valore storico-architettonico: il centro; la chiesa di Santa Maria Nascente e il convento di Sabbioncello; l'Osservatorio Astronomico; Villa Confalonieri e Villa Subaglio.


Nonostante il brutto tempo, l'aria frizzante e la partita dell'Italia i cittadini hanno risposto alla grande. Degli oltre cinquecento iscritti nessuno ha voluto dare buca. Anzi. In tanti si sono presentati ai gazebo della Pro Loco senza pre-iscrizione e sono stati infilati all'ultimo minuto nei gruppi in visita.


Grande la disponibilità dimostrata dai volontari, grande la loro soddisfazione: “Per essere la prima edizione siamo più che contenti. – ha spiegato il presidente Giacomo Ventrice – Il tempo non ci ha aiutato, ma il fatto che non ci siano state defezioni dimostra quanto sia profondo il desiderio dei meratesi di conoscere la storia, la bellezza, i segreti, le curiosità e la grandezza del luogo in cui abitano. Vedremo come andrà l'edizione del prossimo anno.

Saremo anche più esperti dal punto di vista organizzativo. La nostra idea è quella di costruire anno dopo anno un vero e proprio terreno per la nascita di un turismo autentico, qualificato. Le convezioni che abbiamo ottenuto con i ristoranti della zona sono un primo e importante passo verso questo obiettivo.”

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La riscoperta di ciò che offre il tessuto urbano in cui ogni giorno viviamo con frenesia, lavorando, correndo in auto e inchiodando ai semafori, pagando bollette e mangiando in piedi apre al cittadino un mondo antico e al tempo stesso nuovissimo, in cui si respira bene, ci si parla senza dover urlare, ci si concede il lusso di perdere tempo passeggiando nei giardini di splendide ville nobiliari.


Fin dalle nove di mattina i gruppi hanno potuto godere del beato isolamento di Villa Subaglio, delle straordinarie tecnologie presenti all'Osservatorio astronomico, della storia di famiglia e dei dipinti di Frisia in Villa Confalonieri, dell'atmosfera unica che si respira presso il Convento di Sabbioncello, aperto per l'occasione in aree normalmente chiuse al pubblico. Insomma un'esperienza di cui non si può far altro che attendere...il bis.

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Massimo Colombo

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