Merate, variante al PGT/9: richieste di imponenti interventi su Cascina Albaressa, terreni a Vizzago e un albergo a Cicognola
Nelle ultime puntate del nostro viaggio tra le istanze che interessano la variante al Pgt abbiamo introdotto il tema dei cambi di destinazione d'uso. Alla luce della bozza delle norme che correderanno il Piano delle Regole siamo stati in grado di immaginare quali scenari potrebbero profilarsi sia in ambiti strettamente industriali, come via Bergamo e via Campi, sia nel centro storico o nelle vie dove sono localizzate le antiche ville che a Merate fanno bella mostra di sé - ad esempio: via Garibaldi, via Roma, via S. Ambrogio, viale Cornaggia, il Subaglio.
Abbiamo compreso, leggendole, che le norme che la Giunta Massironi si appresta a presentare al Consiglio Comunale saranno particolarmente benevole nei confronti di chi, ad esempio, nel capannone nato per ospitare macchinari e impianti produttivi vorrà insediare un fast food o un piccolo supermercato, come pure nei confronti di chi, nella villa di delizia di qualche antica famiglia milanese dell'800 vorrà realizzare un ufficio o un albergo. Senza dimenticare che in Piazza Prinetti bar, pub e gelaterie potranno essere localizzate ovunque, al piano terreno come al primo piano di qualsiasi stabile. Nonostante che nel perimetro compreso tra Piazza della Vittoria e piazza Italia vi siano già ben 14 bar, 3 ristoranti, una piadineria e 2 pizzerie d'asporto. Salvo omissioni.
Ora proseguiamo il nostro viaggio passando in rassegna alcune istanze che interessano il censuario di Sabbioncello, lungo la ex Statale n.36 e nelle frazioni di Pagnano e Cicognola.
Istanze n.19 e n. 20 - Il marchese De Ferrari Filippo, residente a Milano e proprietario della Villa Bagatti Valsecchi, che domina la piana di Vizzago (Pagnano), per tramite del tecnico di fiducia arch. Giuseppe Cerrano di Merate, chiede che due edifici che facevano parte del complesso di Cascina Albaressa, localizzati in via Lamarmora, possano essere interessati da un intervento di recupero non strettamente conservativo.
Per quanto riguarda l'edificio posto più a est, con l'istanza n.19, il marchese chiede venga eliminato il vincolo di recupero conservativo e che quindi l'edificio possa essere demolito per poi realizzare un nuovo manufatto; con l'istanza n. 20 chiede invece che il secondo fabbricato, obiettivamente in stato di grave degrado, posto a ovest della strada, venga anch'esso stralciato dal regime più conservativo in quanto privo di qualsiasi carattere di pregio.
Al di là delle osservazioni in merito alla situazione attuale degli immobili, in stato di abbandono, immaginiamo che l'obiettivo del marchese De Ferrari e del proprio tecnico sia quello di abbattere entrambi gli edifici e realizzare delle palazzine residenziali, sfruttando al meglio l'indice di zona, e soprattutto localizzando i nuovi corpi di fabbrica in modo più consono alle esigenze abitative di oggi, di fatto cancellando per sempre i caratteri rurali della Cascina Albaressa.
Istanza n. 35 - il signor Giuseppe Magni, imprenditore agricolo residente a Merate, via Statale n.26, chiede che il proprio terreno, localizzato in piena Piana di Vizzago e censito con il mappale n.22, del censuario di Sabbioncello, possa mantenere la destinazione agricola attuale ma anche che venga consentita la realizzazione di serre e di un'abitazione per l'imprenditore agricolo.
Notiamo che il terreno in questione è un grande lotto di circa 13.500 mq e ricordiamo che la piana di Vizzago è attualmente soggetta a un regime di tutela stringente, voluto dai precedenti amministratori, il sindaco Robbiani e l'assessore Valli, per garantire la massima conservazione del paesaggio agricolo residuale della città.
Istanza n. 36 - la signora Nobili Maria Bambina, residente a Merate, via Statale n.26, chiede che il proprio terreno, localizzato tra la via Statale, via Stelvio e via s. Francesco, e censito con il mappale n.33, del censuario di Sabbioncello, di 5.750 mq, possa acquisire un indice di edificabilità per la realizzazione di abitazioni per i figli.
Anche in questo caso facciamo notare che l'ampiezza del lotto porterebbe, in caso di accoglimento dell'istanza, alla realizzazione di una volumetria non indifferente.
Istanza n. 56 - la signora Laurora Luigia Giulia, legale rappresentate della ANTONIO LAURORA S.r.l. formula un'istanza riguardante l'edificio Laurora, in fregio alla ex Statale e all'imbocco di via Terzaghi. La signora Laurora propone il passaggio dall'attuale tessuto P3 al tessuto P4.
Istanza n. 62 - Il signor Roberto Cattaneo, legale rappresentante della società GROWERMETAL S.p.a. formula un'istanza riguardante un terreno al confine con il Comune di Calco di circa 2.000 mq. Premesso che la società Growermetal opera sul territorio dando lavoro a 85 dipendenti e che, nonostante la crisi economica, non ha mai delocalizzato la produzione, il signor Cattaneo chiede che il detto terreno venga stralciato dalla attuale destinazione agricola e inserito nel tessuto produttivo, affinché possa consentire l'ampliamento dell'impianto industriale esistente. Analizzando questa istanza ci è sorta inevitabile una domanda: a chi appartenevano i terreni venduti alla Esselunga, che presumibilmente in origine erano a destinazione agricola e poi a terziario commerciale?
Istanza n. 63 - Il signor Giovanni Gallavresi di Milano è proprietario di un terreno di 22.110 mq circa, che si sviluppa lungo la ex Statale n.36, a ridosso della chiesetta di San Giuseppe e in fregio alla rotonda di Cicognola. La richiesta è di rendere edificabile il lotto, attualmente privo di capacità edificatoria.
Il signor Gallavresi infatti vorrebbe realizzare, sull'ampio terreno, un villaggio composto di villette mono o bi-familiari; come seconda opzione il proprietario del terreno si dice disposto alla realizzazione di un albergo di 80-100 camere. Entrambe le opzioni, a detta del firmatario dell'istanza, sarebbero da accogliere visto che vari terreni a ridosso della ex Statale sono in buona parte edificati.
9/continua
Piazza Prinetti 1910
Via principe di Napoli 1910
Abbiamo compreso, leggendole, che le norme che la Giunta Massironi si appresta a presentare al Consiglio Comunale saranno particolarmente benevole nei confronti di chi, ad esempio, nel capannone nato per ospitare macchinari e impianti produttivi vorrà insediare un fast food o un piccolo supermercato, come pure nei confronti di chi, nella villa di delizia di qualche antica famiglia milanese dell'800 vorrà realizzare un ufficio o un albergo. Senza dimenticare che in Piazza Prinetti bar, pub e gelaterie potranno essere localizzate ovunque, al piano terreno come al primo piano di qualsiasi stabile. Nonostante che nel perimetro compreso tra Piazza della Vittoria e piazza Italia vi siano già ben 14 bar, 3 ristoranti, una piadineria e 2 pizzerie d'asporto. Salvo omissioni.
Ora proseguiamo il nostro viaggio passando in rassegna alcune istanze che interessano il censuario di Sabbioncello, lungo la ex Statale n.36 e nelle frazioni di Pagnano e Cicognola.
Istanze n.19 e n. 20 - Il marchese De Ferrari Filippo, residente a Milano e proprietario della Villa Bagatti Valsecchi, che domina la piana di Vizzago (Pagnano), per tramite del tecnico di fiducia arch. Giuseppe Cerrano di Merate, chiede che due edifici che facevano parte del complesso di Cascina Albaressa, localizzati in via Lamarmora, possano essere interessati da un intervento di recupero non strettamente conservativo.
Istanza 19
Per quanto riguarda l'edificio posto più a est, con l'istanza n.19, il marchese chiede venga eliminato il vincolo di recupero conservativo e che quindi l'edificio possa essere demolito per poi realizzare un nuovo manufatto; con l'istanza n. 20 chiede invece che il secondo fabbricato, obiettivamente in stato di grave degrado, posto a ovest della strada, venga anch'esso stralciato dal regime più conservativo in quanto privo di qualsiasi carattere di pregio.
Istanza 20
Al di là delle osservazioni in merito alla situazione attuale degli immobili, in stato di abbandono, immaginiamo che l'obiettivo del marchese De Ferrari e del proprio tecnico sia quello di abbattere entrambi gli edifici e realizzare delle palazzine residenziali, sfruttando al meglio l'indice di zona, e soprattutto localizzando i nuovi corpi di fabbrica in modo più consono alle esigenze abitative di oggi, di fatto cancellando per sempre i caratteri rurali della Cascina Albaressa.
Istanza n. 35 - il signor Giuseppe Magni, imprenditore agricolo residente a Merate, via Statale n.26, chiede che il proprio terreno, localizzato in piena Piana di Vizzago e censito con il mappale n.22, del censuario di Sabbioncello, possa mantenere la destinazione agricola attuale ma anche che venga consentita la realizzazione di serre e di un'abitazione per l'imprenditore agricolo.
Istanza 35
Notiamo che il terreno in questione è un grande lotto di circa 13.500 mq e ricordiamo che la piana di Vizzago è attualmente soggetta a un regime di tutela stringente, voluto dai precedenti amministratori, il sindaco Robbiani e l'assessore Valli, per garantire la massima conservazione del paesaggio agricolo residuale della città.
Istanza n. 36 - la signora Nobili Maria Bambina, residente a Merate, via Statale n.26, chiede che il proprio terreno, localizzato tra la via Statale, via Stelvio e via s. Francesco, e censito con il mappale n.33, del censuario di Sabbioncello, di 5.750 mq, possa acquisire un indice di edificabilità per la realizzazione di abitazioni per i figli.
Anche in questo caso facciamo notare che l'ampiezza del lotto porterebbe, in caso di accoglimento dell'istanza, alla realizzazione di una volumetria non indifferente.
Istanza n. 56 - la signora Laurora Luigia Giulia, legale rappresentate della ANTONIO LAURORA S.r.l. formula un'istanza riguardante l'edificio Laurora, in fregio alla ex Statale e all'imbocco di via Terzaghi. La signora Laurora propone il passaggio dall'attuale tessuto P3 al tessuto P4.
Istanza 56
In altri termini l'istanza chiede che venga eliminata anche la minima percentuale di destinazione residenziale che il tessuto P3 prevede per far rientrare l'edificio in questione nel tessuto produttivo e artigianale - particolarmente consono, vista la localizzazione. Ovviamente l'auspicio è che l'insediamento di nuove attività artigianali o industriali possa favorire la riqualificazione del capannone, vecchio e scarsamente curato.Istanza n. 62 - Il signor Roberto Cattaneo, legale rappresentante della società GROWERMETAL S.p.a. formula un'istanza riguardante un terreno al confine con il Comune di Calco di circa 2.000 mq. Premesso che la società Growermetal opera sul territorio dando lavoro a 85 dipendenti e che, nonostante la crisi economica, non ha mai delocalizzato la produzione, il signor Cattaneo chiede che il detto terreno venga stralciato dalla attuale destinazione agricola e inserito nel tessuto produttivo, affinché possa consentire l'ampliamento dell'impianto industriale esistente. Analizzando questa istanza ci è sorta inevitabile una domanda: a chi appartenevano i terreni venduti alla Esselunga, che presumibilmente in origine erano a destinazione agricola e poi a terziario commerciale?
Istanza 62
Istanza n. 63 - Il signor Giovanni Gallavresi di Milano è proprietario di un terreno di 22.110 mq circa, che si sviluppa lungo la ex Statale n.36, a ridosso della chiesetta di San Giuseppe e in fregio alla rotonda di Cicognola. La richiesta è di rendere edificabile il lotto, attualmente privo di capacità edificatoria.
Istanza 63
Il signor Gallavresi infatti vorrebbe realizzare, sull'ampio terreno, un villaggio composto di villette mono o bi-familiari; come seconda opzione il proprietario del terreno si dice disposto alla realizzazione di un albergo di 80-100 camere. Entrambe le opzioni, a detta del firmatario dell'istanza, sarebbero da accogliere visto che vari terreni a ridosso della ex Statale sono in buona parte edificati.
9/continua
