Brivio: il lungofiume vietato ai cani, cartelli vecchi ma ''ribaditi''. E ora monta la polemica
Salve mi chiamo Anna e abito a Brivio.
Vi scrivo perché trovo ingiusto un nuovo cartello di divieti che hanno posizionato lungo la passeggiata del fiume. Praticamente questo cartello dice che "non si possono introdurre animali di qualsiasi genere con chiaro riferimento ai cani, visto che c'è l'immagine di un bel cagnolino! Quindi se qualcuno OSERA' portare il proprio cane a passeggio lungo il fiume si becchera' una multa di 70 euro. Oggi un signore mi ha fatto notare questo cartello dicendo pure che quello era PARCO PUBBLICO. Ma anche se fosse esiste una legge che dice che i cani possono entrare in qualsiasi luogo pubblico! Io sono sempre passata da lì e se il mio cane sporcava io pulivo, perché il cane ha diritto di sporcare e il padrone ha il dovere di pulire. Tutto ciò è ingiusto e bisogna provvedere a divulgarlo, anche perché ci sono tanti turisti che vengono a Brivio a fare sporcizia a inzozzare i cestini, il prato e si sdraiano dove vogliono magari a sbaciucchiarsi, e poi dobbiamo pagare gli spazzini che passano a pulire anche al sabato e domenica i cestini che sono così pieni che la roba fuoriesce per terra. Per non parlare dei mozziconi di sigarette! È uno schifo che con i cani non ha niente a che fare. Quindi il cartello non dovrebbe vietare ma piuttosto dovrebbe esserci scritto (come in tutti i paesi normali) cani al guinzaglio e muniti di sacchetti igienici. Cosi secondo me è una cosa corretta e civile. E' una cosa piu' logica e i trasgressori è giusto che vengano puniti se non raccolgono gli escrementi. Quindi verificate e mettete qualcosa sul giornale riguardo questo argomento grazie!
Vi scrivo perché trovo ingiusto un nuovo cartello di divieti che hanno posizionato lungo la passeggiata del fiume. Praticamente questo cartello dice che "non si possono introdurre animali di qualsiasi genere con chiaro riferimento ai cani, visto che c'è l'immagine di un bel cagnolino! Quindi se qualcuno OSERA' portare il proprio cane a passeggio lungo il fiume si becchera' una multa di 70 euro. Oggi un signore mi ha fatto notare questo cartello dicendo pure che quello era PARCO PUBBLICO. Ma anche se fosse esiste una legge che dice che i cani possono entrare in qualsiasi luogo pubblico! Io sono sempre passata da lì e se il mio cane sporcava io pulivo, perché il cane ha diritto di sporcare e il padrone ha il dovere di pulire. Tutto ciò è ingiusto e bisogna provvedere a divulgarlo, anche perché ci sono tanti turisti che vengono a Brivio a fare sporcizia a inzozzare i cestini, il prato e si sdraiano dove vogliono magari a sbaciucchiarsi, e poi dobbiamo pagare gli spazzini che passano a pulire anche al sabato e domenica i cestini che sono così pieni che la roba fuoriesce per terra. Per non parlare dei mozziconi di sigarette! È uno schifo che con i cani non ha niente a che fare. Quindi il cartello non dovrebbe vietare ma piuttosto dovrebbe esserci scritto (come in tutti i paesi normali) cani al guinzaglio e muniti di sacchetti igienici. Cosi secondo me è una cosa corretta e civile. E' una cosa piu' logica e i trasgressori è giusto che vengano puniti se non raccolgono gli escrementi. Quindi verificate e mettete qualcosa sul giornale riguardo questo argomento grazie!
Anna
Dopo i parcheggi a pagamento, ora pure il divieto di portare il cane a spasso a Brivio. Tra un po' metteranno i cancelli all'ingresso del paese. Facciamo qualcosa! La legge, tra l'altro, sembrerebbe essere dalla parte di Fido:
http://www.altalex.com/documents/news/2014/09/17/vietato-l-ingresso-ai-cani-illegittime-le-restrizioni-assolute-nei-giardini-pubblici
Signor sindaco è davvero così?
Cani sì, cani no. E' il tormentone dell'estate briviese che contrappone, a suon di "vada lei a contare le cacche" - espressione scelta da sindaco Ugo Panzeri - i guelfi contrari al passaggio di cani sul lungofiume ai ghibellini che invece "rivendicano" il diritto del miglior amico dell'uomo di "farla" dove meglio crede, compreso anche il giardino pubblico con vista sull'Adda, sottolineando al contempo il dovere del padrone di raccogliere poi il "ricordino". http://www.altalex.com/documents/news/2014/09/17/vietato-l-ingresso-ai-cani-illegittime-le-restrizioni-assolute-nei-giardini-pubblici
Signor sindaco è davvero così?
Un lettore
Ed in mezzo, chiaramente, ci stanno loro, gli incivili su cui si riversa l'ira "censoria" dei primi e i fulmini e le saette dei secondi che, come sempre in questi casi, puntano il dito su quei pochi che però compromettono la reputazione di tutti oltre che, chiaramente, anche sull'amministrazione comunale rea di aver adottato un provvedimento che in tanti bollano come intollerabile.
"I cartelli di divieto - quelli osannati dai "cani no" e aspramente criticati dai "cani si" - ci sono sempre stati. L'amministrazione non ha preso decisioni nuove in materia" sottolinea però il primo cittadino, pressato dalle lamentele che giungono da entrambi i fronti. "Forse adesso la polizia locale ha iniziato a farli maggiormente rispettare mettendo qualche cartello in più per ribadire il concetto" ha aggiunto sottolineando l'autonomia in questo senso del comando e facendo riferimento alla segnaletica amovibile aggiunta a quella fissa. Inutile fare accenno alla questione dell'ipotizzata illegittimità del provvedimento: "se poi è anticostituzionale davvero andremo a vedere la norma" taglia corto.
La questione sembrerebbe essere destinata a tenere banco ancora a lungo. Fino al primo freddo almeno.
