Montevecchia: arresti domiciliari per Giovanni Conti che ha esploso un colpo di pistola durante una serata all'area Cazzaniga

Il giudice per le indagini preliminari dr. Paolo Salvatore ha accolto la richiesta della difesa e ha acconsentito ad applicare a Giovanni Conti la misura degli arresti domiciliari.

Questa mattina in aula a rappresentarlo c'erano gli avvocati difensori Alessandra Carsana e Roberta Mandelli (sostituita da una collega) che a fronte del rinnovo da parte della pubblica accusa della misura in carcere sono riuscite ad ottenere che Giovanni potesse tornare a casa a Montevecchia.

La pistola sequestrata

Il 18enne si è avvalso della facoltà di non rispondere e dunque permangono ancora moltissime zone d'ombra sulle cause della sparatoria, su come si sia procurato l'arma e se sia finito in qualche giro sbagliato. Nella notte tra martedì e mercoledì, infatti, mentre si trovava nel parcheggio dell'Area Cazzaniga di Merate, a un centinaio di metri da Tbar, locale in quel momento frequentato da centinaia di giovani, ha esploso un colpo con la sua pistola, una Smith & Wesson calibro 38, che portava con sé. Il proiettile ha centrato il muro del parcheggio e ha provocato il fuggi fuggi generale. Tre carabinieri fuori servizio che si trovavano al vicino bar sono subito accorsi e hanno disarmato il ragazzo, portandolo poi in caserma.

Le accuse elevate dai militari a suo carico sono pesanti: porto, detenzione abusiva e ricettazione di armi nonché esplosioni pericolose.

L'episodio, che fortunatamente non ha avuto conseguenze su terze persone, ha destato non poco clamore in città visto che è accaduto a pochi passi dal centro, in una zona già oggetto di pesanti critiche e lamentele per il suo stato di degrado e le frequentazioni poco raccomandabili.
S.V.
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