Calco: 8.044 avvisi di accertamento per Ici e Tarsu inviati in 6 anni, 23 i ricorsi. Al via la 'commissione' per fare chiarezza

Lunedì 15 giugno, in occasione del primo consiglio comunale di Calco dopo le elezioni dello scorso 31 maggio, sarà discussa la "Istituzione di una commissione speciale d'indagine conoscitiva sulle procedure pendenti in materia tributaria, e sui contenziosi aperti".
L'argomento è stato all'ordine del giorno anche dell'ultima seduta di giunta guidata da Gilberto Fumagalli riunitasi il 28 maggio, a due giorni dalle elezioni comunali che hanno visto vincente Stefano Motta.
Tre delibere di giunta (liberamente consultabili all'albo pretorio comunale online) riguardano ricorsi del comune contro sentenze della Commissione tributaria di Lecco e di quella Regionale, nell'ambito di opposizioni promosse da residenti contro gli avvisi di accertamento per presunti errori o mancanze nel pagamento dell'Imposta comunale sugli immobili e della tassa sui rifiuti.
Un argomento che è stato centrale nella campagna elettorale degli scorsi mesi, e che ora la nuova amministrazione eletta ha deciso - a quanto pare - di affrontare fin dalla prima assise consiliare.
Le delibere di giunta riguardano nello specifico:
-La proposta di ricorso in Corte di Cassazione contro una sentenza della Commissione tributaria regionale che ha rigettato l'appello del comune (dando quindi ragione al cittadino) con la conferma della sentenza di primo grado (clicca qui) file calco_ricorso_1. La decisione finale sul ricorso sarà presa "subordinatamente alla definitiva valutazione della convenienza da parte dello studio legale tributario Avv. Antonio Chirello & avv. Maria Suppa" di Lecce (Puglia), a cui il comune ha già affidato altri ricorsi.
-Il ricorso in appello alla Commissione tributaria regionale contro due sentenze della Commissione provinciale, che hanno decretato l'accoglimento parzialmente dei ricorsi di due cittadini riguardanti una presunta omessa denuncia ICI del 2008. (clicca qui).
-La costituzione in giudizio contro nuovi ricorsi presentati da residenti alla Commissione tributaria provinciale, riguardanti una presunta omessa denuncia ai fini Tarsu del 2009 e tardivo/parziale/omesso versamento ICI 2009 -2010-2011 (clicca qui).
Abbiamo chiesto all'ex assessore al bilancio Enrico Valtolina qualche dato per comprendere la portata della questione. Quelli qui riportati non tengono conto dei ricorsi presentati nel 2015, e non ci è stato fornito il dato sulla cifra che il comune ha previsto di incassare dagli avvisi emessi.
La percentuale di guadagno della società esterna incaricata della riscossione, per ogni avviso, è al minimo del 20%.
Dal 2008 alla fine del 2014 il comune di Calco ha emesso 8.044 avvisi di accertamento, inviati a 1.987 residenti.
1.916 avvisi riguardano l'ICI, inviati a 726 contribuenti. 6.128 sono in riferimento alla Tarsu (ora Tari) e sono stati recapitati a 1.261 calchesi.
Non mancano residenti che hanno ricevuto più avvisi di accertamento in merito a presunti errori o mancanze nel pagamento dell'Imposta comunale sugli immobili e della tassa sui rifiuti, come è facile evincere dai numeri sin qui riportati. Mediamente, infatti, ognuno dei 1.987 contribuenti raggiunti da avvisi di accertamento ha ricevuto 4 distinte "comunicazioni" da parte del comune, con riferimento ad anni contributivi differenti.
Nel corso degli ultimi anni sono stati dunque diversi i calchesi (1.987 costituiscono il 37,8% della popolazione) che nel mese di dicembre degli ultimi anni si sono visti recapitare una richiesta di pagamento da parte degli uffici comunali. Un fatto che non ha mancato di sollevare malumori e perplessità, e che ha portato alcuni dei residenti coinvolti a presentare ricorso. Si tratta, in base ai dati forniti dall'amministrazione, di 9 contribuenti per quanto riguarda l'ICI (per un totale di 15 ricorsi) e 6 residenti per la Tarsu (per un totale di 8 ricorsi). Cifre che rappresentano percentuali minime rispetto al totale degli avvisi di accertamento inviati, pari rispettivamente allo 0,7% e allo 0,1%.
"Dal 2008 il comune gestisce direttamente la riscossione dei tributi. Per svolgere l'attività di accertamento, stante l'impossibilità di farvi fronte da parte degli uffici, è stato dato un incarico alla società Claro S.a.s. La quale svolge diverse funzioni, dalla messa in efficienza delle banche dati all'attività di accertamento, al front office a servizio dei residenti presso l'ufficio comunale" ha spiegato l'ex assessore al bilancio Enrico Valtolina. "L'attività di accertamento viene svolta, al pari di tutti gli altri comuni del territorio, per regolarizzare il gettito derivante dai tributi, effettuando una verifica su quanto corrisposto dai contribuenti. Il maggior gettito effetto dell'attività di accertamento ci ha permesso di non chiedere ulteriori tasse a chi è risultato a regime, e di migliorare i servizi. Un esempio sulla Tarsu è la possibilità di distribuire gratuitamente i sacchi rifiuti, e la promozione della raccolta del vetro porta a porta".
Gli avvisi di accertamento a Calco sono stati emessi dal comune, che risulta l'ente emittente. Sull'importo incassato conseguentemente ad ogni avviso, come dicevamo, la Claro S.a.s. detiene una commissione del 20%.
Sulla correttezza del loro contenuto saranno gli organi competenti - per chi ha fatto ricorso - ad esprimersi, e sono diversi i contribuenti che si sono recati presso gli uffici comunali per chiedere informazioni e chiarimenti su quanto ricevuto. Le cifre vanno dalle poche decine di euro della Tarsu a diverse migliaia di euro di alcuni accertamenti ICI.
"Per l'ICI, su 726 contribuenti raggiunti da 1.916 avvisi di accertamento, ci risulta che in 9 abbiano promosso 15 ricorsi" ha precisato Valtolina. "L'1,2% dei contribuenti raggiunti dall'avviso, lo 0,7% di quelli inviati. Di questi 15 ricorsi, 4 sono stati rigettati dalla Commissione tributaria provinciale di Lecco. 5 sono stati parzialmente accolti, 3 sono stati accolti e altri 3 sono in attesa di essere discussi. Per 3 situazioni la sentenza di primo grado è stata impugnata di fronte alla Commissione tributaria regionale, e 2 sono giunti in Corte di Cassazione".
Il percorso giudiziario che porterà ad una sentenza, a favore del cittadino o del comune, è quindi ancora in corso per molti di questi avvisi.
Lo scorso dicembre l'amministrazione ha impegnato 5.264,40 € per l'affidamento ad uno studio legale pugliese (Provincia di Lecce) dell'incarico di rappresentare il comune nei ricorsi presso la Suprema Corte di Cassazione, contro tre sentenze della Commissione Tributaria regionale.
"Per quanto riguarda gli accertamenti Tarsu, hanno fatto ricorso 6 contribuenti, pari allo 0,4% dei 1.261 raggiunti, con 8 procedure pari allo 0,1% dei 6.128 emessi. Di questi 8 ricorsi, 2 sono stati rigettati dalla Commissione tributaria provinciale, 1 parzialmente accolto e 5 accolti".
Le percentuali di coloro che hanno fatto ricorso in confronto al totale degli avvisi emessi, in base ai dati forniti dalla (ex) amministrazione, sono minime. "Per l'ICI gli avvisi si riferiscono ad abitazioni, seconde case, box, mentre per la Tarsu sono coinvolte sia utenze domestiche che industriali. La giurisprudenza non sempre si esprime in modo unanime e unitario, e questa costituisce una difficoltà sia per gli uffici che per i residenti. Credo che l'unico "errore" che abbiamo fatto sia stato in termini di comunicazione, nel senso che non abbiamo adeguatamente avvisato i residenti sulla modalità di accertamento che sarebbe stata promossa in paese e le sue finalità".
L'arrivo di centinaia di lettere nelle case di ignari contribuenti nel periodo pre natalizio, nel corso degli ultimi anni, non ha mancato di scatenare malcontento.
Il "verdetto" su ciò che il comune - o i contribuenti - dovranno pagare a seguito dei ricorsi (altri sono stati promossi dalla fine del 2014) spetterà agli organi di giustizia.
Il sindaco Stefano Motta aveva annunciato in campagna elettorale che, in caso di elezione, avrebbe reciso il contratto con la società esterna incaricata della riscossione dei tributi.
Un primo passo in merito sarà promosso in occasione del consiglio comunale di lunedì prossimo.
Questo l'ordine del giorno del consiglio:


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