Cavallier conferma dimissioni. A 'controllare' un solo sindaco
E’ ufficiale: come già annunciato, Lelio Cavallier lascerà il ruolo di Amministratore Unico di Idrolario per ricoprire la carica omologa in Lario Reti.
A confermarlo all’assemblea dei soci è stato il diretto interessato, dopo che nelle scorse settimana è stato scelto come successore di Vittorio Proserpio alla guida della Holding pubblica: “Ritengo che non sia opportuno che io rimanga amministratore di Idrolario, a breve i soci saranno convocati per determinare il nuovo organo amministrativo” ha commentato al termine dell’assemblea dei sindaci.
Una riunione che ha visto anche l’approvazione del bilancio 2014 della società, il primo da quando la gestione del Servizi Idrico Integrato è stata affidata interamente a Idroservice.
Un bilancio – ed è il dato più interessante emerso – che si regge in sostanza solo grazie al conguaglio tariffario, calcolato dall’Ato, pari a 2,2 milioni di euro.
Con l’approvazione del documento (astenuti Cernusco, Oggiono, Ello, Merate, La Valletta e Santa Maria) è decaduto anche il mandato del collegio sindacale.
Al suo posto, a grande maggioranza, è stato nominato un revisore unico, nella persona di Giovanni Perego, proposto da una “cordata” di comuni tra cui Valmadrera, Galbiate, Olgiate, Valgreghentino, Garlate e Sirtori.
Scartate invece le due ipotesi suggerite dal comune di Merate, che ha avanzato la nomina di Francesco Cantù o – in alternativa – di un collegio pluripersonale composto dallo stesso Cantù insieme a Stefano Maffi e Maruska Moda.
Come dicevamo, è risulta vincente la candidatura di Giovanni Perego, che riceverà un compenso di 12 mila euro all’anno. L’organo di controllo di Idrolario non sarà dunque un collegio sindacale – come è dal 2009 – ma un organo monocratico.
“Risparmiare sul controllo è semplicemente demagogico, trattandosi di qualche migliaia di euro” ha commentato Ferruccio Ceresa di Oggiono, che con i “soliti” comuni dissidenti non ha appoggiato la decisione presa dalla maggioranza dei sindaci lecchesi con il consueto e ormai insostituibile apporto di Olgiate Molgora e Sirtori.
A confermarlo all’assemblea dei soci è stato il diretto interessato, dopo che nelle scorse settimana è stato scelto come successore di Vittorio Proserpio alla guida della Holding pubblica: “Ritengo che non sia opportuno che io rimanga amministratore di Idrolario, a breve i soci saranno convocati per determinare il nuovo organo amministrativo” ha commentato al termine dell’assemblea dei sindaci.
Lelio Cavallier e Giovanni Perego
Una riunione che ha visto anche l’approvazione del bilancio 2014 della società, il primo da quando la gestione del Servizi Idrico Integrato è stata affidata interamente a Idroservice.
Un bilancio – ed è il dato più interessante emerso – che si regge in sostanza solo grazie al conguaglio tariffario, calcolato dall’Ato, pari a 2,2 milioni di euro.
Con l’approvazione del documento (astenuti Cernusco, Oggiono, Ello, Merate, La Valletta e Santa Maria) è decaduto anche il mandato del collegio sindacale.
Al suo posto, a grande maggioranza, è stato nominato un revisore unico, nella persona di Giovanni Perego, proposto da una “cordata” di comuni tra cui Valmadrera, Galbiate, Olgiate, Valgreghentino, Garlate e Sirtori.
Scartate invece le due ipotesi suggerite dal comune di Merate, che ha avanzato la nomina di Francesco Cantù o – in alternativa – di un collegio pluripersonale composto dallo stesso Cantù insieme a Stefano Maffi e Maruska Moda.
Come dicevamo, è risulta vincente la candidatura di Giovanni Perego, che riceverà un compenso di 12 mila euro all’anno. L’organo di controllo di Idrolario non sarà dunque un collegio sindacale – come è dal 2009 – ma un organo monocratico.
“Risparmiare sul controllo è semplicemente demagogico, trattandosi di qualche migliaia di euro” ha commentato Ferruccio Ceresa di Oggiono, che con i “soliti” comuni dissidenti non ha appoggiato la decisione presa dalla maggioranza dei sindaci lecchesi con il consueto e ormai insostituibile apporto di Olgiate Molgora e Sirtori.
