Silea Spa: martedì l’assemblea per la nomina del nuovo CdA. Tra i candidati, Marco Molgora. Sul tavolo la vicenda Seruso

Marco Molgora e Giovanni Colombo
Il giorno della resa dei conti per Giovanni Colombo è calendarizzato: il 22 giugno, in coda all'assemblea dell'A.ATO. Alle 17.30 i soci di Silea Spa, Società Intercomunale Lecchese per l'Ecologia e l'Ambiente per Azioni, avente per oggetto raccolta e smaltimento rifiuti e produzione energetica, si riuniranno per eleggere il nuovo Consiglio di Amministrazione che da tre membri passerà a cinque. Il Presidente uscente non ha alcuna possibilità, almeno sulla carta di essere rieletto. Nemmeno la generosa campagna per l'Open Day del 22 maggio ha migliorato l'indice di gradimento del Colombo. L'Assemblea esaminerà i dati di bilancio 2009. Nel biennio precedente la Società pubblica composta da 92 soci ha presentato fatturati per vendite e prestazioni pari a ca.20 milioni di euro che salgono a 23-24 milioni con i certificati verdi e altri proventi, con risultati sostanzialmente in pareggio. Sul tavolo del confronto oltre a bilancio c'è la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione e del Collegio sindacale, il conferimento degli incarichi di controllo conti e certificazione del bilancio e le comunicazioni dei soci. Fra queste è presumibile che ci sia la questione Seruso, la controllata che si occupa della selezione del "sacco viola" e, per i soci minori, del "multileggero". Seruso, infatti, 7 milioni circa di fatturato, capannone preso in leasing a Verderio, è controllata all'80% da Silea e per il restante 20% da Bea di Desio e Cem Spa di Trezzo, aziende pubbliche che operano in settori analoghi. Secondo la strategia Silea, la controllata, accusata di scarsa economicità e efficienza andrebbe fusa in Silea ma a questa operazione si oppongono i soci di minoranza. Tuttavia portare anche i comuni milanesi soci di Bea e Cem in Silea, mediante la fusione con Seruso consente di ottemperare alla norma di legge che concede l'affidamento in house, ovvero l'affidamento diretto di un servizio solo ai propri soci. Di fatto la gestione di Seruso è in affanno anche per difficoltà a livello di governance. Il presidente Mario Maggi, quota Pdl, succeduto a Francesco "Cicci" Silverij di Mandello, secondo i più, gestisce la società di fatto, senza rendere conto al socio di maggioranza assoluta, Silea appunto, che lo ha nominato. A tenere un po' le fila sono Giovanni Zardoni di Cernusco e Antonio Sartor di Olginate, cui si è aggiunto recentemente Giovanni Colombo che ha chiesto e ottenuto un posto nel CdA. Completano il Consiglio i due rappresentanti dei soci di minoranza. Tornando all'assemblea del 22 va detto che l'attesa principale resta quella sul rinnovo del Consiglio di Amministrazione. Come dicevamo Giovanni Colombo che era succeduto a Italo Bruseghini ha scarse possibilità di essere rieletto. Sullo stesso Bruseghini, dato per papabile, sembra vi siano veti incrociati. La candidatura che sta prendendo corpo nelle ultime ore è quella di Marco Molgora, ex assessore provinciale all'ambiente, due volte sindaco di Osnago, sostenuto da molti comuni del circondario meratese. Ma non è del PD e questo potrebbe rappresentare più di un problema, (anche per ragioni meno politiche e più prosaiche). Tuttavia sembra che su Molgora ci sia una notevole convergenza. A far pendere la bilancia potrebbe essere il comune di Lecco, grande azionista, guidato da due mesi dall'ex presidente della provincia Virginio Brivio col quale Molgora ha sempre intrattenuto ottimi rapporti. Molgora dovrà vedersela con Nicola Perego, consigliere uscente sostenuto da Mandello e Valmadrera e con Mauro Colombo, candidato consigliere di Monte Marenzo appoggiato da Olginate. Vien data per certa la riconferma di Ferdinando Ceresa, vice presidente quota Lega Nord. Mentre è ancora attesa l'indicazione di un esponente del Pdl.
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