Brivio: con il Mato Grosso un'esposizione di mobili ''dal profumo di Dio'' nel castello
Come asserito nel proprio discorso dal sindaco Ugo Panzeri – che, immaginifico come sempre, ha fatto accenno a tre diverse sensazioni – il castello di Brivio nonostante lo scorrere della storia, continua a essere al passo con i tempi, a “evolversi e trasformarsi, rivelandosi sempre utile e utilizzato dalla gente del paese”.
Don Ambrogio
Il sindaco Ugo Panzeri
Letti dalle spalliere intarsiate, tavoli e sedie dalle linee decisamente particolari, cassettiere classiche e impreziosite da inseriti colorati, l’immancabile potrona, una libreria a goccia, appendiabiti da parte dall’architettura originale: non manca proprio nulla nella mostra tra “arte e carità” come l’ha apostrofata Aldo, uno dei volontari che ha seguito il progetto, divenuto realtà a distanza di un anno e mezzo dall’idea di base e dunque del primissimo incontro con le signorine Villa, proprietarie della struttura che si sono date disponibili ad accogliere gratuitamente il “lavoro formativo e educativo che si fa nelle nostre missioni”.Aldo e Matteo
La consegna del portafortuna
“Abbiamo bisogno di dire grazie, non siamo mai autosufficienti, anche la carità ha bisogno di tante mani” gli ha fatto eco don Ambrogio che ha voluto sottolineare come tutti coloro che collaborano con l’Operazione Mato Grosso lo facciano gratuitamente, precisando in tal senso come “gratuito è Dio: quando facciamo qualcosa di gratuito andiamo in quella direzione”.La consegna dell'omaggio alle sorelle Villa
A. M.