Merate: in pensione dopo 42 anni di lavoro Paolo Vergani, l'informatico del municipio

Lunedì 30 marzo è stato l'ultimo giorno di lavoro per Paolo Vergani, l'informatico unico e per eccellenza del comune di Merate, creatore in tempi "antesignani" dei primi programmi per l'automazione e la velocizzazione dei sistemi di lavoro e archiviazione all'interno della macchina comunale.
A festeggiarlo sono stati i colleghi dell'ente, prima con una serata al Caminun e poi con il saluto ufficiale in quella che per decenni è stato la sua "base".

Paolo Vergani

Classe 1952, Vergani ha iniziato a lavorare per l'amministrazione meratese nel 1972, in ufficio tecnico dove vi è rimasto fino al 1980. "Nel 1976 è stato acquistato il primo elaboratore e così ho iniziato a frequentare dei corsi all'IBM come programmatore" ha raccontato, ancora emozionato per il saluto affettuoso che gli hanno tributato i colleghi "Ho realizzato i primi programmi per l'ufficio tributi. Si trattava di avere una gestione per la tassa raccolta rifiuti, la tassa sui cani e quella sull'occupazione del suolo pubblico. Poi abbiamo iniziato con i programmi per la fatturazione, ai tempi c'era il consorzio dell'acqua potabile con Cernusco e Montevecchia e così facendo siamo riusciti a creare la bollettazione informatizzata del servizio. Una vera svolta per quell'epoca. Ricordo bene che c'era anche il forno inceneritore e quindi bisognava fare la suddivisione dei costi tra i comuni e così ho ricavato un programma anche per quello. Negli anni successivi abbiamo messo a regimi la gestione contabilità e paghe".

Dal 1980 al 1999 Vergani viene trasferito al CIED di Vimercate, consorzio di gestione degli enti pubblici cui aderisce anche Merate. "Lì si lavorava con programmi più impegnativi e complessi come quelli di anagrafe ed elettorale. Siamo riusciti a creare sistemi distribuiti in più di 200 comuni italiani". Il 1999 è l'anno del ritorno a "casa". Merate è un comune oltre i 10mila abitanti e ha bisogno di un informatico in loco e la scelta cade naturalmente su Vergani. "Ho iniziato a lavorare sulla rete così da archiviare e distribuire i dati non più su dischetto. Da lì in avanti si è partiti con il sito internet, la posta elettronica, creando un sistema informativo omogeneo e non più a macchia di leopardo, integrato tra i vari uffici e con i fornitori".
Insomma un lungo percorso durante il quale Vergani è stato protagonista, artefice e testimone di tante evoluzioni, migliorie, cambiamenti che hanno segnato il progresso della macchina comunale.


Ora dopo 42 anni e 6 mesi è arrivata la pensione. "Mi sto dedicando a quei lavori di casa che ho trascurato negli anni...ho bisogno di restare occupato per non sentire troppo lo stacco netto. Sono molto felice per la festa che i miei colleghi mi hanno regalato. È stata una gradita sorpresa, mi sono commosso e li ringrazio ancora".
Ma Paolo e i colleghi non si perderanno di certo di vista. Come regalo per la pensione, infatti, gli hanno regalato un telefono di ultima generazione con il quale essere sempre...connessi. 
S.V.
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