Robbiate: satira e vignette, il punto col prof. Scaccabarozzi
Domenica sera presso la sala civica del comune di Robbiate, si è svolta la conferenza “Satura tota nostra ovest. Percorso accidentato nella satira a fumetti”. Ospite relatore è stato il prof. Claudio Scaccabarozzi, docente, traduttore, copywriter e redattore per il sito di informazione nel campo del fumetto BadComics.it.
Poi il professor Scaccabarozzi ha parlato della Satira a fumetti. “La satira non nasce con il fumetto ma il fumetto nasce con la satira. Il primo fumetto della storia è stato pubblicato sul New York Journal nel 1894. Nasce perché gli Stati Uniti erano pieno di immigrati che non sapevano bene l’inglese, e quindi i giornali per vendere dovevano scrivere anche qualcosa di semplice. Quindi il fumetto nacqe per gli adulti e da allora appare sui quotidiani”.
In seguito si parla del fenomeno in Italia dove “i primi fumetti arrivano sul Corriere dei piccoli (non sui quotidiani), questo perché qui si pensa che sia un formato indirizzato ai bambini e non agli adulti. In Italia nel 1965 nasce la satira fumettistica con Girighiz di Lunari, ma dal 1991 in non ci sono più le riviste di questo genere (l’ultima è stata Cuore). Quindi ora il meglio della satira non si trova più in edicola ma su internet”.
Un’ultima analisi è stata fatta sui drammatici fatti di Parigi di gennaio che hanno portato alla ribalta il motto Je suis Charlie. “Le vignette di Charlie Hebdo non si è obbligati a leggerle, è una scelta che viene fatta comprando il giornale. Quindi chi lo fa sa a cosa va incontro. Anche se ci si sente offesi da quei disegni, l’insulto va tutelato altrimenti si rischia di perdere anche la libertà di opinione”.
Claudio Scaccabarozzi
“Cos’è la satira?” il professore ha cercato di rispondere a questa domanda durante la conferenza. “Il termine satira risalire alla frase di Quintiliano Satura tota nostra est (la satira è tutta roba nostra). Ma in realtà la satira nasce con Ennio e diventa grande con Lucilio. Questi intellettuali satirici scrissero testi in cui prendevano in giro( dando sfogo ad una forte aggressività verbale) il personaggio famoso di turno. Quindi la satira è nata 100 anni prima di Cristo ed è arrivata fino ai giorni nostri. Le regole della satira sono: avere un bersaglio; graficamente deve essere una caricatura; deve far ridere; deve venire dal basso (i normali cittadini) e andare verso l’alto (i potenti)”.Poi il professor Scaccabarozzi ha parlato della Satira a fumetti. “La satira non nasce con il fumetto ma il fumetto nasce con la satira. Il primo fumetto della storia è stato pubblicato sul New York Journal nel 1894. Nasce perché gli Stati Uniti erano pieno di immigrati che non sapevano bene l’inglese, e quindi i giornali per vendere dovevano scrivere anche qualcosa di semplice. Quindi il fumetto nacqe per gli adulti e da allora appare sui quotidiani”.
In seguito si parla del fenomeno in Italia dove “i primi fumetti arrivano sul Corriere dei piccoli (non sui quotidiani), questo perché qui si pensa che sia un formato indirizzato ai bambini e non agli adulti. In Italia nel 1965 nasce la satira fumettistica con Girighiz di Lunari, ma dal 1991 in non ci sono più le riviste di questo genere (l’ultima è stata Cuore). Quindi ora il meglio della satira non si trova più in edicola ma su internet”.
Un’ultima analisi è stata fatta sui drammatici fatti di Parigi di gennaio che hanno portato alla ribalta il motto Je suis Charlie. “Le vignette di Charlie Hebdo non si è obbligati a leggerle, è una scelta che viene fatta comprando il giornale. Quindi chi lo fa sa a cosa va incontro. Anche se ci si sente offesi da quei disegni, l’insulto va tutelato altrimenti si rischia di perdere anche la libertà di opinione”.
