Brivio: la collina di Foppaluera inaccessibile ai non residenti. 'Interdetto' anche l'ultimo accesso, non resta che fregarsene
Il sindaco mette subito le mani avanti: “c’è qualcosa che non va e non andava. Si è sollevato un problema che già esisteva. Noi abbiamo solo aggiunto un cartello”. Fatto sta che la collina di Foppaluera è diventata un fortino inespugnabile in quanto… inaccessibile. Ebbene sì la frazione collinare risulta ormai completamente “sigillata” con le – poche – via d’accesso interdette a chiunque non viva a Brivio o non sia autorizzato al transito.
Ricapitolando, infatti, la situazione attuale è la seguente:
- entrata 1, via Marconi (da via Volta, la strada che da Arlate va verso al ponte): divieto d’accesso eccetto residenti ed autorizzati
- entrata 2, via Foppaluera (da via Fondoripa/via Collina): divieto d’accesso eccetto autorizzati (con tanto di divieto d’accesso eccetto residenti posto già in via Collina dinnanzi alla carrozzeria, per intenderci)
- entrata 3, via dei Ronchetti (da via Monsignor Viganò): divieto d’accesso eccetto residenti.
Fregarsene della segnaletica verticale sembrerebbe l’unico modo per ovviare il problema, tanto – garantisce il borgomastro, impegnato a trovare una soluzione migliore – “recentemente non sono state date multe in quelle vie, solo in via Volta” (l’arteria che dalla chiesa sale verso Arlate, dotata nel primo tratto a senso unico di dossi e off-limits ai non residenti nelle ore di punta per garantire una maggiore sicurezza a coloro i quali vi vivono e che, ancora, hanno da ridire).
Ma, signor sindaco, se la già citata ipotetica zia milanese del capogruppo di “Progetto Civico”, salendo in auto per andare a trovare il nipote mettesse sciaguratamente sotto un cristiano – magari uno di coloro i quali stanno raggiungendo la chiesetta a piedi rispettando il divieto – siamo sicuri che l’assicurazione ne risponde? La "sciura", non briviese, lì non poteva passare… in teoria, s’intende.
Ricapitolando, infatti, la situazione attuale è la seguente:
- entrata 1, via Marconi (da via Volta, la strada che da Arlate va verso al ponte): divieto d’accesso eccetto residenti ed autorizzati
- entrata 2, via Foppaluera (da via Fondoripa/via Collina): divieto d’accesso eccetto autorizzati (con tanto di divieto d’accesso eccetto residenti posto già in via Collina dinnanzi alla carrozzeria, per intenderci)
- entrata 3, via dei Ronchetti (da via Monsignor Viganò): divieto d’accesso eccetto residenti.
Fregarsene della segnaletica verticale sembrerebbe l’unico modo per ovviare il problema, tanto – garantisce il borgomastro, impegnato a trovare una soluzione migliore – “recentemente non sono state date multe in quelle vie, solo in via Volta” (l’arteria che dalla chiesa sale verso Arlate, dotata nel primo tratto a senso unico di dossi e off-limits ai non residenti nelle ore di punta per garantire una maggiore sicurezza a coloro i quali vi vivono e che, ancora, hanno da ridire).
Ma, signor sindaco, se la già citata ipotetica zia milanese del capogruppo di “Progetto Civico”, salendo in auto per andare a trovare il nipote mettesse sciaguratamente sotto un cristiano – magari uno di coloro i quali stanno raggiungendo la chiesetta a piedi rispettando il divieto – siamo sicuri che l’assicurazione ne risponde? La "sciura", non briviese, lì non poteva passare… in teoria, s’intende.
A. M.