Lecco: a un anno dall’avvio il bilancio di Cardiochirurgia conta 399 pazienti operati
Amando Gamba, Lucio Parenzan e Felice Achilli
Coraggio e andare avanti. Si potrebbe riassumere in queste poche parole il motto che da un anno ha caratterizzato la nuova cardiochirurgia dell'ospedale Manzoni di Lecco, che proprio oggi ha spento una candelina, alla presenza di medici, tra cui il dott. Felice Achilli, direttore dipartimento Cardiovascolare, infermieri e persone di grande pregio scientifico, tra cui Lucio Parenzan e Amando Gamba, insieme a Emanuela Catena, Giovanni Lorenzi e Luigi Piatti.
Il direttore sanitario aziendale Giuseppe Genduso, il direttore generale Ambrogio Bertoglio e il direttore amministrativo Nunzio Del Sorbo
"Non abbiamo mai rifiutato casi troppi complessi e ora possiamo dire di essere in grado di effettuare tutti i tipi di intervento, dai più semplici ai più difficili. Non solo è stato centrato l'obiettivo della quantità ma anche della qualità" ha specificato Gamba. Concetto ripreso anche da Achilli che ha ribadito come questo sia in realtà solo un punto di partenza di un risultato non scontato: "Siamo contenti per quanto ottenuto, è stato un anno sorprendente in cui è stato possibile trattare patologie che prima erano impensabili, dando un valore in più all'intera struttura. Sono state attivate anche collaborazioni con gli ospedali della Valtellina e non solo, all'interno di una fitta rete che coinvolge anche altre provincie della Regione Lombardia" Durante il convegno organizzato dall'azienda ospedaliera, dal titolo 'Questioni di cuore', tratto dall'omonimo film che ha accompagnato gli interventi, ruolo centrale lo ha avuto proprio il percorso del paziente, dall'accoglienza nelle strutture ambulatoriali fino alla riabilitazione. Stando ai dati raccolti durante il primo anno di attività, nel periodo compreso da dicembre 2009 a dicembre 2010, i pazienti operati in Cardiochirurgia sono stati 399; di questi il 50% si è sottoposto ad intervento programmato, il 47% dopo il ricovero mentre il 3% in condizioni di emergenza. Circa il 35% proviene da ospedali limitrofi a quello di Lecco e il 78% è di sesso maschile, mentre l'età media è intorno ai 71 anni.
Tra le procedure chirurgiche più diffuse, la chirurgia coronarica con 223 interventi, la sostituzione valvolare aortica con 97 casi e 10 operazioni di sostituzione valvolare mitralica. Basso il dato di mortalità ospedaliera pari a 9 che corrisponde al 2,4%, dato che risulta ben oltre inferiore alla percentuale standard del 9.3%. Poche anche le complicanze cardiache, 12 e circa 2.500 le ore effettuate extra orario in un anno.
Per il futuro solo la consapevolezza di continuare su questa strada, con l'intento di migliorare nella speranza di ottenere altri importanti risultati "Il futuro del chirurgo deve essere visto in collaborazione con i cardiologi, dando rilevanza al lavoro di equipe. Il concetto chiave diventa ora lavorare gomito a gomito, in una stretta collaborazione anche con gli anestesisti. Il lavoro del cardiochirurgo va integrato ogni giorno - ha concluso Parenzan - Ho già visitato il bellissimo ospedale e i reparti. Lo spazio non manca e i medici e gli amministratori sono ottimi. Non mi resta che congratularmi".