Merate, illuminazione cimiteriale 2^ puntata: per un disguido mancano i dati dei defunti. Ai parenti il modulo da compilare

A distanza di un anno dalla concessione del servizio di illuminazione votiva presso i cimitero di Merate, Novate, Pagnano e Sartirana, alla ditta Mizzella di Carbognano (Viterbo), è notizia di questi giorni che per un disguido informatico la Magif servizi srl (già Mizzella) si trova a dover chiedere nuovamente agli utenti meratesi tutta la documentazione relativa ai loro cari defunti.

La missiva, data 5 febbraio, è in consegna in questi giorni e sono già in molti ad averla ricevuta e ad essersi recati presso gli uffici del municipio a chiedere spiegazioni. A seguito infatti delle dichiarazioni del sindaco Andrea Massironi che, non poco irritato per come l'azienda aveva in autonomia mandato le lettere ai cittadini, si era fatto carico di gestire con gli uffici il disbrigo delle pratiche, i cittadini si erano tranquillizzati pensando che la questione fosse risolta. E così pareva visto che puntualmente nei cimiteri erano stati fatti i primi interventi di sostituzione delle lampade votive. La cosa pareva dunque essere andata a buon fine.


Fino all'altro giorno quando gli utenti hanno iniziato a ricevere le lettere. "Gentile cliente, la nostra società MAGIF SERVIZI SRL già MIZZELLA SRL con sede a Carbognano, dal 12 febbraio è concessionaria del servizio di illuminazione votiva presso i cimitero di Merate, Novate, Pagnano e Sartirana. Con decorrenza 1 luglio la nostra società ha abbassato notevolmente le tariffe rispetto al precedente concessionario. A seguito di un disguido informatico, per poter emettere la bollettazione in modo corretto, le saremmo estremamente grati se volesse aiutarci compilando l'allegato modulo e restituendolo in municipio all'ufficio cimiteriale o direttamente nelle urne poste nei cimiteri o inviandoci una mail a lux@magifservizi.it o tramite il canale di comunicazione telematico sul sito dell'azineda".

In pratica si è punto e daccapo.


Il modulo, inviato all'intestatario della bolletta, prevede che si compili la tabella con il nome del defunto, la data di nascita, di morte, il cimitero di sepoltura, la tipologia di tumulazione (campo comune, tomba di famiglia, colombaro, posto a terra, cappella, ossario, altro).
Dati questi che, specialmente per defunti molto in là nel tempo, non tutti ne sono in possesso o sanno dove recuperarli. Senza parlare poi delle difficoltà per le persone anziane o sole o comunque con poche possibilità di movimento e quindi bisognose dell'assistenza di un terzo.

Non resta ora aspettare un eventuale altro intervento del primo cittadino per chiudere, definitivamente, la questione.
S.V.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.