
Maurizio - Tosco - Brivio e gli avvocati dei due medici,
Edoardo Fumagalli e Marilena Guglielmana
E’ stata reiterata quest’oggi dinnanzi al Gip Paolo Salvatore la richiesta di rinvio a giudizio del medico di base e di un collega in servizio al pronto soccorso dell’ospedale di Merate in riferimento alla prematura scomparsa del rovagnatese Maurizio Brivio, 42enne padre di famiglia, vinto da un tumore che non gli ha lasciato scampo. All’archiviazione domandata e ottenuta in prima battuta dall'allora procuratore capo Walter Mapelli, si è infatti opposto l’avvocato del Foro di Milano Marco Martini, nominato dalla famiglia dell’imbianchino spirato il 26 agosto 2013. Quest’oggi dunque, le parti si sono ritrovate in Aula e, per la seconda volta, in camera di consiglio, la Procura ha chiesto e ottenuto per il dottor Marco Crippa – medico condotto assistito dall’avvocato Marilena Guglielmana – e per il dottor Gianfranco Bellingeri – professionista del ps del Mandic affidatosi all’avvocato Edoardo Fumagalli – l’archiviazione. Il dottor Salvatore, ascoltate le parti si è preso un intero pomeriggio per sciogliere definitivamente la propria riserva, dopo aver analizzato anche le consulenze di un oncologo e di un medico legale, disposte quale "supplemento d'indagine". Secondo quanto sostenuto dal legale incaricato dalla famiglia Brivio, il tumore che ha stroncato la vita a Maurizio – “Tosco” per gli amici – sarebbe stato diagnosticato tardivamente. Da qui la richiesta di incriminazione per omicidio colposo per i due professionisti, richiesta che non ha trovato l’appoggio del sostituto procuratore Paolo Del Grosso, richiesta a cui si sono opposti i difensori dei due camici bianchi, respinta poco fa per la seconda volta dal Gip.
A. M.