Robbiate: Padre Fiorenzo racconta l'inferno dei gulag con testimonianze di sopravvissuti

Si è svolto giovedì 29 gennaio, presso la sala consiliare del municipio, il secondo incontro del ciclo "Noi non taceremo. Il dovere della memoria" promosso dall'Amministrazione comunale di Robbiate.
La serata è stata incentrata sulla testimonianza diretta di padre Fiorenzo Reati, dell'ordine dei frati minori, che ha svolto attività missionaria in Russia per 18 anni ed è entrato in contatto con le terribili realtà dei Gulag e con i racconti dei sopravvissuti.


"Il mio impegno per far conoscere ciò che è accaduto per 70 anni in Unione Sovietica è iniziato quando nel 1991, come sacerdote di una chiesa a San Pietroburgo, tentavo di raccogliere i fedeli ormai dispersi", ha spiegato il frate francescano.

"Prendendo in mano il calice per la messa lo vidi sporco di sangue, mi fu spiegato - ha continuato padre Fiorenzo - che si trattava del sangue del parroco di quella comunità, fucilato nel 1937 davanti all'altare. Quel calice era diventata una reliquia, il ricordo di un martirio fra i tanti: furono 80 mila i preti fucilati in Russia, 20 mila cattolici e 60 mila ortodossi. Una storia della quale il grande pubblico non è mai venuto a conoscenza per le menzogne di Stalin e di Togliatti, bugiardi ed assassini!", ha tuonato padre Fiorenzo Reati.

L'assessore Antonella Cagliani e Padre Fiorenzo Reati

E ancora: "Dal 1917 al 1953, dalla rivoluzione russa alla morte di Stalin, furono 19 milioni di persone ad essere deportati nei 1730 (molti di più rispetto a quelli dei nazisti) piccoli lager sparsi per l'Unione Sovietica, e più di 7 milioni di persone vi morirono. Oltre ai numeri dovete pensare ad una realtà durata settant'anni in cui ogni libertà di culto era stata vietata: alle persone era impedito di andare a Messa, pena l'arresto. Le dittature utilizzano la menzogna, e l'indifferenza ci rende tutti complici; è accaduto in Germania così come è accaduto in Unione Sovietica. Per questo è importante non dimenticare, perché altrimenti saremo condannati a ripetere quelle esperienze".

Grigorij Pomeranc, dal documentario

Dopo l'intervento di padre Fiorenzo, in sala è stato proiettato un documentario da lui realizzato e trasmesso in passato su Rai 3. Il documentario, girato in Siberia, tra i resti delle strutture dei campi e tra le migliaia di croci in ricordo delle vittime, ormai nascoste nella neve, ha raccolto anche la testimonianza di Grigorij Pomeranc, intellettuale russo sopravvissuto ai Gulag.
Padre Fiorenzo Reati ha dunque voluto concludere la serata, prima di rispondere alle domande del pubblico, proprio con una citazione di Pomeranc sui credenti rinchiusi nei lager: "Quando il vento delle avversità è forte la fiamma della fede si alimenta, quando il vento è debole anche la fiamma può essere debole".

"È proprio quando la vita ci mette alla prova che nella fede si trova il coraggio di resistere come hanno fatto quei sopravvissuti", ha concluso il frate.
L'ultimo incontro organizzato dal Comune di Robbiate sul tema della memoria si terrà venerdì 6 febbraio, alle ore 20.45, sempre presso la sala consiliare, e avrà come ospite Anna Maria Crasti Fragiacomo che porterà la sua testimonianza di esule istriana.
Matteo Fratangeli
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