Milano: Domenico Fumagalli, imprenditore di Merate, riceve il'ambrogino dalla Moratti per l'associazione papà separati
Al centro Domenico con in braccio la piccola C.
La città di Milano ha assegnato l'ambrogino d'oro all'associazione papà separati di Lombardia. A ritirare il premio nella ricorrenza del patrono, lo scorso 7 dicembre, dalle mani del sindaco Letizia Moratti è stato Domenico Fumagalli, presidente fino allo scorso aprile del gruppo nato nel 2005 e divenuto un punto di riferimento non solamente per le famiglie ma anche per le istituzioni e gli stessi tribunali.
Domenico Fumagalli ha 53 anni è di Merate ed molto conosciuto in città. Imprenditore nel campo delle energie alternative, titolare della "Solyndra", è papà di due bambine, A. di 13 anni nata dalla prima moglie e C. di 10 mesi, figlia dell'attuale consorte.
La consegna del premio. Al centro Domenico Fumagalli, alle sue spalle Diego Alloni
La medaglia, ritirata a nome dell'associazione e in virtù della sua importante presidenza assieme a Diego Alloni, con le funzioni di vice, attribuita nel giorno più significativo della città di Milano, rappresenta il riconoscimento per chi da anni è impegnato nella tutela del diritto sacrosanto ad essere padre, sopra ogni cosa.
L'associazione PapàSeparatiLombardia (PSL) è stata insignita della più alta benemerenza del capoluogo regionale durante la tradizionale manifestazione al Teatro Dal Verme il giorno di S. Ambrogio, il patrono della città "ambrosiana" per antonomasia.
L'ambrogino d'oro è stato consegnato al primo presidente dell'associazione, Domenico Fumagalli, imprenditore di Merate e papà separato da 10 anni, e ad Alloni Diego, copywriter di Treviglio, vicepresidente e fondatore dell'associazione Onlus.
L'associazione è stata premiata perché, come descritto nella motivazione ufficiale, "promuove la cultura di una genitorialità responsabile nelle separazioni tra i coniugi ed offre un aiuto ed un sostegno sociale ed assistenziale ai genitori separati, ai loro familiari ed in particolare ai figli di genitori separati attraverso azioni sociali e culturali".
Parole che appaiono forse un po' altisonanti, ma che si comprendono meglio se si considera che PSL è la prima associazione in Italia a gestire in modo gratuito l'ospitalità ai papà separati che vivono "per strada", perché privati in poche settimane della loro abitazione a seguito di una separazione coniugale - non certo da loro voluta o scelta, ma solo subita. A questi papà l'associazione offre gratuitamente i monolocali in Milano per il periodo necessario perché si riprendano dallo shock della loro nuova condizione di indigenza totale e ricostruiscano la loro vita in modo dignitoso. Questa attività, insieme a moltissime altre forme di aiuto (alla genitorialità, alla gestione legale, all'occupazione in caso di perdita del lavoro, all'accoglienza ed all'auto-aiuto e, se necessario, al counselling e all'intervento psicologico gratuito), è svolta in modo inedito, perché direttamente e totalmente gestita da altri papà separati. Non vi è alcuna mediazione da parte di figure istituzionali: è un rapporto diretto con il sindaco Letizia Moratti e l'assessore ai Servizi Sociali, la bergamasca Mariolina Moioli, che inaugura una nuova forma di solidarietà sociale, attraverso il dialogo diretto con i protagonisti della sussidiarietà sociale. In questo modo si evitano tutte le figure che, intervenendo spesso inopportunamente nelle situazioni delicate di separazione dei genitori (dai figli), non ottengono altro che amplificare il disagio familiare: aggravare i problemi apporta infatti benefici soltanto ai cosiddetti operatori del divorzificio, sottraendo risorse economiche e personali a famiglia già così duramente provate.
Se Milano è l'avanguardia della nostra regione, Bergamo è tra le province più solerti nel seguire la scia di nuove conquiste sociali. L'associazione dei papà separati Lombardia sta infatti realizzando iniziative a favore dei genitori separati nella provincia bergamasca, che saranno attive già dai primi mesi del prossimo anno.
La storia dell'associazione nasce e continua a Treviglio
L'associazione è stata fondata a Treviglio nel 2005. Un po' come nella canzone "Quattro amici al bar", in questo caso 4 amici (Diego Alloni di Treviglio, Domenico Fumagalli di Merate, Massimiliano Luzzini di Bareggio e Antonio Saggese di Cologno Monzese), con già una lunga storia di separazione coniugale alle spalle e l'impegno di anni nelle associazioni nazionali dei papà separati, decidono di fondare l'associazione lombarda.
Oggi PSL è presente in numerose province lombarde (Milano, Monza-Brianza, Bergamo, Pavia, Lecco, Lodi, Como, Mantova) e collabora attivamente con le organizzazioni "amiche" delle altre province (MammePapàSeparati di Brescia, Genitori per Sempre di Cremona, Figli Negati di Varese, Figli Liberi di Vimodrone e Sondrio, Mamme Separate di Como). E, soprattutto, attualmente l'associazione nata in un bar di Treviglio è diventata la più grande organizzazione nazionale di genitori separati, con centinaia di aderenti, tra i quali circa un terzo rappresentato da mamme, sia collocatarie dei figli, sia e soprattutto "mamme separate" dai loro figli (nella maggior parte dei casi, sottratti a loro ed ai rispettivi papà per essere trattenuti nelle cosiddette comunità di accoglienza).
A Treviglio l'associazione è presente con circa una ventina di associati ed è punto di riferimento per tutti i comuni limitrofi. Date le difficoltà locali, l'attività del gruppo trevigliese è centrata su iniziative e progetti direttamente con Regione Lombardia, che attengono ai temi dell'alienazione genitoriale (con l'Assessorato alla Famiglia), dell'aiuto territoriale alle famiglie in separazione (con la Presidenza del Consiglio Regionale) e della mediazione familiare (III Commissione Regionale Sanità ed Assistenza).
IL DIALOGO IDEALE DI PSL CON IL SINDACO LETIZIA MORATTI
Entriamo nel significato più profondo della manifestazione, sintetizzato nelle parole molto sentite del sindaco Letizia Moratti: "Il 7 dicembre Milano ha una parola di gioia da dire al mondo. La gioia di dire sì alla positività, alla voglia di impegnarsi a vantaggio di tutti e di ciascuno".
L'associazione PapàSeparatiLombardia Onlus (PSL) ha la caratteristica unica, che la differenzia nell'ambito del volontariato, di impegnarsi per i propri figli, che si vedono togliere un genitore, e non perché loro lo scelgano, ma lo subiscono. I figli di ciascuno dei nostri papà sono i figli di ognuno di noi: sappiamo leggere nei loro sguardi un po' corrucciati, sappiamo allegerire nel gioco le loro piccole grandi preoccupazioni.
Continua la Moratti: "La tradizione racconta che Ambrogio fu eletto grazie alla voce di un bambino. Quel bambino è il futuro. Ambrogio fu un appassionato costruttore di futuro. Lo siete voi premiati di oggi."
Per i papà separati il futuro sono i bambini: la figura del padre è per definizione costruttrice di futuro: il padre è colui che da la mano a suo figlio e lo accompagna nel mondo; delicatamente recide il cordone ombelicale del rapporto simbiotico con la madre e costruisce l'identità sociale del suo futuro ometto.
Afferma il sindaco ambrosiano: "Un lavoro che è il frutto del contributo di tutti, ognuno con le proprie responsabilità, capacità, competenze".
L'associazione mette in comune le capacità lavorative dei tutti i papà: dal pediatra al meccanico, dall'informatico all'elettricista, dal professore all'immobiliarista, dal commercialista al giardiniere, dall'impiegato pubblico all'educatore, perché quando accolgono i loro figli ogni cosa sia a posto, quando affrontano le problematiche di singoli bambini vi siano risposte corali e professionali mirate al singolo aspetto ed al singolo minore.
Puntualizza la Moratti: "Questa città, abituata a darsi da fare e ad anticipare il nuovo, è un modello straordinario di indipendenza, di amore per la libertà. Libertà di pensare, libertà di fare."
La libertà di avere cura dei nostri figli, di farli crescere, liberi dalle limitazioni alla libertà di relazione che i Tribunali ci impongono con orari tratti dalla giurisprudenza del carcere e degli ospedali. Contro il cartellino degli orari di visita, a favore della libertà di frequentazione dei nostri figli.
Sottolinea il sindaco milanese: "Impegno individuale più attenzione per gli altri. Manca ancora un elemento per avere un'idea del perché Milano è Milano: la capacità di realizzare i sogni...La capacità di trasmettere fiducia nel futuro".
I figli dei papà separati devono essere, insieme a tutti i bambini, il futuro. Il sogno di una genitorialità e di una filialità che costruiscono insieme il domani. "Crescere insieme" è una delle tante associazioni di genitori separati che operano anche nel territorio lombardo ed italiano.
Moratti cita il cardinale Tettamanzi: "Non soltanto nel produrre per sé, ma anche per dare a tutti vita, speranza, dignità, autonomia...A chi pone competenze al servizio di altri...Nella risposta al disagio ed al bisogno".
I papà separati della Lombardia gestiscono gli alloggi che il comune di Milano ha ricevuto dalla magistratura, perché sequestrati alla malavita organizzata, per ospitare gli uomini che, cacciati dalla loro casa in 15 giorni, si trovano costretti a dormire in macchina o sulle panchine delle stazioni. PapàSeparatiLombardia onlus ha un accordo con il Banco Alimentare e distribuisce ogni mese cibo per i papà che, a causa della privazione della loro casa e degli assegni di mantenimento che superano la metà degli introiti mensili, non possono alimentarsi e nutrire i loro figli quando sono insieme in modo adeguato.
La sindaco Moratti cita anche il cardinale Newman: "La crescita è l'unica prova della vita".
Le prove a cui sono sottoposti i papà separati sono quanto di più duro la vita riserva all'essere umano: essere divisi dai propri figli. Eppure il farli crescere, in mezzo a mille ostacoli posti in essere da privati ed istituzioni, è la prova provata di una vita che, per quanto schiacciata e negata, rifiorisce in queste nuove famiglie. Nonostante l'ISTAT ci consideri single, noi siamo papà che, quando non siamo ostacolati da Tribunali e Assistenti Sociali, trascorriamo con i nostri figli un tempo doppio rispetto ai papà fortunati che vivono ancora con le loro famiglie.
Conclude il sindaco di Milano: "Una solidarietà attenta ai nuovi bisogni sociali, come quella espressa dalla associazione Papà Separati, che riconosce e sostiene l'amore che tanti papà in situazioni difficili vogliono donare ai loro figli".
Grazie da PSL al sindaco ambrosiana, con l'augurio di estendere il nostro ringraziamento a tutti i sindaci lombardi.
L'applausometro del teatro Dal Verme agli "Ambrogini d'oro" 2010
Il comune di Milano premia, nel giorno di S. Ambrogio, i cittadini e le associazioni che si distinguono per l'impegno sociale, scientifico e lavorativo che innalzano il valore civile della città.
Quest'anno sono state 70 le "realtà premiate" con le medaglie d'oro (tra cui la grande medaglia d'oro a Liliana Segre, deportata ad Auschwitz all'età di 13 e testimone per oltre 50 anni della tragedia della Shoah tra la popolazione milanese) e gli attestati di Civica Benemerenza.
Un momento di particolare commozione ha investito tutto il teatro quando sul palco è stata chiamata la signora Berti che, per aver testimoniato contro gli assassini del tassista Luca Massari, ha visto tra le tante intimidazioni e minacce, incendiare la sua automobile, che il comune aveva già risarcito con il regalo di una nuova vettura.
Il cerimoniale della consegna degli "Ambrogini d'oro" non prevedeva, naturalmente, la durata degli applausi ai soggetti premiati da parte di un teatro Dal Verme gremito fino all'inverosimile. Abbiamo provato a stilare una classifica di applausi, confortati anche dai reportage giornalistici di quotidiani e televisioni milanesi e lombarde. Tra i più acclamati dal pubblico, segnaliamo l'oncologo Momcilio Jancovic di Monza, che per primo ha promosso un approccio olistico alle leucemie infantili; l'ematologo Pier Mannuccio Mannucci, attuale direttore scientifico del Policlinico milanese; Gualtiero Marchesi, il noto chef che da 60 anni esalta la cucina italiana; il trio Aldo, Giovanni e Giacomo, che sono riusciti a far "piegare" dalle risate il sindaco Moratti ed il presidente del Consiglio Comunale Manfredi Palmeri; intenso è stato il riconoscimento a Terre des Hommes, l'associazione che tutela i diritti dell'infanzia, il particolare contro traffico d'organi, da oltre 50 anni in tutto il mondo; Dino Boffo, attuale direttore di TV 2000 che, come accade quotidianamente ai papà separati, è stato oggetto di accuse infamanti che l'hanno costretto a lasciare la direzione del quotidiano "Avvenire"; l'associazione Convivio, fondata dagli stilisti Versace e Ferrè per la lotta all'AIDS; la Casa della Carità di Don Colmegna; Papà Separati Lombardia, che si è presentata alla premiazione con l'ultima nata tra i figli dei nostri papà.
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Testi e fotografie a cura di Alloni Diego, Raimondi Silvia, Umberto Vaghi, Marco Bressi ed i papà dell'Associazione Papà Separati Lombardia Onlus
L'ambrogino d'oro è stato consegnato al primo presidente dell'associazione, Domenico Fumagalli, imprenditore di Merate e papà separato da 10 anni, e ad Alloni Diego, copywriter di Treviglio, vicepresidente e fondatore dell'associazione Onlus.
L'associazione è stata premiata perché, come descritto nella motivazione ufficiale, "promuove la cultura di una genitorialità responsabile nelle separazioni tra i coniugi ed offre un aiuto ed un sostegno sociale ed assistenziale ai genitori separati, ai loro familiari ed in particolare ai figli di genitori separati attraverso azioni sociali e culturali".
Parole che appaiono forse un po' altisonanti, ma che si comprendono meglio se si considera che PSL è la prima associazione in Italia a gestire in modo gratuito l'ospitalità ai papà separati che vivono "per strada", perché privati in poche settimane della loro abitazione a seguito di una separazione coniugale - non certo da loro voluta o scelta, ma solo subita. A questi papà l'associazione offre gratuitamente i monolocali in Milano per il periodo necessario perché si riprendano dallo shock della loro nuova condizione di indigenza totale e ricostruiscano la loro vita in modo dignitoso. Questa attività, insieme a moltissime altre forme di aiuto (alla genitorialità, alla gestione legale, all'occupazione in caso di perdita del lavoro, all'accoglienza ed all'auto-aiuto e, se necessario, al counselling e all'intervento psicologico gratuito), è svolta in modo inedito, perché direttamente e totalmente gestita da altri papà separati. Non vi è alcuna mediazione da parte di figure istituzionali: è un rapporto diretto con il sindaco Letizia Moratti e l'assessore ai Servizi Sociali, la bergamasca Mariolina Moioli, che inaugura una nuova forma di solidarietà sociale, attraverso il dialogo diretto con i protagonisti della sussidiarietà sociale. In questo modo si evitano tutte le figure che, intervenendo spesso inopportunamente nelle situazioni delicate di separazione dei genitori (dai figli), non ottengono altro che amplificare il disagio familiare: aggravare i problemi apporta infatti benefici soltanto ai cosiddetti operatori del divorzificio, sottraendo risorse economiche e personali a famiglia già così duramente provate.
Se Milano è l'avanguardia della nostra regione, Bergamo è tra le province più solerti nel seguire la scia di nuove conquiste sociali. L'associazione dei papà separati Lombardia sta infatti realizzando iniziative a favore dei genitori separati nella provincia bergamasca, che saranno attive già dai primi mesi del prossimo anno.
La storia dell'associazione nasce e continua a Treviglio
L'associazione è stata fondata a Treviglio nel 2005. Un po' come nella canzone "Quattro amici al bar", in questo caso 4 amici (Diego Alloni di Treviglio, Domenico Fumagalli di Merate, Massimiliano Luzzini di Bareggio e Antonio Saggese di Cologno Monzese), con già una lunga storia di separazione coniugale alle spalle e l'impegno di anni nelle associazioni nazionali dei papà separati, decidono di fondare l'associazione lombarda.
Oggi PSL è presente in numerose province lombarde (Milano, Monza-Brianza, Bergamo, Pavia, Lecco, Lodi, Como, Mantova) e collabora attivamente con le organizzazioni "amiche" delle altre province (MammePapàSeparati di Brescia, Genitori per Sempre di Cremona, Figli Negati di Varese, Figli Liberi di Vimodrone e Sondrio, Mamme Separate di Como). E, soprattutto, attualmente l'associazione nata in un bar di Treviglio è diventata la più grande organizzazione nazionale di genitori separati, con centinaia di aderenti, tra i quali circa un terzo rappresentato da mamme, sia collocatarie dei figli, sia e soprattutto "mamme separate" dai loro figli (nella maggior parte dei casi, sottratti a loro ed ai rispettivi papà per essere trattenuti nelle cosiddette comunità di accoglienza).
A Treviglio l'associazione è presente con circa una ventina di associati ed è punto di riferimento per tutti i comuni limitrofi. Date le difficoltà locali, l'attività del gruppo trevigliese è centrata su iniziative e progetti direttamente con Regione Lombardia, che attengono ai temi dell'alienazione genitoriale (con l'Assessorato alla Famiglia), dell'aiuto territoriale alle famiglie in separazione (con la Presidenza del Consiglio Regionale) e della mediazione familiare (III Commissione Regionale Sanità ed Assistenza).
IL DIALOGO IDEALE DI PSL CON IL SINDACO LETIZIA MORATTI
Entriamo nel significato più profondo della manifestazione, sintetizzato nelle parole molto sentite del sindaco Letizia Moratti: "Il 7 dicembre Milano ha una parola di gioia da dire al mondo. La gioia di dire sì alla positività, alla voglia di impegnarsi a vantaggio di tutti e di ciascuno".
L'associazione PapàSeparatiLombardia Onlus (PSL) ha la caratteristica unica, che la differenzia nell'ambito del volontariato, di impegnarsi per i propri figli, che si vedono togliere un genitore, e non perché loro lo scelgano, ma lo subiscono. I figli di ciascuno dei nostri papà sono i figli di ognuno di noi: sappiamo leggere nei loro sguardi un po' corrucciati, sappiamo allegerire nel gioco le loro piccole grandi preoccupazioni.
Continua la Moratti: "La tradizione racconta che Ambrogio fu eletto grazie alla voce di un bambino. Quel bambino è il futuro. Ambrogio fu un appassionato costruttore di futuro. Lo siete voi premiati di oggi."
Per i papà separati il futuro sono i bambini: la figura del padre è per definizione costruttrice di futuro: il padre è colui che da la mano a suo figlio e lo accompagna nel mondo; delicatamente recide il cordone ombelicale del rapporto simbiotico con la madre e costruisce l'identità sociale del suo futuro ometto.
Afferma il sindaco ambrosiano: "Un lavoro che è il frutto del contributo di tutti, ognuno con le proprie responsabilità, capacità, competenze".
L'associazione mette in comune le capacità lavorative dei tutti i papà: dal pediatra al meccanico, dall'informatico all'elettricista, dal professore all'immobiliarista, dal commercialista al giardiniere, dall'impiegato pubblico all'educatore, perché quando accolgono i loro figli ogni cosa sia a posto, quando affrontano le problematiche di singoli bambini vi siano risposte corali e professionali mirate al singolo aspetto ed al singolo minore.
Puntualizza la Moratti: "Questa città, abituata a darsi da fare e ad anticipare il nuovo, è un modello straordinario di indipendenza, di amore per la libertà. Libertà di pensare, libertà di fare."
La libertà di avere cura dei nostri figli, di farli crescere, liberi dalle limitazioni alla libertà di relazione che i Tribunali ci impongono con orari tratti dalla giurisprudenza del carcere e degli ospedali. Contro il cartellino degli orari di visita, a favore della libertà di frequentazione dei nostri figli.
Sottolinea il sindaco milanese: "Impegno individuale più attenzione per gli altri. Manca ancora un elemento per avere un'idea del perché Milano è Milano: la capacità di realizzare i sogni...La capacità di trasmettere fiducia nel futuro".
I figli dei papà separati devono essere, insieme a tutti i bambini, il futuro. Il sogno di una genitorialità e di una filialità che costruiscono insieme il domani. "Crescere insieme" è una delle tante associazioni di genitori separati che operano anche nel territorio lombardo ed italiano.
Moratti cita il cardinale Tettamanzi: "Non soltanto nel produrre per sé, ma anche per dare a tutti vita, speranza, dignità, autonomia...A chi pone competenze al servizio di altri...Nella risposta al disagio ed al bisogno".
I papà separati della Lombardia gestiscono gli alloggi che il comune di Milano ha ricevuto dalla magistratura, perché sequestrati alla malavita organizzata, per ospitare gli uomini che, cacciati dalla loro casa in 15 giorni, si trovano costretti a dormire in macchina o sulle panchine delle stazioni. PapàSeparatiLombardia onlus ha un accordo con il Banco Alimentare e distribuisce ogni mese cibo per i papà che, a causa della privazione della loro casa e degli assegni di mantenimento che superano la metà degli introiti mensili, non possono alimentarsi e nutrire i loro figli quando sono insieme in modo adeguato.
La sindaco Moratti cita anche il cardinale Newman: "La crescita è l'unica prova della vita".
Le prove a cui sono sottoposti i papà separati sono quanto di più duro la vita riserva all'essere umano: essere divisi dai propri figli. Eppure il farli crescere, in mezzo a mille ostacoli posti in essere da privati ed istituzioni, è la prova provata di una vita che, per quanto schiacciata e negata, rifiorisce in queste nuove famiglie. Nonostante l'ISTAT ci consideri single, noi siamo papà che, quando non siamo ostacolati da Tribunali e Assistenti Sociali, trascorriamo con i nostri figli un tempo doppio rispetto ai papà fortunati che vivono ancora con le loro famiglie.
Conclude il sindaco di Milano: "Una solidarietà attenta ai nuovi bisogni sociali, come quella espressa dalla associazione Papà Separati, che riconosce e sostiene l'amore che tanti papà in situazioni difficili vogliono donare ai loro figli".
Grazie da PSL al sindaco ambrosiana, con l'augurio di estendere il nostro ringraziamento a tutti i sindaci lombardi.
L'applausometro del teatro Dal Verme agli "Ambrogini d'oro" 2010
Il comune di Milano premia, nel giorno di S. Ambrogio, i cittadini e le associazioni che si distinguono per l'impegno sociale, scientifico e lavorativo che innalzano il valore civile della città.
Quest'anno sono state 70 le "realtà premiate" con le medaglie d'oro (tra cui la grande medaglia d'oro a Liliana Segre, deportata ad Auschwitz all'età di 13 e testimone per oltre 50 anni della tragedia della Shoah tra la popolazione milanese) e gli attestati di Civica Benemerenza.
Un momento di particolare commozione ha investito tutto il teatro quando sul palco è stata chiamata la signora Berti che, per aver testimoniato contro gli assassini del tassista Luca Massari, ha visto tra le tante intimidazioni e minacce, incendiare la sua automobile, che il comune aveva già risarcito con il regalo di una nuova vettura.
Il cerimoniale della consegna degli "Ambrogini d'oro" non prevedeva, naturalmente, la durata degli applausi ai soggetti premiati da parte di un teatro Dal Verme gremito fino all'inverosimile. Abbiamo provato a stilare una classifica di applausi, confortati anche dai reportage giornalistici di quotidiani e televisioni milanesi e lombarde. Tra i più acclamati dal pubblico, segnaliamo l'oncologo Momcilio Jancovic di Monza, che per primo ha promosso un approccio olistico alle leucemie infantili; l'ematologo Pier Mannuccio Mannucci, attuale direttore scientifico del Policlinico milanese; Gualtiero Marchesi, il noto chef che da 60 anni esalta la cucina italiana; il trio Aldo, Giovanni e Giacomo, che sono riusciti a far "piegare" dalle risate il sindaco Moratti ed il presidente del Consiglio Comunale Manfredi Palmeri; intenso è stato il riconoscimento a Terre des Hommes, l'associazione che tutela i diritti dell'infanzia, il particolare contro traffico d'organi, da oltre 50 anni in tutto il mondo; Dino Boffo, attuale direttore di TV 2000 che, come accade quotidianamente ai papà separati, è stato oggetto di accuse infamanti che l'hanno costretto a lasciare la direzione del quotidiano "Avvenire"; l'associazione Convivio, fondata dagli stilisti Versace e Ferrè per la lotta all'AIDS; la Casa della Carità di Don Colmegna; Papà Separati Lombardia, che si è presentata alla premiazione con l'ultima nata tra i figli dei nostri papà.
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Testi e fotografie a cura di Alloni Diego, Raimondi Silvia, Umberto Vaghi, Marco Bressi ed i papà dell'Associazione Papà Separati Lombardia Onlus
