Rinvio a giudizio per Valsecchi e Grimoldi. Cinque coinvolti, l’accusa è di corruzione

Richiesta di rinvio a giudizio per Rosario Lo Conte, comasco ex funzionario dell’Agenzia delle Entrate di Lecco accusato di corruzione, al pari di altre quattro persone coinvolte nelle indagini a suo carico. Si tratta di Fiorenzo Valsecchi, imprenditore 51enne di Lomagna, il gioielliere di Paderno d’Adda Angelo Anselmo Grimoldi, il commercialista di Arcore Claudio Caramaschi e il 70enne di Cesana Brianza Beniamino Brusadelli.
L’inchiesta a carico di Lo Conte aveva preso il via nel 2007, quando un evasore fiscale aveva denunciato alla trasmissione tv “Le Iene” di avere avuto uno sconto di 60.000 € sul pagamento delle tasse grazie a Lo Conte, in cambio di un televisore.
Nel gennaio 2014 l’ex funzionario, 61enne originario di Aviano Irpino, era finito in carcere  su disposizione del Gip di Como Maria Luisa Lo Gatto con l'accusa di corruzione.
Egli avrebbe utilizzato il garage della sua abitazione comasca per gestire una presunta attività “parallela”, entrando in contatto con gli altri quattro uomini. Da Caramaschi e Valsecchi avrebbe intascato 20.000 € nel 2011, in cambio di uno “sconto” su sanzioni e controlli del fisco a società collegate alla Valsecchi Costruzioni Srl. Grimoldi avrebbe regalato a Lo Conte un orologio in cambio dell’annullamento di avvisi di accertamento a suo carico, e Brusadelli avrebbe pagato 1500 € per risolvere un contenzioso con l’Agenzia delle Entrate di Erba. Si tratta naturalmente ancora di accuse che dovranno essere dimostrate.
L’ex funzionario dell’Agenzia delle Entrate lecchese e i quattro imprenditori brianzoli sono ora indagati con l’accusa di corruzione.

Articoli correlati:
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.