Nel lecchese l’unità di crisi provinciale ha seguito 35 aziende, coinvolti 1.484 addetti

Dal novembre 2009 ad oggi l’Unità di Gestione Crisi Aziendali della Provincia di Lecco ha seguito 35 crisi aziendali, distribuite sull’intero territorio e operanti principalmente nei settori del metalmeccanico, del tessile, dell’edilizia e del commercio.
1484 sono i lavoratori rimasti coinvolti in queste situazioni. Praticamente un intero, piccolo paese della Brianza lecchese ha subito le conseguenze della crisi economica che ancora oggi continua a mettere a rischio i posti di lavoro. Alcune di queste realtà hanno chiuso i battenti per sempre, altre anno riaperto con nuovi nomi e ragioni sociali, e alcuni dei lavoratori sono riusciti a trovare una nuova collocazione lavorativa.
Delle 1484 persone coinvolte, 997 (sono esclusi i 76 delle ex Trafilerie Brambilla con cui le pratiche sono state attivate a metà novembre) sono quelle prese in carico dall’Unità di crisi provinciale. Sono uomini e donne in cassa integrazione, mobilità o disoccupati, che vengono seguiti e supportati in un percorso che ha permesso di ottenere importanti risultati.

Lavoratori di fronte alla Nord Dolciaria di Valgreghentino

Di questi 997 lavoratori infatti 404 (il 40,5%) ha trovato un impiego a tempo determinato o indeterminato, e 19 (1,9%) hanno intrapreso la strada del lavoro autonomo o della libera professione. Complessivamente il 42,42 % delle parsone prese in carico ha trovato una occupazione.
Come ha sottolineato il coordinatore dell’Unità di Crisi dottor Matteo Sironi, questo dato è in continuo mutamento, a causa del mercato del lavoro attuale che vede una grande diffusione di contratti a termine. Ognuna di queste crisi rappresenta per il territorio una perdita di produzione – si tratta per lo più di realtà medio grandi, alcune delle quali storiche – e racchiude le storie delle persone che vi hanno lavorato, alcune per decenni, e che di punto in bianco si ritrovano senza uno stipendio su cui fare affidamento.
Le cause sono da ricercare nelle difficoltà del mercato attuale – un fattore questo comune su tutto il territorio nazionale – ma anche nelle difficoltà oggettive delle aziende a innovarsi e riqualificarsi.

Manifestazione di fronte alla Vacuum Pump di Brivio

Il supporto dell’Unità di Crisi provinciale avviene attraverso diverse fasi. Tutti vengono contattati, compresi quelli residenti fuori Provincia (ma alcuni risultano irreperibili o rifiutano) e viene effettuata una prima serie di colloqui per stilare un personale curriculum in base alle competenze e alle caratteristiche di ognuno. I lavoratori se ne hanno la necessità possono frequentare laboratori per la “ricerca attiva” del lavoro, in cui vengono accompagnati nel percorso verso un nuovo impiego utilizzando Pc messi a disposizione e confrontarsi tra loro. I lavoratori vengono poi seguiti nelle pratiche di intermediazione tra domanda e offerta.
Parallelamente, si svolgono “tavoli” di confronto tra aziende, rappresentanti sindacali e istituzioni (52 quelli attivati dal 2009, per un totale di 178 riunioni) per affrontare le singole situazioni in maniera sinergica. Questi riguardano anche situazioni di aziende non in crisi, per le quali è necessario confrontarsi su tematiche organizzative.

Abbiamo preso in considerazione 15 delle 35 aziende seguite dall’Unità di crisi, che rappresentano i tre principali settori nell’area lecchese, meratese e casatese:


Degli 822 lavoratori seguiti dall’Unità di crisi dalla data di presa in carico, 226 (27,5%) ha trovato un impiego a tempo determinato o indeterminato, lavorano in sospensione di cassa integrazione (distaccati) o hanno avviato un’attività autonoma, mentre 347 (42,2%) sono alla ricerca di un impiego.
Gli altri sono irrintracciabili, esonerati per giustificato motivo, pensionati, iscritti al collocamento obbligatorio.

Questo fa comprendere la difficoltà delle persone nel reinserirsi in un mercato del lavoro che sempre più spesso richiede profili specifici, e che presuppone la volontà – e la capacità – dei lavoratori di rimettersi in gioco riconsiderando il proprio progetto di lavoro e di vita.
Delle opportunità sono ancora presenti, e compito dell’Unità di crisi è proprio quello di aiutare i lavoratori a “fotografare” la propria situazione ed effettuare delle scelte per riuscire a coglierle. Prima che la situazione degeneri verso forme di povertà e emergenza sociale, cui sempre più sono chiamati a fare fronte comuni e associazioni del territorio.

La Rsi di Costa Masnaga

Queste le 35 crisi aziendali seguite dell’Unità di Crisi:

Ande S.r.l. in Liquidazione e in Concordato preventivo di Lecco
Apar S.r.l. in Fallimento di Nibionno
Badoni S.r.l. in Liquidazione di Costa Masnaga
Beco S.r.l. in Liquidazione di Lecco
Beton Villa S.p.a. in Liquidazione e in Concordato preventivo di Merate
Briantea Costruzioni S.p.a in Fallimento (già Fumagalli Edilizia Industrializzata S.p.a) di Bulciago
Bulnava S.r.l. in Liquidazione di Sirone
Cable-Man S.r.l. in Fallimento di Lierna
Costa Sistemi Ferroviari S.p.a. in Fallimento (già R.S.I. S.p.a.) di Costa Masnaga
Decorbox S.p.a. in Fallimento di Olginate
Fonderia San Martino S.p.a. in Fallimento di Olginate
Fravit S.r.l. in Liquidazione di Valmadrera
Grattarola S.r.l. in Fallimento di Cortenova
Greppi Holding S.r.l. in Fallimento di Olginate
Helman Elettronica S.r.l. in Fallimento di Abbadia Lariana
Husqvarna S.p.a. di Valmadrera
Italstampi S.r.l. in Liquidazione e in Concordato preventivo di Missaglia
Lariana Costruzioni e Asfalti S.r.l. in Fallimento di Rogeno
Leuci S.p.a. di Lecco
Metallurgica Tognetti S.p.a. in Liquidazione e in Concordato preventivo di Lecco
Nord Dolciaria S.p.a in Fallimento di Valgreghentino
Perego General Contractor S.r.l. in Fallimento (già Perego Strade S.r.l.) di Cassago Brianza
Pigazzi Reti S.r.l. in Liquidazione e in Concordato preventivo di Cortenova
Piros S.r.l. in Fallimento di Olgiate Molgora
Quinton Hazell Italia S.r.l. in Liquidazione di Colico
RDB S.p.a. in Amministrazione Straordinaria di Piacenza (unità produttiva di Lomagna)
Redaelli Velluti S.r.l. in Liquidazione e in Concordato preventivo di Mandello del Lario
Riello S.p.a. di Lecco
Rue Royale Diana S.p.a. di Merate
Sandrigarden S.p.a. in Liquidazione e in Concordato preventivo di Molteno
Tomasi S.r.l. in Fallimento di Lecco
Trafileria del Lario S.p.a. in Fallimento (già Trafilerie Brambilla S.p.a.) di Calolziocorte
Valmaplast S.r.l. in Fallimento di Molteno
Vacuum Pump S.r.l. in Liquidazione e in Concordato preventivo di Brivio
WIP Sud S.r.l. in Fallimento di Verderio.
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