Vimercate: fischi e lancio di uova a Renzi alla Alcatel. Senza lavoro oltre 300 addetti
È stato accolto con fischi, insulti e lancio di uova contro le vetture che lo accompagnavano, ma ha accettato di incontrare i rappresentanti dei lavoratori che a decine si sono riuniti di fronte alla sede della Alcatel Lucent di Vimercate, azienda che prevede nel piano di ristrutturazione per il 2015 ben 586 esuberi. La visita di Matteo Renzi all’azienda brianzola, al confine con il nostro territorio, ha visto la partecipazione di tanti lecchesi. Lavoratori, e sono diverse decine, sostenitori di altre aziende in crisi e rappresentanti sindacali trasversali alle due Province. Il presidio promosso da Usb, Fiom, Fim e Uil ha preso il via poco dopo l’ora di pranzo, e al suo arrivo il premier è stato accolto dalle proteste di un gruppo di persone che hanno espresso tutto il loro dissenso contro una politica del lavoro, riassunta nel Job’s Act, che peggiorerebbe la situazione dei lavoratori anziché migliorarne le condizioni.

Immagine tratta da http://lombardia.usb.it
Matteo Renzi, dopo una visita al nuovo campus della società recentemente inaugurato, ha incontrato i vertici dell’azienda ma anche rappresentanti delle istituzioni, studenti, lavoratori. “La situazione per molti lavoratori è critica, la speranza per il futuro è nell’affitto di un ramo d’azienda in una nuova società, a partire dal 1° dicembre, che assorbirà 256 persone nel settore ricerca e sviluppo” ha spiegato Canzio Dusi, un lavoratore di Osnago che ha partecipato all’iniziativa.
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“Per gli altri però la cassa scade ad aprile prossimo e non è più rinnovabile, l’unica alternativa sarà quella della mobilità e si tratta di tante persone. Per questo la richiesta da parte dei lavoratori a Renzi è stata quella di dare attenzione a questo territorio. Le contestazioni non sono mancate, ma tanti hanno manifestato pacificamente e partecipato al confronto”.
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Il premier ha parlato di una “Silicon Valley brianzola” che deve avere un futuro, ricordando la capacità di innovazione che ha portato la Alcatel Lucent alla sua grandezza. “Ha spiegato che si impegnerà in Europa affinchè gli investimenti per l’innovazione non vengano soggetti al patto di stabilità” ha spiegato Dusi. “Dalle parole bisogna passare ai fatti, ma la sua visita dimostra comunque attenzione e a mio parere può costituire un fatto positivo per l’intero territorio. Servono fatti concreti per far tornare l’Italia appetibile per chi investe e crea lavoro”. Questo è l’auspicio per tanti lavoratori, lecchesi e non, alle prese con una quotidianità da affrontare senza la certezza di un lavoro per farvi fronte.























