Cornate: è di Alberto Doldi di Crema il cadavere ripescato alla centrale Bertini. Fra due giorni avrebbe compiuto 25 anni

Il punto dove è stato rinvenuto il cadavere

Nelle prossime ore i famigliari saranno chiamati allo straziante momento del riconoscimento del cadavere ma sussistono ormai pochi dubbi sull'identità del corpo rivenuto questa mattina nel bacino della centrale Bertini a Porto d'Adda. Il vestiario e la fisionomia sono quelli di Alberto Doldi, 25 anni il prossimo 14 ottobre, scomparso dalla sua abitazione di Crema martedì 7.

Questa mattina gli addetti alla centrale nel consueto giro di ricognizione delle aree hanno visto la sagoma di un uomo galleggiare, in un angolo del bacino della Bertini, quello che prende l'acqua dal canale che scende da Paderno. Subito sono stati allertati carabinieri, sommozzatori dei vigili del fuoco e 118. Diverse squadre di soccorritori e un elicottero dal Niguarda di Milano (in un primo momento si temeva un annegamento, ndr) sono confluiti nell'area a ridosso del fiume Adda.

Per il recupero sono entrati in acqua i sommozzatori del gruppo fluviale che hanno assicurato il corpo alle funi e lo hanno issato a riva dove gli addetti delle onoranze funebri lo hanno composto e portato alla camera mortuaria dell'ospedale di Vimercate.


I vestiti, la felpa scura e i pantaloni chiari, così come i tratti del volto fanno ricondurre ormai con certezza al giovane informatico di Crema che dal suo PC aveva consultato casi di suicidio dal ponte San Michele e lo aveva poi raggiunto in auto, impostando sul navigatore Crema-Paderno, per mettere in atto la sua drammatica decisione.

Restano ancora sconosciute le cause del gesto che ha lasciato nel dolore i famigliari. Entro fine anno avrebbe dovuto laurearsi ma era da qualche mese che non dava esami. Motivo questo che non sembrerebbe essere sufficiente per una decisione tanto estrema.

I carabinieri stanno cercando di rintracciare elementi utili e testimonianze di amici per dare una risposta ai tanti perché della famiglia e cercare almeno di lenire il loro lacerante strazio.

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S.V.
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