Merate: variante al Pgt, tecnici a convegno Aperta la casella di posta per suggerimenti


La parola d'ordine è "chiarezza" per evitare di dover "interpretare " la norma rischiando l'abuso; la richiesta pressante è "semplificare" per ridurre i costi, accorciare i tempi, favorire in qualche modo la ripresa del settore che è da anni in drammatico declino. I professionisti dell'edilizia meratese si sono ritrovati ieri pomeriggio nell'aula del Consiglio comunale, convocati dall'assessore all'urbanistica avvocato Massimiliano Vivenzio per un confronto in vista del varo della variante generale del Piano di Governo del Territorio (PGT).
Il Vice Sindaco ha chiesto al gruppo di tecnici - geometri, architetti, ingegneri - di porre domande, avanzare proposte e suggerimenti al fine di migliorare quanto possibile, nel rispetto delle normative regionali e nazionali, il piano delle regole e il piano dei servizi. E ha ricordato che l'ufficio tecnico, guidato ora dall'architetto Ramona Lazzaroni, presente all'incontro e interlocutore principale dei professionisti, ha aperto una casella di posta elettronica per segnalare in forma neutra eventuali incongruenze delle regole pianificatorie. Pochi gli interventi dei tecnici. Il "portavoce" è stato il geometra Paolo Felice Colombo, storico sostenitore delle liste di centrodestra meratesi.

Andrea Valli, Fabio Tamandi, Massimiliano Vivenzio, Ramona Lazzaroni

Colombo ha esordito dicendosi incredulo ogni volta che deve scorrere il Pgt vigente per l'impressionante mole di carta di cui è composto, diversamente dal vecchio Prg che era contenuto in un fascicoletto. Questa ridondanza è in parte causata dalla ripetitività dei concetti che complica anziché semplificare la lettura. C'è poi - ha continuato Colombo - una difformità di metodologie di calcolo da comune a comune con indicatori a volte persino difficili da applicare e da verificare, come il calcolo delle altezze dei fabbricati. Il geometra ha sollecitato il gruppo di lavoro che dovrà variare e aggiornare il Pgt a scrivere norme chiare affinché si renda meno soggettiva la loro interpretazione.

Paolo Felice Colombo ed Ernesto Passoni

Dopo Colombo ha preso la parola Tino Passoni, già vice sindaco e assessore all'urbanistica nella consigliatura Albani, quellA che approvò in via definitiva l'ultimo Piano regolatore Generale. L'Ingegnere ha chiesto quali parti del Pgt andranno modificate. "Tutte" ha risposto il capo del servizio tecnico, "la revisione è totale di tutti i documenti". Sinora sono pervenute 32 osservazioni da privati e 2 da associazioni di categoria. Il termine ultimo di presentazione è il 30 settembre.

Gli architetti Alessandro Mauri e Ramona Lazzaroni

Decisamente più tecnico l'intervento dell'architetto Alessandro Mauri che ha posto tre questioni: 1) possibilità di cambiare settore merceologico nei negozi rimasti vuoti sia pure nel rispetto dei requisiti acustici, igienici, di orario ecc., 2) nessun vincolo nei cambi di destinazione d'uso senza opere (mentre oggi tutti gli edifici centrali soggiacciono a una percentuale tra terziario e residenza); 3) snellimento delle procedure per piccoli interventi relativamente alle opere da realizzare in conto oneri, per evitare che si spenda più soldi e necessiti più tempo nel presentare piccoli progetti di lavori pubblici quando l'intervento edilizio è di dimensioni ridotte.
Giorgio Rughetto ha chiesto di sburocratizzare i procedimenti per aprire nuove unità commerciali e ha aggiunto che sarebbe utile la fuoriuscita dal centro delle banche che non dispongono di parcheggi propri per lasciare posti a nuovi negozi per mantenere viva la centralità della piazza.

Di nuovo Colombo a colmare il silenzio dei colleghi. "Oggi tutto è vietato salvo quello che è consentito. E' necessario ribaltare i fattori affermando, come recita l'art.51 della legge 12/2005 che tutto è concesso salvo le funzioni vietate". E ancora rendiamo più semplici i calcoli delle distanze tra edifici che complicano sempre il lavoro dei professionisti e rivediamo la premialità energetica togliendo norme assurde che rallentano lo sviluppo delle fonti energetiche alternative come i pannelli solari applicati sui tetti. Infine una proposta che ha trovato il consenso generale, la possibilità di presentare "interpello", un po' come avviene con l'agenzia delle entrate. Cioè domande specifiche agli organi competenti in modo da operare poi in base alle risposte evitando interpretazioni errate e rischi di abusi sanzionati sempre ex post.

Giuseppe Cerrano e Giorgio Rughetto

Ultimo a intervenire l'architetto Giuseppe Cerrano il quale ha sollecitato una robusta riduzione degli oneri per interventi di ristrutturazione di modesta entità per tentare almeno di rilanciare il settore edilizio ormai in crisi drammatica, visto anche che di nuovo non si costruisce più nulla data anche l'abbondanza dell'offerta sul mercato e la rarefazione della domanda. Cerrano ha poi riproposto un tema già più volte discusso, quello di assegnare a tutti i terreni cittadini un diritto di edificazione in modo che poi, il proprietario del terreno "sorteggiato alla lotteria del Prg e ora del Pgt" che diventa edificabile dovrà acquistare da altri proprietari tante quote di diritti quante ne occorrono per costruire in funzione del progetto. Insomma basta con il fortunato che ottiene il cambio d'uso del terreno da agricolo a residenziale con il valore dell'area che improvvisamente sale dieci volte tanto, il beneficio deve essere condiviso e suddiviso tra tutti i possessori affinché non ci sia un solo vincitore alla lotteria. Che non sempre è della fortuna.

Per intervenire via mail l'assessorato ha attivato la seguente casella di posta elettronica:

suggerimenti.territorio@comune.merate.lc.it
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