Calco: l’associazione volontari Cristina, onlus nata nel ricordo di una bimba molto speciale

La piccola Cristina
Continuano gli incontri di presentazione delle associazioni di volontariato attive nel comune di Calco promossi dell’amministrazione comunale, un’iniziativa voluta dall’assessore ai servizi sociali Massimo Fanuli per dare una vetrina a tutti i gruppi, stimolando il dibattito e sensibilizzando la cittadinanza. L’incontro di questo mese ha avuto per protagonista “L’Associazione Volontari Cristina”. Soltanto una decina, purtroppo, i presenti alla serata con rammarico dell’assessore e degli stessi partecipanti. Non hanno però perso entusiasmo i volontari che, al posto di stilare una lunga serie di dati, articoli dello statuto o elencare i propri “successi” hanno invece incentrato i loro interventi sulle esperienze personali, riuscendo a emozionare il pubblico. La prima a prendere la parola è stata Patrizia Sala, mamma della piccola Cristina al cui ricordo l’associazione è dedicata. Con energia e tanta dolcezza, Patrizia ha ripercorso le tappe più significative della breve esistenza del suo “angioletto” venuto al mondo diversamente abile. “Cristina è stata un’esperienza intensa e meravigliosa” ha esordito “E’ stata un tassello importante nella società. Queste persone malate costituiscono la società insieme a noi così detti normodotati. In questo mondo frenetico e consumistico troppo spesso viene scaricato addosso solo alla mamma la scelta di tenere o “buttare via” la vita di questi bambini. Cristina invece è arrivata nella famiglia giusta. Dai tempi dell’oratorio io e mio marito Guido trascorrevamo le nostre vacanze estive con i ragazzi disabili. Per noi, quindi, un figlio disabile non costituiva un problema. Ma nostra figlia aveva bisogno di tutto, la vedevamo lottare, ci sono stati momenti di gioia e altri di dolore ma ci consolava l’idea che Cristina per noi fosse una ricchezza”. Una “ricchezza” che la comunità di Calco ha voluto fin da subito condividere: “Ho sempre detto che Cristina non era solo figlia mia” ha continuato infatti Patrizia “Tutti conoscevano la sua storia, non ci sentivamo mai soli o abbandonati. C’erano i parenti, i vicini di casa, il paese tutto. Cristina attirava e donava qualcosa a chi le si avvicinava o la teneva in braccio”. E pensare che, inizialmente, per alcuni medici, la piccola era semplicemente un “essere in stato vegetativo”: “A Bergamo un dottore chiese a me e a Guido:  Voi da Cristina cosa vi aspettate? Sarà una bambina che vegeterà. Posso solo augurarvi che muoia” racconta ancora sconcerta mamma Patrizia che non riesce proprio a tollerare una società in cui “se non sei ricco, bello, alla moda o spavaldo non vai avanti”. “Non scorderò mai l’8 dicembre e la gioia immensa di poterla tenere in braccio per la prima volta. Finalmente potevo toccarla. E poi la sua “rinascita” a Pavia dove i medici hanno creduto in lei, l’hanno sottoposta a un intervento di drenaggio dandole una nuova vita”.

I volontari che hanno presentato l'associazione. Ultimi a destra i genitori di Cristina

Ma all’ospedale di Pavia è legato anche il ricordo più doloroso per la famiglia Sala: il momento del distacco dalla loro Cristina. “Non ce l’ho fatta a vederla spegnersi. Ho lasciato il compito più brutto a Guido” ricorda Patrizia “L’abbiamo portata a Pavia perché solo lì potevano dirci che non c’era più niente da fare, perché solo li sapevamo che avrebbero fatto tutto il possibile per salvarla. Cristina se ne è andata il 31 dicembre, pochi giorni dopo aver preso parte alla recita con tutti gli altri bambini dell’asilo vestendo i panni dell’angioletto tra gli altri angioletti. L’ultima volta che l’ho salutata non era più una bambina, sembrava cresciuta, sembrava dirmi “mamma quel che potevo fare l’ho fatto, ora andate avanti voi”. E Cristina anche oggi non finisce di insegnarci. È nata l’11 novembre, giorno di San Martino e la sua “estate” è l’associazione”.

Immagini storiche dell'associazione

Fondata il 16 giugno 1994, la onlus “Volontari Cristina” attiva a Calco, è un’importante realtà per il comune potendo contare sulla presenza di 45 volontari attivi e di 98 soci che si impegnano per “promuovere l’inserimento nella vita attiva e portare assistenza ai portatori di handicap, ai giovani, alle persone anziane, ai tossicodipendenti, agli ammalati e agli extracomunitari” così come riportato nell’articolo 4 dello statuto, letto dal nuovo presidente.

Nel concreto, l’associazione presta la sua attività in diversi campi come: il servizio di accompagnamento presso strutture socio-sanitarie di malati e anziani; il doposcuola per ragazzi sia nel periodo scolastico sia in estate; l’assistenza dei bambini dell’asilo sul pullmino e in mensa e il servizio di assistenza domiciliare per disabili mentali e fisici. Anima di questo sodalizio sono i volontari come il presidente Mauro , Antonia, Laura, Marcella e i coniugi Patrizia e Guido presenti alla serata presso il salone della biblioteca. Accanto a questi servizi, vengono anche organizzate, ogni anno, tre manifestazioni che costituiscono un momento unico di aggregazione e sensibilizzazione oltre che di raccolta fondi, attività quest’ultima essenziale per poter garantire continuità all’opera iniziata, soprattutto in un momento di crisi economica come questo.

L’associazione propone così nel mese di maggio la Camminata per le strade e i sentieri del paese, rendendo accessibile un percorso di 8km anche a passeggini e carrozzine, in dicembre la Festa di Natale con i ragazzi dell’oratorio, diversamente abili e gli ospiti della Casa famiglia e, infine,  da quattro anni, a settembre, un torneo di pallavolo a ricordo di Silvia Mandelli, ragazzina disabile seguita per anni dai volontari. Giusto per dare qualche dato sul carico di lavoro dell’associazione, la signora Antonia ha orgogliosamente fatto notare come nel 2009 siano stati condotti 161 interventi di trasporto di persone bisognose per un totale di 200 ore di attività e oltre 3600km percorsi. Ad oggi, nel 2010, sono già stati effettuati 100 interventi impiegando 180 ore e percorrendo circa 4000km. Questi dati fanno ben capire come il terzo settore sia gettonato e come i fondi raccolti non bastare mai. “Non puntiamo a fare l’impossibile. Vogliamo fare poco ma farlo bene” ha affermato Patrizia a cui ha fatto eco il presidente ricordando che l’attività svolta dall’associazione potrebbe essere svolta anche dal comune “ma non c’è niente da fare: fatta dai volontari viene meglio”.

Svariate le possibilità per garantire sostegno all’Associazione Volontari Cristina. Qualche esempio: unendosi al gruppo come volontari, iscrivendosi come soci, regalando il valore delle bomboniere di nozze così come fatto di recente da una coppia di Calco, partecipando alle iniziative, devolvendo (se sarà ancora possibile farlo) il 5 per 1000 così come già fatto lo scorso anno da 150 famiglie…
Per ulteriori informazioni : Associazione Volontari Cristina
Sede legale e operativa via Europa 2, Calco
Tel 349 2949041
av.cristina@yahoo.it
Alice Mandelli

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