Olgiate: l’artista Vattimo dona al Pontefice una Sacra Famiglia

"Dono a sua  Santità questa Sacra Famiglia creata dalle mie mani, seguendo la sua semplicità, trasmessa dalle parole e dai gesti". Queste le parole che Giovanni Vattimo, pittore e scultore, ha lasciato sulla scultura che ha voluto portare a Roma, nell'incontro con Papa Francesco. Si illumina il viso di Giovanni mentre, con emozione evidente, racconta il suo terzo incontro con un Papa. Prima con Papa Wojtyla, poi con Papa Ratzinger, ora con Papa  Bergoglio. Per Vattimo,  conosciuto in tutto il lecchese, quello di martedì 24 giugno in San Pietro, é stato infatti il terzo incontro con un pontefice. Chiusa lunedì a Brivio la mostra sui "Paesaggi Silenziosi", l'artista ha raggiunto il Vaticano dove, durante l'udienza col Papa, gli ha donato la sua opera, la Madonna col Bambino. "Già nel 2001 a Papa Wojtyla avevo donato la Sacra Famiglia.  - ha spiegato - a Benedetto XVI, nel 2008, la Natività con altre figure. Per Papa Francesco ho pensato a questa scultura, che ho voluto anche dipingere con i colori classici delle figure sacre rinascimentali. E' una figura semplice, perchè semplici, ma profondissime, sono le parole con le quali Papa Francesco ci guida ogni giorno verso una Chiesa, e una società nuova e migliore".

A cominciare dai grandi prelati, che in qualche misura richiamano quelli di Manzù, ma hanno poi trovato una strada tutta personale, agli altorilievi in bronzo molto complessi, come quello che l'artista aveva realizzato per Papa Ratzinger, le sculture di Vattimo si ispirano molto alla fede. Una delle sue opere è installata sul frontale della chiesa parrocchiale di Arma di Taggia, in Liguria, mentre una via Crucis molto particolare si può vedere nella parrocchiale di Pieve Emanuele, hinterland milanese. A Merate il medaglione di don Gnocchi, è stato installato sull'omonina via che porta al Frisia. La sua opera più famosa, e certamente più visitata, è però il presepio per il Duomo di Milano che monsignor Luigi Manganini,originario di Osnago fino a qualche anno fa arciprete della cattedrale milanese, gli aveva chiesto di preparare per il Natale 2005.


"Quando ho donato la mia opera a Papa Wojtyla - ricorda ancora l'artista - pensavo di aver realizzato un desiderio che avevo da molto tempo. Ho potuto farlo anche con Benedetto XVI. Ora anche con Papa Francesco, che per il mondo è stato una vera benedizione. Per lui ho scolpito la mia prima scultura con una Madonna. Non solo. L'ho realizzata in creta e dipinta.  Nel 2008, accanto ai regali preziosi, come la bicicletta in titanio che Maurizio Fondriest, già campione del mondo gli aveva regalato, Papa Ratzinger aveva avuto parole di sostegno per la mia opera, esortandomi a continuare. Con Papa Bergoglio non ho potuto parlare, perchè, diversamente dagli incontri precedenti, non eravamo sul piazzale di San Pietro, ma nella sala Nervi. Il segretario ha voluto il mio indirizzo. Sono certo che il Papa mi risponderà. le sue parole saranno una delle grandi gioie della mia vita di artista e di uomo". Come con la pittura, anche quando deve incontrare il Papa per Vattimo la vita è soprattutto emozioni.

Sergio Perego
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