Robbiani: alcune sezioni del mio partito mi hanno ostacolato. La sconfitta fa male ma mi conforta che abbia vinto Massironi

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Andrea Robbiani
"A differenza di altri candidati io ho seguito le regole per la campagna elettorale imposte dal movimento, quindi niente manifesti con il "faccione" ma soprattutto mercati, gazebo e presenza tra la gente. Parlando di contenuti e di fatti. Qualcuno, anche dei nostri, invece, si è comportato diversamente e in maniera non corretta. Per questo sistemeremo le cose nelle sedi opportune".
Il giorno dopo la sconfitta Andrea Robbiani, sindaco uscente di Merate e candidato alle elezioni europee, ce l'ha soprattutto con chi, nelle sedi locali, ha remato contro pur essendo della stessa famiglia, tanto da portarlo a dire "dovremmo imparare dal PD che va oltre piccole beghe interne e sa fare squadra".

"La gente ha votato in un'ottica nazionale. Hanno premiato certamente gli 80 euro in busta di Renzi, che sono stati visti come una sorta di manna dal cielo, una promessa seppur piccola mantenuta. Nel nostro territorio c'è comunque stata una dispersione di voti, molti altri candidati della stessa Lega sono venuti nel territorio e se ne sono accaparrati delle fette. E questo è stato fatto scientemente per punire me. Per quanto accaduto si discuterà nelle sedi opportune. Io ho fatto una battaglia per dare aiuto e consenso al movimento, in vista anche delle elezioni amministrative nel capoluogo di Lecco, che deve tornare leghista. Non mi ero certo illuso di poter vincere ed andare al parlamento europeo. Ma mi aspettavo maggior supporto da parte di alcune sezioni che, per punire la segreteria provinciale, se la sono presa con il candidato locale, cioè io. Questo sarà un punto che non mancherò di discutere, resta il fatto che dovremmo imparare dal PD che riesce a polarizzare il consenso in comuni dove ha un sindaco a Opera oppure un altro consigliere in carcere".

Ultimo nella lista della circoscrizione, ma primo per numero di voti nella sua Merate, avendo ampiamente superato con 358 preferenze Maurizio Lupi di NCD (fermo a 172), Robbiani non è riuscito nemmeno a entrare in consiglio comunale sui banchi della minoranza, dove siederanno invece Massimo Panzeri e Andrea Valli. Un'amarezza e un dispiacere che non nasconde pur con un "ma". "La sconfitta mi duole e mi fa male. Ma preferisco aver perso con Massironi piuttosto che con la lista di Silvia Villa perché altrimenti la città avrebbe fatto un passo indietro di almeno trent'anni. Abbiamo pagato la scissione, è fuor di dubbio. Ma il fatto che sia stato premiato Massironi davvero mi conforta. E lo dico per il bene della città. Ora spero che porti avanti quanto fatto in questi anni. Quanto accaduto nelle ultime settimane avrebbe dovuto portarmi a una scelta politica quale quella di togliere le deleghe agli assessori, ma non l'ho fatto perché in quel momento stavano lavorando per la mia città. Ho preferito sacrificare l'aspetto politico per il rispetto che porto al cittadino. Ora siamo in opposizione e lavoreremo in un'ottica propositiva. Ho già chiesto al mio segretario di sezione che i due eletti, Panzeri e Valli, si costituiscano come gruppo Lega Nord perché tali sono in consiglio e quindi visto che ci siamo identificati come partito dobbiamo continuare a farlo".

S.V.
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