Paderno: la scuola materna ha i numeri. Si punta ad ampliarla

L'ampliamento per la scuola dell'infanzia di Paderno d'Adda ha buone probabilità di essere sostenuta dai finanziamenti che il Governo ha promosso per l'istruzione e l'educazione, in particolare per ampliare o migliorare le scuole. Il sindaco Valter Motta ha infatti ricevuto dagli uffici della presidenza del consiglio, una richiesta di ulteriore approfondimento della documentazione già inviata. Come a dire: siete in lista per quanto volete fare. Siate più precisi e cercheremo di sostenervi. In controtendenza con la situazione nazionale, a Paderno d'Adda e dintorni le nascite sono in aumento. Così il sindaco Valter Motta aveva scritto a Matteo Renzi per chiedergli di sostenere la "Cittadella dell'infanzia", in parte realizzata, ma che, per mantenere livelli di qualità, ha bisogno di ampliamenti e nuove opere. Frenate in parte peraltro, dalla spending review e dal patto di stabilità. "Il nostro progetto è ambizioso, e l'abbiamo chiamato "cittadella dell'infanzia" - spiega il sindaco - vogliamo completare il progetto sull'educazione che, per la nostra amministrazione, è stato un pilastro del nostro agire". Così Motta aveva risposto alla lettera di Matteo Renzi ai sindaci, con la quale il presidente del Consiglio indicava nell'"educazione, educazione, educazione" la priorità del nostro Paese. Invitando gli amministratori a fargli conoscere situazioni da risolvere o migliorare.



"Condivido quanto dici - scriveva Motta a Renzi -  Da quasi vent'anni siamo impegnati a sostenere e migliorare l'educazione. Per fortuna non devo segnalarti scuole pericolanti, insicure o fatiscenti. Vogliamo invece continuare a garantire, alle infrastrutture scolastiche, un elevato livello di qualità. L'aumento demografico e, in controtendenza con la situazione nazionale, un significativo aumento del numero di figli per coppia, ha portato le nascite a 40-50 bambini ogni anno. Questo ci ha spinto a progettare l'ampliamento della scuola dell'infanzia".

Il sindaco ha sottolineato come sia stata costruita, nella nuova scuola "Arcobaleno" inaugurata nel 2000, una quinta aula nel 2009, sacrificando però spazi per il gioco comune. Le richieste di iscrizione, anche dai Comuni vicini, sono però in aumento. "Vorremmo altresì - ha spiegato Motta - alzare ancora gli standard qualitativi della scuola. Abbiamo quindi predisposto un ambizioso progetto di ampliamento della scuola per l'infanzia, che, in questa legislatura, sarebbe stato qualificante. Purtroppo i vincoli amministrativi e di bilancio, la spending review, i limiti di indebitamento e, non ultimo, il patto di stabilità, ci hanno impedito di procedere come avremmo voluto".

"Molto abbiamo fatto da soli - ha sottolineato ancora Motta - come acquistare il terreno circostante, anche per dotare di verde la scuola, realizzato una nuova strada e un parcheggio per garantire la sicurezza. Per arrivare fin qui abbiamo impegnato quasi un milione di euro. Il nuovo progetto prevede un edificio, collegato con l'esistente, in cui trasferire cucina e mensa. Prevista un'area comune per il gioco dei bambini durante i periodi invernali o per le attività da svolgere insieme. Vogliamo anche realizzare la "sezione primavera", offrendo l'accesso ai bambini di due anni e mezzo. Vorremmo realizzare anche un "micronido" offrendo alle donne che lavorano la possibilità di disporre di un luogo dove lasciare i più piccoli. Infine abbiamo previsto una sesta aula per l'infanzia".

Negli allegati Valter Motta segnala anche gli impegni di spesa. "Siamo già in possesso dei progetti definitivi - ha concluso il sindaco - questo consentirebbe anche una rapida cantierizzazione dell'intervento, fatto fondamentale per contribuire ad invertire il ciclo economico recessivo di questi anni. Vorremmo realizzare subito il primo lotto, con impegno di spesa di poco inferiore ai due milioni di euro. A disposizione del bilancio ce ne sono già 500mila vincolati dal patto di stabilità. Il Comune ha ancora margini per un eventuale indebitamento, ma un contributo nazionale o regionale ci permetterebbe di affrontare queste spese senza l'assillo di bilancio di questi anni".

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