Rovagnate, rogo al condominio 'La Genzianella': sotto shock l'anziana in casa con il nipote. Le fiamme originate nel salotto

Ha avvertito odore di fumo e, insospettita ha spalancato la porta del salotto: le fiamme stavano già intaccando l’arredamento e, nel giro di poco, hanno mandato in fumo ogni cosa. Grandissimo spavento, nel pomeriggio di quest’oggi per un’anziana e per i residenti di un intero condominio, il più grosso di Rovagnate, con ben 30 appartamenti disposti lungo due scale, su sei piani. La donna che, in quel momento si trovava in casa con un nipotino di 12 anni, avrebbe anche provato, con dei catini d’acqua,  a spegnere da sola l’incendio. Inutilmente.

Imponente la colonna di fumo che si levava dall’alloggio posto al primo piano. “Abbiamo addirittura sentito i vetri infrangersi, come se fossero scoppiati” ha spiegato un signore, ancora sgomento per l’accaduto. “Ci siamo subito preoccupati di aiutare l’anziana a uscire, allertando nel contempo i vigili del fuoco”.  “Le fiamme uscivano dalla finestra: abbiamo davvero temuto il peggio. Non siamo nemmeno riusciti a trovare un idrante per provare a fare qualcosa nell’attesa – che è parsa infinita – dei pompieri” gli ha fatto eco un altro cittadino con le mani ancora sporche di fuliggine.

Ricevuta la chiamata, tre squadre di vvf si sono subito messe in strada. A Rovagnate sono così confluiti i volontari del distaccamento di Merate coadiuvati dai colleghi di Lecco, con due camionette e un’autoscala.
Indossate le maschere antifumo, sono iniziate le operazioni di spegnimento, aggredendo il rogo da più parti e in più riprese.
Nel frattempo, in via Brusadelli, interdetta al traffico grazie all’intervento del comandante della Polizia Locale Franco Sala poi raggiunto dal collega Marco Viganò e dai carabinieri del Radiomobile di Merate, si è portata anche un’ambulanza il cui equipaggio ha preso in carico la 78enne, sotto shock per l’accaduto e il nipotino, entrambi poi trasportati in ospedale per gli accertamenti del caso.

“Ero a Casatenovo per fare una visita medica” ha spiegato il marito della donna. “Mi hanno chiamato e sono tornato indietro. Non so davvero cosa possa essere successo. In salotto c’è una televisione ma la teniamo sempre spenta. Attaccato alla corrente forse c’era il computer di nostro nipote ma non credo possa essere stato quello…” ha aggiunto l’anziano, sostenuto dai figli che hanno velocemente raggiunto Rovagnate.

A sinistra, sotto, il caposquadra dei Vvf con il comandante della Polizia Locale e il caposcala del condominio

Fortunatamente le fiamme non sembrerebbero aver intaccato direttamente l’appartamento posto al piano superiore. Una stanza dello stesso è comunque stata dichiarata, a fini precauzionali, inagibile. Il rogo sembrerebbe infatti aver indebolito la soletta, poi puntellata provvisoriamente dai vigili del fuoco una volta terminato lo sgombero delle macerie dall’alloggio al piano inferiore.

Le finestre sul restro del condominio

Mentre i colleghi si occupavano dello spegnimento dell’incendio, il caposquadra ha chiamato a rapporto tutti i residenti dell’imponente complesso, denominato “La Genzianella” e fatto edificare, così come “La Stella Alpina” agli inizi degli anni ’60 dal’indimenticato don Piero Pointinger con l’intento di offrire un tetto alle allora giovani coppie del paese. Non si è reso necessario lo sgombero dello stabile: chi si trovava all’interno e non è riuscito a scendere in strada è stato raggiunto direttamente dai pompieri che, comunicando con il coordinatore delle operazioni, hanno trasmesso informazioni sullo stato di ciascuno.

Il sindaco Marina Galbusera esce dal condominio con il comandante Sala e il consigliere Brivio
la cui famiglia possiede un appartamento alla Genzianella

Inagibile, ovviamente, invece l’appartamento interessato direttamente dalle fiamme con il sindaco Marina Galbusera, arrivato anch’ella sul posto, che dovrà probabilmente firmare un’apposita ordinanza contingibile e urgente.

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