A0: con l'arrivo di Lunghi (Neuroradiologia), Poli (Ortopedia) e Savonitto (Cardiologia) sono 16 i primari nominati in 3 anni
"Sono stati scelti i migliori, al di là delle preferenze politiche che hanno in testa". E' stato chiarissimo il dottor Mauro Lovisari. Nell'introdurre i nuovi primari nominati nei giorni scorsi, il direttore generale dell'Azienda ospedaliera della Provincia di Lecco non ha usato mezzi termini dando la carica, da buon numero uno, ai nuovi allenatori scelti per guidare i giocatori già schierati in campo in settori definiti "strategici" come lo sono appunto la Neuroradiologia affidata al dottor Alessandro Lunghi (unico già in servizio), la Cardiologia assegnata al dottor Stefano Savonitto e l'Ortopedia e Traumatologia dai prossimi giorni capitanata dal dottor Piero Poli.
"Loro erano i primi tre della terna proposta dai commissari, così come lo erano i dottori Andrea Salmaggi, Paolo Bonfanti e Fabrizio Fantini, già responsabili da tempo delle strutture di Neurologia, Malattie Infettive e Dermatologia recentemente confermati" ha proseguito il dg, supportato anche dalla dottoressa Patrizia Monti, direttrice sanitaria dell'Azienda, che ha spiegato come, effettivamente, la selezione sia avvenuta ad opera di membri esterni, sorteggiati da elenchi in cui figurano nomi da tutta Italia, che hanno vagliato i candidati tenendo in considerazione le caratteristiche ricercate dall'Ao.
Ecco quindi i nuovi professionisti:
Alessandro Lunghi, già in attività , a Lecco, dal 24 febbraio scorso, 51 anni, milanese, proviene dagli Ospedali Riuniti di Bergamo dove si è occupato di neuroradiologia interventistica, e in particolare ha operato sugli aneurismi cerebrali e sulla emorragia sottoaracnoidea. Lunghi ha iniziato la sua carriera sanitaria in ambito neuropsicologico impegnandosi nello studio delle demenze e dei disturbi della percezione musicale e della memoria tonale.
Lo specialista ha poi operato presso la Clinica Neurologica del San Paolo di Milano.
Laureatosi all'Università Statale di Milano e specializzatosi in Neurologia prima, presso l'Ateneo di Pavia, e in Radiodiagnostica poi, all'Università di Brescia, Lunghi è autore di diverse pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali e vanta collaborazioni con l'Università di Bergamo.
"Ho cominciato da un mesetto e ha avuto una grande accoglienza" - ha commentato. "Ho trovato colleghi stancotti ma vogliosi e colti. Dobbiamo lavorare per creare un clima sereno e gettare le premesse per creare "osmosi culturale": avremo molto da studiare".
Stefano Savonitto, milanese, 57 anni, proviene invece, dall'Arcispedale di Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, dove è stato direttore della struttura cardiologica. Presso il nosocomio emiliano, Savonitto ha conseguito importanti risultati nell'approccio e nella gestione delle malattie cardiovascolari.
Dal 1993 al 2011 il cardiologo ha lavorato presso l'Ospedale Niguarda , dove ha maturato una significativa esperienza nel trattamento dell'infarto acuto. È proprio nel corso degli anni trascorsi presso il Dipartimento Cardiologico "Angelo De Gasperis" del Niguarda che lo specialista ha redatto, insieme ad un folto gruppo di colleghi, il "Manuale di Terapia Cardiovascolare" che rappresenta oggi uno dei più efficienti strumenti di consultazione nella pratica clinica cardiologica necessari alla buona practice medica.
Savonitto è poi autore anche di numerose pubblicazioni scientifiche ed è particolarmente attivo nel campo della ricerca, dedicando soprattutto il suo impegno a progetti internazionali focalizzati, in particolar modo, sulla terapia della cardiopatia ischemica nei pazienti maggiormente a rischio.
"Da 33 mesi sono primario a Reggio Emilia, famosa per la rete infarto: credo sia stata per me una buona scuola. So che la Cardiologia a Lecco è una buona Cardiologia: ho conosciuto tutti i precedenti primari, tranne il dottor Francesco Cantù (scomparso lo scorso anno, tragicamente in montagna e ricordato anche quest'oggi con affetto dal dg ndr). Il nostro obiettivo sarà rendere l'Azienda uno dei principali centri di Cardiologia clinica".
Piero Poli ha operato sino ad oggi all'Ospedale Fatebenefratelli di Erba dove si è occupato oltre che di trattamenti chirurgici di diverse patologie ortopediche, anche di Traumatologia dello Sport. Nel corso della sua carriera presso il nosocomio comasco, Poli ha effettuato quasi 2.400 interventi chirurgici riguardanti la traumatologia della strada, dello sport, interventi di protesica (anca, ginocchio e spalla), di chirurgia del piede e della mano (sia nell'adulto che nel bambino) e di chirurgia artroscopica (ginocchio, spalla e caviglia).
Poli (ligure, 53 anni, ma mandellese di "adozione") dal 1978 al 1988 ha praticato sport agonistico a livello internazionale nella disciplina del canottaggio (è stato successivamente medico della squadra nazionale e responsabile del settore para-olimpico), vincendo la medaglia d'oro nel quattro di coppia ai Giochi Olimpici del 1988 a Seoul. Oggi è uno degli otto medici della Commissione Medica della Federazione Internazionale (FISA) che stabilisce le Linee Guida per i servizi medici durante le competizioni sportive sviluppando, inoltre, studi sulla prevenzione di traumi da sport e sulla fisiologia degli allenamenti.
Lo specialista torna a Lecco dopo quasi dieci anni: Poli, infatti, aveva già lavorato per l'Azienda Ospedaliera lecchese dal 1998 al 2002.
"Andando in giro, in questi anni, ho potuto conoscere altre cose e altri modi di operare. Credo che questo sia un lavoro che si basi sui vasi comunicanti" ha affermato, sottolineando quindi l'importanza dello scambio di conoscenze interno alla struttura, tra colleghi che possono anche diventare amici. "Ho remato con parecchia gente" ha infatti aggiunto, facendo riferimento anche alla sua esperienza sportiva. "Non con tutti si era amici ma remavamo nella stessa direzione con uno scopo. L'obiettivo qui è consolidare quello che è già stato fatto. Spero di riuscire (ma non è detto che sia un bravo allenatore) di far dare a ognuno quello che sa e può dare". Empiricamente, invece, il primario lavorerà anche per avviare anche un ambulatorio di traumatologia dello sport, specialità definita da Poli come "il meccanico della Formula 1" perché "se si sa trattare bene persone che necessitano di riprendersi in tempi stretti, si sa trattare bene anche tutti gli altri tipi di paziente".
"Loro erano i primi tre della terna proposta dai commissari, così come lo erano i dottori Andrea Salmaggi, Paolo Bonfanti e Fabrizio Fantini, già responsabili da tempo delle strutture di Neurologia, Malattie Infettive e Dermatologia recentemente confermati" ha proseguito il dg, supportato anche dalla dottoressa Patrizia Monti, direttrice sanitaria dell'Azienda, che ha spiegato come, effettivamente, la selezione sia avvenuta ad opera di membri esterni, sorteggiati da elenchi in cui figurano nomi da tutta Italia, che hanno vagliato i candidati tenendo in considerazione le caratteristiche ricercate dall'Ao.
Patrizia Monti, Mauro Lovisari e Roberto Pinardi
"Per la Neuroradiologia, cercavamo qualcuno che facesse anche l'interventistica" ha argomentato, infatti, la dottoressa Monti. "Volevamo valorizzare il necessario connubio tra l'attività clinica e l'attività strumentale. Per la Cardiologia chiedevamo un candidato capace di far parlare le varie anime che compongono la struttura. Per l'Ortopedia puntiamo a incrementare l'attività legata al politrauma". Un particolare ringraziamento è poi stato espresso dalla direttrice sanitaria anche ai facenti funzione che, non senza fatica, hanno retto i reparti nell'attesa della selezione dei nuovi effettivi. "In tre anni abbiamo nominato 16 primari, non male!" ha così potuto commentare, con orgoglio, il dottor Lovisari.Piero Poli, Alessandro Lunghi e Stefano Savonitto
"In tutte le Aziende ospedaliere della Lombardia non credo ci sia nessuno che ne ha nominati così tanti. E con questo non voglio dire che non ne arriveranno altri. Per questo risultato, devo ringraziare anche i miei due direttori, sanitario e amministrativo (il dottor Roberto Pinardi, presente anch'egli alla conferenza stampa odierna ndr): siamo arrivati a questo traguardo senza alcun intoppo di carattere politico".Ecco quindi i nuovi professionisti:

Il dottor Lunghi
Lo specialista ha poi operato presso la Clinica Neurologica del San Paolo di Milano.
Laureatosi all'Università Statale di Milano e specializzatosi in Neurologia prima, presso l'Ateneo di Pavia, e in Radiodiagnostica poi, all'Università di Brescia, Lunghi è autore di diverse pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali e vanta collaborazioni con l'Università di Bergamo.
"Ho cominciato da un mesetto e ha avuto una grande accoglienza" - ha commentato. "Ho trovato colleghi stancotti ma vogliosi e colti. Dobbiamo lavorare per creare un clima sereno e gettare le premesse per creare "osmosi culturale": avremo molto da studiare".

Il dottor Savonitto
Dal 1993 al 2011 il cardiologo ha lavorato presso l'Ospedale Niguarda , dove ha maturato una significativa esperienza nel trattamento dell'infarto acuto. È proprio nel corso degli anni trascorsi presso il Dipartimento Cardiologico "Angelo De Gasperis" del Niguarda che lo specialista ha redatto, insieme ad un folto gruppo di colleghi, il "Manuale di Terapia Cardiovascolare" che rappresenta oggi uno dei più efficienti strumenti di consultazione nella pratica clinica cardiologica necessari alla buona practice medica.
Savonitto è poi autore anche di numerose pubblicazioni scientifiche ed è particolarmente attivo nel campo della ricerca, dedicando soprattutto il suo impegno a progetti internazionali focalizzati, in particolar modo, sulla terapia della cardiopatia ischemica nei pazienti maggiormente a rischio.
"Da 33 mesi sono primario a Reggio Emilia, famosa per la rete infarto: credo sia stata per me una buona scuola. So che la Cardiologia a Lecco è una buona Cardiologia: ho conosciuto tutti i precedenti primari, tranne il dottor Francesco Cantù (scomparso lo scorso anno, tragicamente in montagna e ricordato anche quest'oggi con affetto dal dg ndr). Il nostro obiettivo sarà rendere l'Azienda uno dei principali centri di Cardiologia clinica".

Il dottor Poli
Poli (ligure, 53 anni, ma mandellese di "adozione") dal 1978 al 1988 ha praticato sport agonistico a livello internazionale nella disciplina del canottaggio (è stato successivamente medico della squadra nazionale e responsabile del settore para-olimpico), vincendo la medaglia d'oro nel quattro di coppia ai Giochi Olimpici del 1988 a Seoul. Oggi è uno degli otto medici della Commissione Medica della Federazione Internazionale (FISA) che stabilisce le Linee Guida per i servizi medici durante le competizioni sportive sviluppando, inoltre, studi sulla prevenzione di traumi da sport e sulla fisiologia degli allenamenti.
Lo specialista torna a Lecco dopo quasi dieci anni: Poli, infatti, aveva già lavorato per l'Azienda Ospedaliera lecchese dal 1998 al 2002.
"Andando in giro, in questi anni, ho potuto conoscere altre cose e altri modi di operare. Credo che questo sia un lavoro che si basi sui vasi comunicanti" ha affermato, sottolineando quindi l'importanza dello scambio di conoscenze interno alla struttura, tra colleghi che possono anche diventare amici. "Ho remato con parecchia gente" ha infatti aggiunto, facendo riferimento anche alla sua esperienza sportiva. "Non con tutti si era amici ma remavamo nella stessa direzione con uno scopo. L'obiettivo qui è consolidare quello che è già stato fatto. Spero di riuscire (ma non è detto che sia un bravo allenatore) di far dare a ognuno quello che sa e può dare". Empiricamente, invece, il primario lavorerà anche per avviare anche un ambulatorio di traumatologia dello sport, specialità definita da Poli come "il meccanico della Formula 1" perché "se si sa trattare bene persone che necessitano di riprendersi in tempi stretti, si sa trattare bene anche tutti gli altri tipi di paziente".
A. M.