Lecco: l'indagine della Finanza che ha portato all'arresto di Daniele Santucci. 7 milioni di € il denaro sottratto agli enti

Quando si è trovato di fronte i finanzieri non ha proferito una parola. Ha consegnato quanto richiesto e poi si è fatto arrestare, in totale silenzio. Forse se lo aspettava o forse la tracotanza con cui in questi anni aveva operato, gli aveva fatto credere di essere immune da controlli.

Daniele Santucci, presidente del CDA di una società di riscossione tributi si trova in questo momento in un carcere milanese, in attesa che i magistrati lo sentano e, assistito dal suo avvocato di fiducia, faccia le prime ammissioni oppure rigetti tutte le accuse.


Secondo l'impianto accusatorio, confortato dalle indagini della guardia di finanza di Lecco, l'uomo avrebbe sottratto alle casse di diversi enti locali la cifra di 7milioni di euro, derivanti dai tributi delle affissioni pubblicitarie, destinandoli così a spese personali.

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Ad operare è stata la finanza di Lecco che è partita con dei controlli su una società di pubblicità con sede in provincia. Con una verifica fiscale gli uomini delle Fiamme gialle si sono accorti che, ad un certo punto, tra tutti i vari passaggi tra committente, concessionaria, società di affissione e società di riscossione tributi qualcosa non tornava.

Accertamenti più accurati e approfonditi hanno permesso di scoprire che Daniele Santucci aveva acceso presso due istituti di credito altrettanti conti correnti, intestati alla società di riscossione senza però farli confluire nella contabilità ufficiale, sui quali faceva transitare parte del denaro destinato agli enti locali.

Un'attività che, stando alle prime risultanze investigative che dovranno poi essere dimostrate in sede giudiziale, avrebbe fruttato all'uomo, residente a Milano, circa 7 milioni di euro.
Auto di lusso, case, viaggi, lingotti, monete d'oro e due ranch, in Italia e negli Stati uniti, per l'allevamento di cavalli di razza pregiata, da destinare ai rodei.
Nella giornata di ieri i finanzieri si sono portati a Milano presso la sua abitazione e hanno dato seguito all'ordinanza di custodia cautelare disposta dal giudice. L'accusa nei suoi confronti è di peculato.



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