Merate: a 10 anni dalla morte una mostra per ricordare Mario Uggeri, artista poliedrico

A dieci anni dalla sua morte la memoria e l'affetto dei meratesi per Mario Uggeri, ultimo grande illustratore di giornali e periodici, sono ancora vivissimi. L'inaugurazione della mostra organizzata in piazza Prinetti per ricordarne il decennale della scomparsa, ha visto infatti una partecipazione numerosissima. La nuova galleria di "ARTEe20", promotrice con la "Pro Loco Merate" e la "Scuola di musica San Francesco" della kermesse, ha potuto accogliere tutti solo con qualche difficoltà, ma rimarrà aperta fino al 16 marzo. In programma anche pomeriggi musicali.


Apprezzata l'antologia delle opere che Elisabetta Parente, critico d'arte, ha costruito nelle tre sale dedicate al territorio, ai ritratti e alla musica. "Uggeri non era solo un grande illustratore, ma un'artista a trecentosessanta gradi - ha esordito la Parente - è stato una colonna, una pietra miliare, per molti un punto di  riferimento del secondo Novecento. Con questa mostra abbiamo voluto ricordarlo in tutto il suo talento".

Mario Uggeri

Commossa ed emozionata, Gloria Uggeri, con Beatrice una delle figlie entrambe musiciste, ha sottolineato la dimensione umana del padre, umile nella sua grandezza. "Nel portafoglio papà conservava sempre una poesia di Pessoa con queste parole: non siamo nessuno, non dimentichiamolo".

Pina Uggeri

Appassionata, Elisabetta Parente ha poi sottolineato le caratteristiche delle tre sale. "Se nella prima c'è la sua terra che Uggeri amava, ovvero Codogno e la Bassa Lodigiana , nella seconda con i ritratti, cominciava sempre da un particolare che l'aveva colpito. Come si vede nelle tele, Pina Mazzola, sua amatissima moglie, era il sorriso. Lo stesso che questa sera possiamo vedere davanti a noi. Nella sala della musica Beatrice col contrabbasso è sempre dipinta in rosa. Gloria col flauto nelle diverse dimensioni di artista".

A destra Elisabetta Parente

"Nella mia vita ho avuto la fortuna di incontrare persone che, per me sono state importanti
- ha detto ancora Pinuccia Maternini - Mario Uggeri è stata una di queste". Annamaria Vicini ne ha ricordato "Il talento, la grande capacità di affabulatore e l'amore per Merate". Sergio Perego infine ha sottolineato l'amicizia e la dimensione umana. "Ci sono vite che, forse indipendentemente dalla loro volontà - ha concluso - diventano patrimonio dell'umanità. L'esistenza stessa di queste donne e di questi uomini, lascia in eredità un valore aggiunto che va conservato. Mario Uggeri è stato certamente una di queste".
Per ricordarne le origini, Pina, Beatrice e Gloria Uggeri avevano preparato un rinfresco con salame e raspadura, grana padano tagliato sottilissimo "Come accade nella Bassa e come piaceva a Mariett" ha ricordato la moglie.
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