Maresso: parrocchia gremita alle esequie di don Lugi, che ''ha fatto cantare alla sua gente, la gioia della Fede e del Vangelo''
Il feretro di don Luigi dinnanzi all'altare
''Amante della musica e del canto, ha fatto cantare alla sua gente la gioia della Fede e del Vangelo''. Così Monsignor Luigi Stucchi, vicario episcopale per la formazione permanente del clero, ha voluto ricordare don Luigi Casiraghi nel giorno delle sue esequie funebri, celebrate stamani nella parrocchia dei Santi Faustino e Giovita a Maresso, suo paese d'origine.
Monsignor Maurizio Rolla, vicario episcopale di Lecco e sotto, l'arrivo del feretro in chiesa
Proprio qui, nella piccola comunità missagliese, il religioso aveva coltivato la propria vocazione sacerdotale, che lo ha portato a guidare per quarant'anni la parrocchia della vicina Montevecchia, prima di ritirarsi nuovamente nella sua Maresso, insieme all'inseparabile sorella Teresa, al suo servizio durante l'intero ministero sacerdotale.
Era davvero gremita la parrocchia maressese, incapace di accogliere i centinaia di fedeli che hanno voluto rendere omaggio a don Luigi. Lui, che a Montevecchia ha saputo lasciare un segno tangibile, ''modellando'' la comunità in anni difficili e contribuendo alla valorizzazione delle sue bellezze artistiche: su tutte il santuario mariano della Beata Vergine del Carmelo, divenuto vero e proprio simbolo del territorio.
A sinistra Monsignor Rolla e Monsignor Stucchi, accanto in
primo piano la sorella di don Luigi, Teresa e il fratello Carlo
primo piano la sorella di don Luigi, Teresa e il fratello Carlo
Una trentina i sacerdoti che hanno concelebrato le esequie di don Luigi: oltre al parroco di Missaglia e Maresso, don Albino Mandelli e a Monsignor Luigi Stucchi, c'erano i religiosi del decanato di Merate e Missaglia, ma anche i sacerdoti nativi di Maresso e Montevecchia.
Il primo a rivolgersi ai fedeli è stato il vicario episcopale di Lecco, Monsignor Maurizio Rolla che ha dato lettura di un messaggio inviato dall'arcivescovo di Milano, Angelo Scola. ''Sono poche ma non meno significative, le tappe del lungo ministero di don Luigi. Ordinato nel 1951 dopo il primo incarico a Lurago, nel 1965 assunse la responsabilità della comunità parrocchiale di Montevecchia, che resse per quarant'anni. Seppe condurre i fedeli con la sua forte personalità, in tempi che videro notevoli cambiamenti nella Chiesa e società stessa.
Il momento delle letture
Si prodigò in ogni modo per valorizzare il santuario caro non solo a chi vive in questi luoghi. Al termine del mandato scelse di tornare a Maresso, suo paese natale, quasi per concludere idealmente il suo pellegrinaggio terreno. Qui, continuò il suo ministero aiutando anche nelle parrocchie vicine fino a che la salute glielo permise. Ringraziamo per quanto ha donato alla nostra Chiesa e lo affidiamo alla beata intercessione della Beata Vergine del Carmelo''.
Monsignor Luigi Stucchi durante l'omelia
Nelle prime file sedevano i parenti di don Luigi. I fratelli Carlo, Angelo, Sandro e Amalia con le rispettive famiglie, ma soprattutto lei, Teresina, la sorella che lo ha accompagnato nei suoi spostamenti: prima a Lurago d'Erba, poi a Montevecchia e infine di nuovo nella loro Maresso.
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Monsignor Luigi Stucchi nella sua omelia, ha voluto ricordare la figura di don Luigi, partendo soprattutto dall'ultimo incontro avuto: lo scorso ottobre durante la celebrazione sacerdotale nel monastero della Bernaga. ''La sua figura di sacerdote era presente al mio sguardo e al mio cuore da almeno quarant'anni, da quando don Luigi era ancora giovane parroco di Montevecchia. In quell'ultima occasione di incontro ho riconosciuto la robustezza matura del pastore, desideroso ogni volta di consumarsi insieme, per rinnovarsi per Cristo, con Cristo, in Cristo.
Gli ho anche teso la mano in alcuni passaggi sull'altare. L'ho visto con la sincera e sempre presente volontà di salire verso il mistero di Dio, nonostante la fatica fisica. E' stato l'ultimo incontro con lui, ma non avrei compreso quei suoi gesti, se non l'avessi conosciuto negli anni precedenti. Maturo ed esperto nella sua pastoralità e nella sua freschezza''.
E al termine della lunga e intensa Eucaristia, è stato don Albino Mandelli, parroco di Maresso a ricordare il religioso, ringraziandolo per il prezioso contributo offerto alla piccola comunità. ''E' stato ministro fedele di Cristo per 63 anni. Nell'età della riflessione e della meditazione, ha deciso di venire nella nostra parrocchia a vivere i momenti della preghiera e della donazione silenziosa. Anche qui ha svolto con fedeltà il suo ministero, soprattutto nella celebrazione dell'eucaristia, nella piena vicinanza alla gente. Partecipava a tutti i funerali dei suoi compaesani, concelebrava sempre. A lui la nostra sincera gratitudine''.
Al termine della celebrazione, alla quale erano presenti anche il sindaco di Missaglia Bruno Crippa insieme al collega di Montevecchia Sandro Capra, con il predecessore Carla Brivio, il feretro di don Luigi ha lasciato la parrocchiale, diretto al camposanto della frazione, dove riposerà in eterno. All'uscita dalla chiesa, un lungo e sentito applauso ha salutato e omaggiato il sacerdote.
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G. C.