Montevecchia: il cielo del Parco in mostra con gli Astrofili, ricchezza da salvaguardare

“Il cielo di Montevecchia, costellazioni e stelle invernali”. Questi i veri protagonisti della serata promossa a Cascina Butto, nel cuore del Parco del Curone, nella serata di domenica 29 dicembre e organizzata dalle Guardie ecologiche volontarie in collaborazione con il gruppo Astrofili di Villasanta e l’associazione Agorarte.


Tante le persone di ogni età che non hanno voluto mancare all’appuntamento con il cielo stellato, su cui dall’alto della collina montevecchina si può godere una visione privilegiata. Quello di domenica è stato il secondo di due appuntamenti promossi per approfondire la conoscenza delle costellazioni che popolano il nostro cielo, oltre alla mitologia e le espressioni artistiche che esse hanno saputo ispirare negli esseri umani.


Ma anche per sensibilizzare sulla necessità di limitare l’inquinamento luminoso nell’atmosfera. 
Ne ha parlato la guardia ecologica Carlo Cavenaghi introducendo la serata. “Quello all’osservazione dei cieli stellati è un diritto che va preservato, e l’unico modo per farlo è garantire una regolamentazione nell’illuminazione” ha spiegato. Carlo ha ricordato come anche le luci del Santuario di Montevecchia, a seguito di una segnalazione dell’osservatorio astronomico di Brera, siano state abbassate proprio per non disturbare la visione del cielo stellato.


È stato Marco Saini del gruppo Astrofili di Villasanta a prendere poi la parola descrivendo alcune dei corpi celesti che sono state poi osservate all’esterno di Cascina Butto con particolari telescopi.


Come Giove con le sue 4 lune, la stella polare che si trova sempre moltiplicando per 5 il lato esterno del “carro” dell’Orsa maggiore. E poi Cassiopea, che assume la forma di una “M” o di una “W” a seconda delle stagioni, le costellazioni dei Gemelli con Giove, Orione, il Toro con le Pleiadi (ammasso di 330 stelle “giovani”, di 70-80 milioni di anni), il Cancro e Andromeda che contiene una galassia con un diametro di 300.000 anni luce ed è costituita da 400 miliardi di stelle.

Elena Ponzoni e Marco Saini


Fino alla nebulosa di Orione, dove le stelle nascono ed esplodono le supernove, da cui si generano gli elementi indispensabili alla vita.
Elena Ponzoni di Agorarte ha poi illustrato all’interno di Cascina Butto, dopo la visione esterna delle costellazioni, alcune delle credenze e storie mitologiche alla base dei loro nomi.

Galleria fotografica (vedi tutte le 13 immagini)



La serata a Montevecchia è stata partecipata (circa 60 le persone presenti) e apprezzata, per la possibilità di rivolgere il naso all’insù e sognare grazie al cielo invernale che ci accompagnerà nel nuovo anno. 

La posizione del carro maggiore rispetto alla stella polare nelle diverse stagioni dell'anno



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