Lecco: i consigli del dottor Ravizza per affrontare i pranzi di Natale
E' vicino il Natale, magico periodo dell'anno, dove pranzi e cene coi parenti la fanno da padroni. E il rischio di stravizi alimentari è dietro l'angolo. A prevenirlo ci sono i suggerimenti di Pierfranco Ravizza, responsabile di cardiologia riabilitativa all'ospedale Manzoni e della dietista Lorena di Barbora, intervenuti nell'ultimo incontro di prevenzione cardiovascolare del 2013.
Alcuni dati su cui riflettere li ha forniti Ravizza in apertura: “il fabbisogno calorico dei nostri antenati preistorici era di circa 2900 Kcal mentre a noi ne bastano 1800” e “circa un miliardo di persone, sui 7 miliardi del pianeta, è sovrappeso mentre un altro miliardo nel mondo soffre la fame”.
Le percentuali di obesità nei paesi benestanti oscillano tra il 15-20% e anche in Italia si è verificato un incremento di sovrappeso e obesità.
Alla base dell'alimentazione devono esserci molta frutta e verdura, carboidrati, prevalentemente integrali, la preferenza per il pesce in luogo della carne, anche se bianca; per l'assunzione di grassi meglio quelli di origine vegetale come l'olio di oliva, utilizzati a crudo; sì al vino, ma in modiche quantità e attenzione a dolci e bevande zuccherate.
“Basta assumere meno di due grammi al giorno di sale, pari ad un cucchiaino da tè raso” ha specificato il cardiologo. “E' stato calcolato che riducendo il sale nella dieta si possono raggiungere consistenti riduzioni del livello di pressione, riducendo così del 42% il rischio di ictus e del 26% il rischio di infarto”.
La chiusura del pranzo, in particolare, può essere delizia per il palato e croce per la dieta col consumo di frutta secca e degli irrinunciabili panettone e pandoro.
Meglio il panettone. Si può dirlo con certezza dal punto di vista dietetico dato che 100gr di panettone apportano circa 333Kcal e 11 g di lipidi mentre 100 grammi di pandoro apportano 414 Kcal e 20 g di lipidi.
Calorica anche la frutta secca, che è però ricca di proprietà nutrizionali, aiuta a controllare i processi infiammatori e a combattere l'accumulo di colesterolo.
100 gr di mandorle apportano circa 603Kcal e si consiglia di consumarne 25 grammi al giorno per cinque volte a settimana; 100 grammi di noci apportano 689 Kcal e se ne consiglia un massimo di quattro o cinque al giorno.
Troveranno posto in tavola anche i fichi secchi, ricchi di calcio e potassio che hanno un peso calorico di 256Kcal/100grammi o i pistacchi, usati magari nella farcitura del cappone, che sono fonte di proteine vegetali e ricchi di vitamina E.
E se proprio non saprete resistere alle tentazioni culinarie, dopo tre giorni dall'ultima abbuffata, controllate la bilancia o, quantomeno, il girovita che per gli uomini dev'essere inferiore a 102cm e per le donne inferiore a 88cm.
Alcuni dati su cui riflettere li ha forniti Ravizza in apertura: “il fabbisogno calorico dei nostri antenati preistorici era di circa 2900 Kcal mentre a noi ne bastano 1800” e “circa un miliardo di persone, sui 7 miliardi del pianeta, è sovrappeso mentre un altro miliardo nel mondo soffre la fame”.
Le percentuali di obesità nei paesi benestanti oscillano tra il 15-20% e anche in Italia si è verificato un incremento di sovrappeso e obesità.
Ornella, esperta di cucina, la dietista Lorena di Barbora e Pierfranco Ravizza
“Va reindirizzato lo stile di vita alimentare per prolungare la vita e il benessere” ha aggiunto Ravizza. “Le mosse vincenti sono muoversi, mangiar sano, controllare il peso, fare attenzione al bilancio di grassi e zuccheri, potenziare la massa muscolare e non privarsi dei cibi, ma mangiare tutto nelle giuste quantità”.Alla base dell'alimentazione devono esserci molta frutta e verdura, carboidrati, prevalentemente integrali, la preferenza per il pesce in luogo della carne, anche se bianca; per l'assunzione di grassi meglio quelli di origine vegetale come l'olio di oliva, utilizzati a crudo; sì al vino, ma in modiche quantità e attenzione a dolci e bevande zuccherate.
“Basta assumere meno di due grammi al giorno di sale, pari ad un cucchiaino da tè raso” ha specificato il cardiologo. “E' stato calcolato che riducendo il sale nella dieta si possono raggiungere consistenti riduzioni del livello di pressione, riducendo così del 42% il rischio di ictus e del 26% il rischio di infarto”.
La chiusura del pranzo, in particolare, può essere delizia per il palato e croce per la dieta col consumo di frutta secca e degli irrinunciabili panettone e pandoro.
Meglio il panettone. Si può dirlo con certezza dal punto di vista dietetico dato che 100gr di panettone apportano circa 333Kcal e 11 g di lipidi mentre 100 grammi di pandoro apportano 414 Kcal e 20 g di lipidi.
Calorica anche la frutta secca, che è però ricca di proprietà nutrizionali, aiuta a controllare i processi infiammatori e a combattere l'accumulo di colesterolo.
100 gr di mandorle apportano circa 603Kcal e si consiglia di consumarne 25 grammi al giorno per cinque volte a settimana; 100 grammi di noci apportano 689 Kcal e se ne consiglia un massimo di quattro o cinque al giorno.
Troveranno posto in tavola anche i fichi secchi, ricchi di calcio e potassio che hanno un peso calorico di 256Kcal/100grammi o i pistacchi, usati magari nella farcitura del cappone, che sono fonte di proteine vegetali e ricchi di vitamina E.
E se proprio non saprete resistere alle tentazioni culinarie, dopo tre giorni dall'ultima abbuffata, controllate la bilancia o, quantomeno, il girovita che per gli uomini dev'essere inferiore a 102cm e per le donne inferiore a 88cm.
V.M.