Merate: governo impazzito mini Imu 1° casa, si paga in media 17 € a famiglia

L'assessore Andrea Massironi
Siamo alla follia. Per favorire i grandi capoluoghi (Milano, Torino, Napoli ecc. ma non mancano piccoli comuni come Perledo e Varenna) che avevano innalzato l'aliquota Imu sulla 1° casa verso il tetto massimo del 6 per mille contando sul rimborso integrale da parte dello Stato, il Governo ha stabilito che tutti i comuni nei quali l'aliquota è superiore a 4 per mille (aliquota base), la differenza dovrà essere coperta dai cittadini al 40% mentre il restante 60% resterà a carico dello Stato. Succederà cosi che centinaia di migliaia di famiglie proprietarie di casa saranno costrette a rivolgersi a commercialisti o centri di assistenza fiscale per calcolare importi nell'ordine di 10-20 euro, con costi di consulenza dieci volte superiori. Non solo, per non farsi mancare nulla in materia di confusione totale, il Governo ha concesso ai comuni la facoltà di modificare le aliquote fino al prossimo 5 dicembre. In questo caso però andranno variati anche i bilanci la cui approvazione definitiva, peraltro in forma di preventivo, aveva come termine ultimo il 30 novembre. Insomma mai come in questi ultimi due anni la finanza locale è impazzita e i comuni sono precipitati in un caos le cui conseguenze si abbattono sui cittadini. Torniamo alle aliquote per approfondire un caso: Merate. Inizialmente l'aliquota dell'imposta municipale sulla prima casa era del 4,8 per mille ridotta poi al 4,4. Che è l'aliquota tuttora vigente. Lo Stato rimborserà il 4 per mille mentre lo 0,4 per mille andrà per il 60% a carico dello Stato e per il 40% a carico dei proprietari di prima casa. L'assessore Andrea Massironi ha attivato immediatamente gli uffici tributari per calcolare quanto dovrebbe essere coperto dai cittadini: 80mila euro circa da ripartire su 4.592 famiglie, grosso modo 17 euro a famiglia. E per pagare questa somma gran parte dei proprietari dovrà rivolgersi a professionisti o Caf con costi presumibilmente più elevati di quanto si dovrà effettivamente versare come imposta. In modo ancora informale Massironi - sempre più indignato per il modo con cui il Governo costringe i comuni a gestire la finanza locale - ha fatto sapere che proporrà alla Giunta di trovare la formula per non far pagare la differenza a carico dei cittadini, reperendo gli 80mila euro nelle pieghe di un bilancio che, peraltro, vede ancora un milione di avanzo 2012 non destinato e l'avanzo previsto del 2013. Il termine per il pagamento della rata è stato spostato dal 16 dicembre al 16 gennaio 2014. Restano fermi i metodi di calcolo in vigore: la base è rappresentata dal valore catastale dell'immobile (pari alla rendita catastale riportata sul rogito notarile) rivalutato del 5% e moltiplicato per 160; la detrazione standard è di 200 euro più 50 euro per ogni figlio convivente fino a 26 anni.

L'elenco dei comuni della provincia di Lecco, stilato dal Sole 24 ore, che hanno aumentato l'aliquota IMU per la prima
casa rispetto ai valori standard. Gli incrementi riguardano le delibere adottate sia nel 2012 che nel 2013


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