Dervio: adottata dal Consiglio una variante al PGT

Il Consiglio Comunale di Dervio ha adottato una proposta di variante al PGT (Piano di Governo del Territorio). L'avvio della procedura per la variante si era resa necessaria, tempo fa, per la necessità di adeguare complessivamente la cartografia ai nuovi standard previsti dagli enti sovracomunali. L'Amministrazione Comunale ha quindi colto l'occasione per inserire anche tutte le modifiche intervenute nel frattempo sul territorio e le previsioni di alcuni interventi che verranno realizzati a breve. Tra le proposte principali anche l'inserimento della previsione di un nuovo parcheggio sulle aree dismesse delle ferrovie, lungo via Matteotti, della pista ciclopedonale e dell'allungamento della strada agro silvo pastorale di Pratolongo, in fase di realizzazione, e la possibilità di realizzare una reception e un modesto ampliamento del ristorante alla struttura alberghiera dell'Oasi del Viandante. Ma la proposta più importante è sicuramente quella di un nuovo Piano Attuativo per il recupero dell'area industriale ex Redaelli, dismessa da qualche anno con il trasferimento delle attività della Regina e il passaggio di proprietà all'imprenditore Galperti. La proposta prevede il mantenimento della destinazione industriale dell'intera area e la possibilità di utilizzare per la produzione anche il capannone situato più a sud, previa ricostruzione dello stesso visto l'attuale stato di degrado dell'immobile. Considerato che nella previsione precedente tale capannone era compreso in un'area pubblica da cedere al Comune, e verificata invece la necessità di un suo utilizzo produttivo per poter permettere il complessivo sviluppo industriale dell'area, la proprietà si è impegnata a cedere al Comune un altro capannone, situato lungo la via Santa Cecilia (la strada che porta all'omonima chiesetta a pochi passi dal lago) con una superficie utile di circa 700 metri quadri, che verrebbe completamente ed opportunamente ristrutturato dall'attuale proprietà per poterlo destinare ad un uso pubblico come area coperta polifunzionale per l'organizzazione di manifestazioni e per le attività sociali, ricreative e culturali di associazioni e cittadini. Come previsto dalla normativa, il successivo sviluppo del Piano Attuativo e la definizione di una convenzione tra proprietà e Comune dovranno meglio definire i contenuti più dettagliati della proposta, che risulta comunque già ben avviata nelle sue linee generali. L 'edificio della ex mensa verrebbe invece trasformato in residenza per giovani lavoratori (housing sociale).
Grazie al nuovo piano attuativo si permetterà a questa storica area industriale di poter continuare ad essere utilizzata secondo la propria consolidata vocazione anche dalla nuova proprietà, che ha già recuperato una parte degli immobili esistenti e ha garantito con il nuovo intervento di poter impiegare in una prima fase almeno 10-15 nuovi addetti; in caso contrario il rischio sarebbe stato quello di non poter avviare il recupero completo dell'area industriale con un progressivo ulteriore degrado delle strutture e le conseguenti ricadute a livello occupazionale.

Come succede per tutte le pratiche urbanistiche, anche questa proposta è visionabile presso l'ufficio tecnico o sul sito internet comunale da parte di tutti i cittadini, i quali, entro un paio di mesi, potranno effettuare eventuali osservazioni sui contenuti della variante prima della sua approvazione definitiva da parte del Consiglio.


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