"Osnago nell’età contemporanea", 334 pagine per raccontare 150 anni di storia
334 pagine per raccontare, con fare analitico, gli ultimi 150 anni della storia del paese che una quindicina di anni fa l'ha accolto, incuriosito e stimolato. Questo è "Osnago nell'età contemporanea" opera prima di Daniele Bruschina, classe 1974 e una laurea in Storia consegnata dalla Statale di Milano proprio con una tesi dal titolo "Politica e società ad Osnago nell'età liberale". Gli studi condotti nel 2003 per la laurea, hanno infatti spinto Daniele ad addentrarsi in maniera ancora più intensa nella storia del paese, consultando con pazienza e costanza l'archivio comunale ogni sabato mattina per ben tre anni.
"Ho avuto fin da subito piena libertà di muovermi e investigare dove, quando e come volevo (più o meno!) sia dall'attuale sindaco Paolo Strina sia dal suo predecessore Marco Molgora ai quali va il mio ringraziamento" ha affermato l'autore il quale, con tanta modestia, ha voluto scusarsi fin da subito per aver scritto un libro a suo giudizio "molto pedante". "Prima di scrivere ogni parola ci ho pensato 70mila volte. Nessuna parte del libro è stata affrontata con leggerezza. Spero di essere riuscito a trattare tutti con le pinze. Nel libro vi è una continua citazione di nomi e cognomi con notizie personali sui protagonisti della storia del paese: volevo contribuire a sottrarre alcune persone e alcuni fatti dall'oblio, anche a scapito della velocità di lettura e alla scorrevolezza del libro. Volevo poi dar la possibilità agli anziani e in generale agli osnaghesi di poter identificare le persone di cui ho scritto, di ritrovare persone che hanno magari conosciuto o ricordano. Sicuramente i più anziani troveranno discrepanze tra ciò che hanno visto e vissuto e ciò che ho scritto: io mi sono basato esclusivamente sulle carte e si sa, a volte anche le carte ingannano. E poi tenete presente che è il primo libro che scrivo: come ogni opera prima avrà delle tare ma, come dice il detto socratico, se uno sbaglia lo fa per ignoranza, non per cattiveria. Non mi sono concesso voli pindarici, nessuna concessione alla fantasia anche se ne ho molta. Non è escluso che continuando nella ricerca magari qualcosa di diverso verrà fuori e che qualcosa verrà cambiato. Per ora però c'è attendibilità in quello che ho scritto".
Si può quindi affermare che Osnago abbia ora, un volume storiografico in cui le vicende del paese sono presentate in maniera razionale, senza giudizi politicamente orientati. "Come autore avevo anch'io i miei pregiudizi e le mie ignoranze. Ho sfruttato l'occasione per mettere alla prova le mie limitazioni e ho cercato di ovviare alle mie mancanze".
Daniele Bruschina
"Daniele ha chiesto fin da subito di non dover subire influenze nello scrivere" ha ricordato il sindaco Paolo Strina presenta alla cerimonia insieme agli assessori Caglio e Pozzi e al parroco don Costantino. "Abbiamo accettato il patto iniziale senza problemi. Ora abbiamo ora un volume fatto con criterio storico che potrà essere utilizzato anche come omaggio nelle cerimonie ufficiali. Si tratta di un libro nostro, sulla nostra storia, scritto da un nostro concittadino che ci ha messo davvero tanta passione. Di questo gliene dobbiamo dare atto e dobbiamo ringraziarlo, soprattutto considerando che non è nativo di qua. So che ora sta lavorando nell'archivio parrocchiale. Gli auguro davvero di poter far passare tutti gli archivi del paese: il lavoro di una storico non è mai finito".
Nel suo libro, Bruschina riprende inizialmente gli studi condotti per la stesura della tesi: nei primi tre capitoli si occupa infatti di quella fetta di storia osnaghese che va dal 1859 al 1900, per poi passare all'analisi del '900 e quindi alle pagine più dolorose per la storia d'Italia con la grande guerra e i suoi strascichi, il secondo conflitto mondiale e gli scontri fratricidi al suo termine. "Il periodo tra il 1922 e il 1943- 45 mi è costato tre quarti del libro" ha affermato l'autore "Si tratta di un periodo che merita molta oggettività. C'è chi usa la storia come un bastone da dare addosso a chi non la pensa come lui. A me questo non interessa. Credo invece di aver aiutato a chiarire la nostra realtà trattando anche di un periodo di cui molte storiografie dei paesi vicini hanno evitato di parlare". Il libro si conclude poi con la presentazione della storia più recente di Osnago, cogliendo contrasti e convergenze con la realtà nazionale.
L'oggettività ma allo stesso tempo la sensibilità di Daniele nel volere tratteggiare al meglio i protagonisti della storia del paese, sono già state apprezzata da chi ha avuto la possibilità di leggere il libro in anteprima e di chi ha avuto a che fare con lui in questi anni di lavoro.
Nel suo libro, Bruschina riprende inizialmente gli studi condotti per la stesura della tesi: nei primi tre capitoli si occupa infatti di quella fetta di storia osnaghese che va dal 1859 al 1900, per poi passare all'analisi del '900 e quindi alle pagine più dolorose per la storia d'Italia con la grande guerra e i suoi strascichi, il secondo conflitto mondiale e gli scontri fratricidi al suo termine. "Il periodo tra il 1922 e il 1943- 45 mi è costato tre quarti del libro" ha affermato l'autore "Si tratta di un periodo che merita molta oggettività. C'è chi usa la storia come un bastone da dare addosso a chi non la pensa come lui. A me questo non interessa. Credo invece di aver aiutato a chiarire la nostra realtà trattando anche di un periodo di cui molte storiografie dei paesi vicini hanno evitato di parlare". Il libro si conclude poi con la presentazione della storia più recente di Osnago, cogliendo contrasti e convergenze con la realtà nazionale.
L'oggettività ma allo stesso tempo la sensibilità di Daniele nel volere tratteggiare al meglio i protagonisti della storia del paese, sono già state apprezzata da chi ha avuto la possibilità di leggere il libro in anteprima e di chi ha avuto a che fare con lui in questi anni di lavoro.
"Se avessi dovuto trovare una motivazione per pubblicare il libro, credo l'avrei trovata nei ringraziamenti ricevuti dalla signora Rosa Mauri Bonfanti, che ha accettato di condividere con me il ricordo del padre deportato a Mauthausen. Vorrei ringraziare anche Giuseppe Valentino per la parte grafica e per aver assecondato le mie richieste come il voler mettere tutti i nomi dei soldati morti o feriti nella seconda guerra mondiale in ordine rigorosamente alfabetico. Ne è uscito davvero un grande prodotto".
"Osnago nell'età contemporanea" verrà ora distribuito dall'amministrazione comunale a tutte le associazioni del paese e messo in vendita, al costo simbolico di 10€ in biblioteca, in cartoleria o presso la "Bottega degli artisti".
"Osnago nell'età contemporanea" verrà ora distribuito dall'amministrazione comunale a tutte le associazioni del paese e messo in vendita, al costo simbolico di 10€ in biblioteca, in cartoleria o presso la "Bottega degli artisti".
Alice Mandelli